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martedì 10 maggio 2011


Come degli sprovveduti
al seguito di una "persona tragica"?


ma non lasciamoci distrarre come fossimo
la "media berlusconista" degli italiani
segue post sui referendum





foto copiata da Il Fatto Quotidiano_10 maggio 2011


"La media degli Italiani è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco... È a loro che devo parlare.
(dal Corriere della sera, 10 dicembre 2004)"

 



E' molto applaudito dal suo pubblico, che ride - risponde - reagisce a comando. Il suo pubblico, appunto. Ma per fortuna non è la media degli italiani.
Comincio la giornata con l'ormai consueto doloroso senso di incredulità e desolazione per l'affievolirsi dei poteri della democrazia disegnata dalla nostra Costituzione.

La fotografia, che è simile a molte altre del genere, questa volta ha colpito il mio immaginario riportando alla memoria una fabula di Fedro, letta in seconda media.
Ricordo che non sedevo al primo banco, perché ero troppo alta e il primo banco era riservato agli allievi più piccolini o ai più bisognosi di attenzione e cure didattiche.  
Ricordo bene, però, che eravamo molto critici a quei tempi e ci dedicavamo con feroce infantile precisione al rilievo delle contraddizioni degli adulti, in particolare gli insegnanti. Non ricordo punizioni, uniche regole era la buona educazione e l'argomentazione delle nostre affermazioni.
Nel caso in questione la sicurezza ci viene dalle regole democratiche, ancorché indebolite dalla violenta continua unilaterale rissa del "premier", che ritiene (a ragione finora) di piacere così. E non solo. Manca anche la bellezza della maschera. Absit iniuria verbis, è proprio tanto brutto, e non per la sua inesorabile vecchiezza. Tragico voler nascondere l'inoccultabile.
 
    degli adulti

 



Personam tragicam forte vulpes viderat:
«O quanta species, inquit, cerebrum  non habet!»
Hoc illis dictum est, quibus honorem et gloriam
fortuna tribuit, sensum communem abstulit. 

Ghirlandaio_Maschera_Firenze Uffizi

Ghirlandaio, Maschera_Firenze_Uffizi

Per caso una volpe aveva visto una maschera tragica:
«Oh quanta bellezza, disse, ma non ha cervello!».
Ciò è stato detto per coloro ai quali onore e gloria
la sorte ha concesso, ma ha tolto la comune intelligenza.

Fedro, Fabulae, Libro I, VII 

martedì 12 aprile 2011


L'uomo senza dignità

Allegoria della dignità_da Wikipedia



Ricordo Musil mentre ascolto le deputate e i deputati dell'opposizione che in Parlamento leggono a turno gli articoli della nostra Costituzione, per fronteggiare una maggioranza fatta di
 



314 persone tetragone, sorde a ogni ragionamento, non toccate da dubbio alcuno.
314 parlamentari i cui nomi rimarranno nella Storia del nostro Paese.
314 donne e uomini.



Dignità è rispetto di sé e diritto al rispetto da parte degli altri.
 



DIGNITA', s. f.




  • decoro, onore, nobiltà, merito, elevatezza, elevazione


  • aspetto, contegno, portamento, fierezza, gravità, maestà, condotta signorile, orgoglio, amor proprio, punto d'onore


  • contr. indegnità, bassezza, abiezione, fellonia, indecenza, volgarità (Gabrielli)




E' pericoloso l'uomo senza dignità nell'amministrazione della res publica.

I parlamentari dell'opposizione continuino con la determinazione di chi lotta per la giustizia.

giovedì 31 marzo 2011


“Uccidere il tiranno” 
(3)
 



 Nessuno che non sia assolutamente ignorante può essere così stupido da negare che tutti gli uomoni sono per natura nati liberi, essendo immagine e somiglianza di Dio stesso ...

  
Essendo perciò manifesto che il potere di re e magistrati non è se non derivato, trasferito e loro affidato per il bene comune di tutti dal popolo, nel quale tuttavia fondamentalmente rimane, e cui non può essere tolto senza violazione del suo diritto naturale e nativo, e constatando noi che per questo Aristotele e i migliori scrittori politici hanno definito re colui che governa per il bene e il profitto del suo popolo e non per fini suoi, ne segue di necessità che i titoli di signore sovrano, signore naturale e simili sono frutto o di arroganza o di adulazione, ...  
 

... lavori in corso
 

 



John Milton, Uccidere il tiranno, Raffaello Cortina Editore, 2011, pagg. 15 e 19

mercoledì 30 marzo 2011


“Uccidere il tiranno” 
(2)

John Milton_Ritratto giovanile-da Wikipedia 

 



Chi si può definire "tiranno"?

“Ma in un discorso generale non si può determinare chi sia in particolare un tiranno, se non per via d'ipotesi; devono essere l'accusa specifica e la prova adeguata a determinare la cosa, ... Ma questo oso professare come parte della mia fede: che se c'è uno per cui incarico sono stati commessi interi massacri dei suoi fedeli sudditi ... la Spada della giustizia è su di lui ...  

 Partendo da qui possiamo determinare con più facilità e forza di argomento che cosa sia un tiranno e che possa fare il popolo contro di lui. E' tiranno, che sia giunto alla corona con torto o con diritto, colui che senza considerare né la legge né il bene comune regna solo per sé e per la sua fazione. 
 
 



John Milton, Uccidere il tiranno, Raffaello Cortina Editore, 2011, p. 13-14; p. 30 



 

martedì 29 marzo 2011


“Uccidere il tiranno”
 
(1)

 



John Milton_The Tenure of Kings and Magistrates_ London 1649_frontespizio 



 Se gli uomini dentro di sé fossero governati dalla ragione, e non consegnassero in generale il proprio intelletto a una doppia tirannia, l’una della tradizione all’esterno e l’altra delle passioni cieche all’interno, capirebbero meglio che cosa significhi favorire e sostenere il tiranno di una nazione. Ma, schiavi dentro di sé, non stupisce che si sforzino tanto di far sì che lo Stato sia governato in conformità a quella perversa norma interiore con cui governano se stessi. Poiché nessuno, in verità, può amare la libertà in cuor suo, se non gli uomini dabbene; gli altri amano non la libertà ma la licenza, la quale non ha mai più campo o più indulgenza che sotto i tiranni.

Un drastico titolo italiano per The Tenure of King and Magistrates, I GIUSTI POTERI DEI RE E DEI MAGISTRATI, di John Milton. Il 30 gennaio 1649 fu giustiziato Carlo I Stuart, nel febbraio dello stesso anno fu pubblicato il pamphlet di Milton, da qualche giorno è in libreria la traduzione italiana edita da Raffaello Cortina. L'anno di grazia 2011 sarà ricordato per la sollevazione delle popolazioni arabe contro i loro tiranni.

I tiranni. Oggi come allora, chi sono i tiranni? Chi è il tiranno per Milton e per noi?



John Milton, Uccidere il tiranno, Raffaello Cortina Editore, 2011, p. 5;   
  Il Il

mercoledì 10 marzo 2010


B...ismo

Contra Leges

*




«
 "...Tirannide indistintamente appellare si deve ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto eluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono o tristo, uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammetta, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo". »
Vittorio Alfieri, Della Tirannide