Wilfull Blindness
[Cecità Volontaria]by George MonbiotThe Guardian
March 11, 2003
La guerra in Afghanistan ha evidentemente portato alcuni benefici a quel Paese: migliaia di ragazze sono andate a scuola per la prima volta, per esempio, e in alcune parti del paese le donne sono potute tornare al lavoro. Nel frattempo oltre 3000 civili venivano uccisi dai bombardamenti; e intanto molte regioni sono ancora controllate dai rapaci signori della guerra; intanto molte delle promesse di assistenza non si sono realizzate; intanto la tortura è largamente diffusa e le donne sono ancora battute nelle strade, sarebbe un errore minimizzare i vantaggi che sono derivati dalla disfatta dei Talebani. Ma, e io realizzo che suonerebbe duro dire questo, che ciò non significa che la guerra Afgana sia un cosa buona. [...]
Quelli di noi che si oppongono all’imminente conquista dell’Iraq devono ammettere che c’è una possibilità che, se le cose andranno secondo i piani, ciò potrebbe migliorare le vite di molti Iracheni, Ma pretendere che questa battaglia cominci e finisca in Iraq richiede che si ignori intenzionalmente il contesto in cui ciò avviene. Quel contesto è uno "tentativo spuntato" da parte della superpotenza di dare una nuova forma al mondo che convenga a lei stessa. [...]
Perché i supporters di questa guerra trovano così difficile guardare quello che sta accadendo? Perché i conservatori che vanno su tutte le furie quando l’Unione Europea tenta di cambiare il contenuto delle nostre barrette di cioccolato guardano da un’altra parte quando gli US cercano di ridurre noi in uno Stato vassallo? Perché i liberali interventisti, che temono che Saddam Hussein potrebbe un giorno impiegare un’arma di distruzione di massa, rifiutano di vedere che George Bush sta minacciando di fare proprio questo contro un sempre crescente numero di Stati? Perché non possono far fronte alle dimensioni della minaccia, e alle dimensioni della resistenza necessaria per affrontarla? Perché questi coraggiosi troupers non possono guardare il terrore reale negli occhi?
L'articolo è pubblicato su www.Znet.org - E' molto interessante nella sua interezza. Mi rendo conto che con gli stralci si corre sempre il rischio di falsare le intenzioni dell'autore. Ho cercato di fare del mio meglio.
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