* François Cheng, Cinque meditazioni sulla bellezza, Bollati Boringhieri editore, Torino, 2007, pag. 7
AHIMSA. Parola sanscrita che ho imparato da Gandhi. Vuol dire "innocenza" e "non violenza","impegno a non nuocere ad alcun essere vivente". AHIMSA. I miei obiettivi sono la ricerca, la conoscenza, la comunicazione e la condivisione di emozioni, idee, informazioni con altre "persone che cercano". L'altro mio blog è CONVIVIUM, il posto del banchetto.
venerdì 20 gennaio 2012
* François Cheng, Cinque meditazioni sulla bellezza, Bollati Boringhieri editore, Torino, 2007, pag. 7
giovedì 6 ottobre 2011
Steve Jobs
domenica 24 luglio 2011
venerdì 17 giugno 2011
TODO CAMBIA
CAMBIA TUTTO CAMBIA
tuttiinpiedi
“Signori, entra il lavoro. Tutti in piedi”
110
Buon compleanno, FIOM!
Grazie a tutti, amiche e amici, là, a Bologna, intorno a quel palco e su quel palco.
sabato 28 maggio 2011
Arcobaleno intorno al Duomo di Milano
dal blog di Gad Lerner
... e all’improvviso spuntò l’arcobaleno
martedì 10 maggio 2011
Come degli sprovveduti
al seguito di una "persona tragica"?
ma non lasciamoci distrarre come fossimo
la "media berlusconista" degli italiani
segue post sui referendum
foto copiata da Il Fatto Quotidiano_10 maggio 2011
"La media degli Italiani è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco... È a loro che devo parlare.
(dal Corriere della sera, 10 dicembre 2004)"
E' molto applaudito dal suo pubblico, che ride - risponde - reagisce a comando. Il suo pubblico, appunto. Ma per fortuna non è la media degli italiani.
Comincio la giornata con l'ormai consueto doloroso senso di incredulità e desolazione per l'affievolirsi dei poteri della democrazia disegnata dalla nostra Costituzione.
La fotografia, che è simile a molte altre del genere, questa volta ha colpito il mio immaginario riportando alla memoria una fabula di Fedro, letta in seconda media.
Ricordo che non sedevo al primo banco, perché ero troppo alta e il primo banco era riservato agli allievi più piccolini o ai più bisognosi di attenzione e cure didattiche.
Ricordo bene, però, che eravamo molto critici a quei tempi e ci dedicavamo con feroce infantile precisione al rilievo delle contraddizioni degli adulti, in particolare gli insegnanti. Non ricordo punizioni, uniche regole era la buona educazione e l'argomentazione delle nostre affermazioni.
Nel caso in questione la sicurezza ci viene dalle regole democratiche, ancorché indebolite dalla violenta continua unilaterale rissa del "premier", che ritiene (a ragione finora) di piacere così. E non solo. Manca anche la bellezza della maschera. Absit iniuria verbis, è proprio tanto brutto, e non per la sua inesorabile vecchiezza. Tragico voler nascondere l'inoccultabile.
degli adulti
Personam tragicam forte vulpes viderat:
«O quanta species, inquit, cerebrum non habet!»
Hoc illis dictum est, quibus honorem et gloriam
fortuna tribuit, sensum communem abstulit.
Ghirlandaio, Maschera_Firenze_Uffizi
Per caso una volpe aveva visto una maschera tragica:
«Oh quanta bellezza, disse, ma non ha cervello!».
Ciò è stato detto per coloro ai quali onore e gloria
la sorte ha concesso, ma ha tolto la comune intelligenza.
Fedro, Fabulae, Libro I, VII
venerdì 22 aprile 2011
Happy 21st Anniversary Hubble Space Telescope!
ARP 273
Happy 21st Anniversary to the Hubble Space Telescope
To celebrate the 21st anniversary of the Hubble Space Telescope's deployment into space, astronomers at the Space Telescope Science Institute in Baltimore, Md., pointed Hubble's eye at an especially photogenic pair of interacting galaxies called Arp 273.
"For 21 years, Hubble has profoundly changed our view of the universe, allowing us to see deep into the past while opening our eyes to the majesty and wonders around us," NASA Administrator Charles Bolden said. "I was privileged to pilot space shuttle Discovery as it deployed Hubble. After all this time, new Hubble images still inspire awe and are a testament to the extraordinary work of the many people behind the world's most famous telescope."
Hubble was launched April 24, 1990, aboard Discovery's STS-31 mission. Hubble discoveries revolutionized nearly all areas of current astronomical research from planetary science to cosmology.
"Hubble is America's gift to the world," Sen. Barbara Mikulski of Maryland said. "Its jaw-dropping images have rewritten the textbooks and inspired generations of schoolchildren to study math and science. It has been documenting the history of our universe for 21 years. Thanks to the daring of our brave astronauts, a successful servicing mission in 2009 gave Hubble new life. I look forward to Hubble's amazing images and inspiring discoveries for years to come."
The newly released Hubble image shows a large spiral galaxy, known as UGC 1810, with a disk that is distorted into a rose-like shape by the gravitational tidal pull of the companion galaxy below it, known as UGC 1813. A swath of blue jewel- like points across the top is the combined light from clusters of intensely bright and hot young blue stars. These massive stars glow fiercely in ultraviolet light.
The smaller, nearly edge-on companion shows distinct signs of intense star formation at its nucleus, perhaps triggered by the encounter with the companion galaxy.
Arp 273 lies in the constellation Andromeda and is roughly 300 million light- years away from Earth. The image shows a tenuous tidal bridge of material between the two galaxies that are separated from each other by tens of thousands of light-years.
A series of uncommon spiral patterns in the large galaxy are a tell-tale sign of interaction. The large, outer arm appears partially as a ring, a feature seen when interacting galaxies actually pass through one another. This suggests that the smaller companion actually dived deep, but off-center, through UGC 1810. The inner set of spiral arms is highly warped out of the plane, with one of the arms going behind the bulge and coming back out the other side. How these two spiral patterns connect is still not precisely known.
A possible mini-spiral may be visible in the spiral arms of UGC 1810 to the upper right. It is noticeable how the outermost spiral arm changes character as it passes this third galaxy, from smooth with lots of old stars (reddish in color) on one side to clumpy and extremely blue on the other. The fairly regular spacing of the blue star-forming knots fits with what is seen in the spiral arms of other galaxies and is predictable based on instabilities in the gas contained within the arm.
The larger galaxy in the UGC 1810 - UGC 1813 pair has a mass that is about five times that of the smaller galaxy. In unequal pairs such as this, the relatively rapid passage of a companion galaxy produces the lopsided or asymmetric structure in the main spiral. Also in such encounters, the starburst activity typically begins in the minor galaxies earlier than in the major galaxies. These effects could be because the smaller galaxies have consumed less of the gas present in their nuclei, from which new stars are born.
The interaction was imaged on December 17, 2010, with Hubble's Wide Field Camera 3 (WFC3). The pictur is a composite of data taken with three separate filters on WFC3 that allow a broad range of wavelengths covering the ultraviolet, blue, and red portions of the spectrum.
Credit: NASA, ESA, and Hubble Heritage Team (STScI/AURA)
domenica 10 aprile 2011
Comitato per la Bellezza: Riappropriamoci di Va' pensiero
RIAPPROPRIAMOCI DI "VA' PENSIERO"
CORO RISORGIMENTALE E UNITARIO
Il Comitato per la Bellezza propone ad altre associazioni culturali di organizzare una campagna mediatica per
"Va' pensiero"
strumentalizzato dalla Lega Nord
in funzione anti-unitaria e quindi anti-italiana.
Nel periodo in cui lo scrisse per "Nabucco", Giuseppe Verdi era, fra l'altro, animato da spiriti fortemente mazziniani. Per cui scrisse all'amico e librettista Francesco Maria Piave. "Sì, sì, ancora pochi anni, forse pochi mesi, e l'Italia sarà libera, una e repubblicana". Nel 1861 "libera e una" lo fu, "repubblicana" soltanto nel 1946. Ma Giuseppe Verdi la pensava così fin dal 1848. Non solo: nel gennaio del 1849 "inaugurò", si può dire, la seconda Repubblica Romana (soltanto ora rivalutata appieno, con un suo Museo inaugurato da Giorgio Napolitano), rappresentando al Teatro Argentina la "prima" della "Battaglia di Legnano", opera più di ogni altra patriottica e italiana. Presenti gli stessi Mazzini e Garibaldi, il successo fu così fragoroso che il teatro venne invaso dal pubblico che agitava bandiere tricolori e reclamava il bis dell'intero ultimo atto (come avvenne).
In questo 150° dell'Unità d'Italia dobbiamo quindi riappropriarci di "Va' pensiero", non per contrapporlo all'Inno di Mameli (operazione musicalmente priva di senso), bensì per rifarne a pieno titolo uno dei canti fondamentali del nostro Risorgimento nazionale ed europeo (sottolineiamo, europeo), sottraendolo ad un uso ormai chiaramente anti-italiano. Questo dobbiamo fare con la più solenne delle dichiarazioni collettive.
p. il Comitato della Bellezza
Vittorio Emiliani -v.emiliani@virgilio.it
sabato 10 luglio 2010
FOTOGRAFIA DELL'UNIVERSO
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Guai a noi, infelici, se non avessimo occhi per sollevarci dalla miseria del presente!
giovedì 21 maggio 2009
BERLUSCONISMO
Uso pubblico e spudorato della menzogna
1. Noemi e quella cena a Villa Madama con il Cavaliere e gli imprenditori di Massimo Giannini, La Repubblica 21 maggio 2009
"... Berlusconi, come ha affermato in diverse interviste, ha dichiarato di non aver mai conosciuto personalmente la ragazza di Casoria, e di averla incontrata un paio di volte, sempre al seguito dei suoi familiari. "Ho avuto occasione di conoscerla tramite i suoi genitori. Questo è tutto", ha detto ai microfoni di "France 2" il 6 maggio. "Sono amico del padre. Punto e basta", ha aggiunto nell'intervista a "La Stampa" il 4 maggio. Con tutta evidenza, la ricostruzione di quanto accaduto quella sera di novembre sembra quindi aprire un'altra faglia nella linea difensiva costruita dal Cavaliere intorno all'intera vicenda. Come Repubblica ha accertato, il premier ha incontrato Noemi - sua ospite a tavola senza genitori - almeno in una circostanza. ...".
2. Il servizio di Studio Aperto: "Processo Mills, Berlusconi fu assolto". Incredibile servizio ieri a Studio Aperto: il giornalista parla del processo Mills "in cui Berlusconi fu assolto". L'Unità, 21 maggio 2009
Solo le ultime due perle in ordine cronologico.
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Il trucco del trucco
FOTO SILVIO, TOCCO DI TRUCCO NEL FAZZOLETTO
Non mi era mai venuto in mente il trucco del trucco nel fazzoletto. Una misura patetica e ridicola. Da seppellirsi, come si suol dire. Ovviamente parlo per me. Per lui nemmeno il fazzoletto è un onesto fazzoletto. L'ha inventato lui o qualche famiglio? Quante prove ha fatto? Mettersi il fondotinta alla cieca è rischioso perché può avere devastanti effetti maculati, soprattutto quando viene applicato su una pelle vecchia e grinzosa.
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22 maggio 2009
Non c'entra nulla con il resto, ma devo confessare una mia fantasia ricorrente. Ogni volta che vedo un vecchio uomo (o anche una vecchia donna) che col trucco cerca di nascondere le incancellabili evidenze dell'età, rivedo il volto tragico di Dirk Bogarde in Morte a Venezia di Luchino Visconti. La scena della morte del professor Aschenbach sulla spiaggia del Lido mi colpì definitivamente. Il rivolo di colore sul volto imbellettato segnò per sempre il mio senso estetico. Nessun artificio riesce a restituire lo splendore esaurito. Nemmeno le avanzate tecniche chirurgiche. Forse un giorno sarà posssibile, oggi ancora no. I trucchi sono ancora troppo evidenti per non apparire in tutto il loro squallore. Molto meglio dedicarsi a far emergere ciò che di nuovo e saggio e bello si trova anche nella vecchiaia. Ma è evidente che il vento dell'aspirazione all'eterna giovinezza soffia in tutt'altra direzione.
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Il grande bugiardo
Dal ruolo dell'avvocato Mills alla social card. Dai proclami sulla sicurezza a quelli su Malpensa. Dalla crisi economica a Noemi. Così Berlusconi ha fatto della menzogna un metodo politico. [ L'Espresso, 21 maggio 2009 ]
Una lunga serie di menzogne in un articolo documentato quale mai io potrei mettere insieme perché mi manca un archivio organizzato e di facile consultazione.
23 maggio 2009...un nuovo giorno e una nuova giravolta del premier che ha il solo torto di essere circondato da gente maligna e ignobile...
«Mai detto che il Parlamento è dannoso»
Berlusconi contro il Pd: «Finocchiaro e D'Alema ignobili, mi hanno attribuito parole che non ho mai pronunciato»
ROMA - Silvio Berlusconi torna a parlare del ruolo del Parlamento, sottolineando di non aver mai pronunciato parole come «inutile e dannoso». «La Finocchiaro e D'Alema si sono comportati in modo indegno - sottolinea il premier -, ignobile e spudorato attribuendomi parole che non ho mai pronunciato».
LO STENOGRAFICO - Berlusconi affida a una nota «lo stenografico del passaggio del mio intervento "a braccio" alla Confindustria»: «Il presidente del Consiglio non ha praticamente nessun potere perché, come sapete, la Costituzione è stata scritta dopo il ventennio fascista. Non è stato dato nessun potere al Governo e tutti i poteri sono stati dati al Parlamento. Il Parlamento è pletorico: ci sono infatti 630 deputati, quando ne basterebbero 100. Chiaro che per arrivare a questo dovremmo arrivare a un disegno di legge di iniziativa popolare perché non si può chiedere ai capponi o ai tacchini di anticipare il Natale. Evidentemente - conclude il premier - l'antico vizio stalinista di capovolgere la realtà non è mai venuto meno». L'intervento del premier all'assemblea di Confindustria si era in realtà concluso con queste parole: «Le assemblee pletoriche sono assolutamente inutili e addirittura controproducenti».
Corriere della Sera, 22 maggio 2009
... ma anche, sempre dal Corriere della Sera:
- Il premier e la sindrome dell’«anatra zoppa»: disegno contro di me Verderami (22 maggio 2009)
- Fini: «Una legge di iniziativa popolare non può sostituire il Parlamento» (22 maggio 2009)
Berlusconi: «Giudici estremisti di sinistra» (21 maggio 2009)
mercoledì 25 febbraio 2009
Ricordo Jeshua Hanozri...
giovane blogger che è morto il 5 gennaio scorso. Lui non frequentava "ahimsa", preferiva "convivium" e lì lasciava tracce splendenti del suo pensiero. Desidero ricordarlo anche qui per condividere il lutto con amiche e amici che più spesso passano da queste parti e per riportare un post dal blog di Jeshua, Duelli Mortali.
" Dobbiamo imparare a "guardare", a "cercare", a "scoprire" noi stessi e il mondo che ci circonda; viviamo come se fossimo costantemente avvolti da una fitta nebbia......dormienti di parmenidea memoria.....e forse non ci importa più di tanto di uscirne o svegliarci.....ma quando un tenue bagliore si insinua in quella coltre .....allora non possiamo più "ignorare". "
Questo è il commento a un brano di Maria Zambrano che Jeshua "catturò" per farne sostanza del suo secondo post ( giovedì, giugno 24, 2004 ). Quasi fosse una dichiarazione d'intenti per una raccolta intelligente di "parole catturate" e composte a formare un disegno originale e significativo: uno scorcio della sua visione del mondo che Jeshua offriva ai viandanti del WEB.
" Tutto è rivelazione, tutto lo sarebbe se fosse accolto allo stato nascente. La visione che giunge da fuori rompendo l'oscurità del senso, la vista che si schiude, e che si schiude veramente solo se sotto di essa e con essa si schiude insieme la visione. Quando il senso unico dell'essere si desta in libertà, in conformità alla sua propria legge, senza l'oppressiva presenza dell'intenzione, disinteressatamente, senz'altra finalità che la fedeltà al suo proprio essere, nella vita che si schiude. Si accende così, quando la realtà visibile si presenta in libertà in chi la guarda, la visione come una fiamma. Una fiamma che fonde il senso fino a quell'istante cieco col vedere che gli corrisponde, e con la realtà stessa che non gli oppone resistenza alcuna. Poichè non giunge come un'estranea che bisogna assimilare, né come una schiava che bisogna liberare, né con potestà di possedere. E non si presenta quindi né come realtà né come irrealtà. Semplicemente si dà l'accendersi della visione, la bellezza. La fiamma che purifica insieme la realtà corporea e anche la visione corporale, illuminando, vivificando, sollevando senza occupare con ciò tutto l'orizzonte di chi guarda. "
(M.Zambrano - Chiari del Bosco)
Parole catturate da JeshuaHanozri alle ore 00:24 venerdì, giugno 25, 2004
sabato 30 agosto 2008
Intorno alla Bellezza
"... la bellezza è qualcosa che è virtualmente presente, da sempre presente; è un desiderio che scaturisce dall'intimo degli esseri - o dell'Essere- come una sorgente inesauribile che, più che come figura anonima e isolata, si manifesta come presenza irradiante e unificante, capace di invitare al consenso, all'interazione, e dotata di un potere trasfigurante.
Avendo a che fare con l'essere e non con l'avere, la vera bellezza non può mai essere definita come mezzo o strumento. Per essenza, essa è un modo d'essere, uno stato d'esistenza. Proviamo a osservarla attraverso un suo simbolo - la rosa - correndo il rischio di scadere in un discorso all'acqua di rose. In virtù di quale abitudine e deformazione la rosa ha finito col diventare l'immagine un po' banale, melensa che abbiamo spesso in mente, mentre ci sono voluti miliardi di anni per produrre questo miracolo di armonia, di coerenza e di risoluzione armonica? Accettiamo di posare il nostro sguardo una buona volta sulla rosa. Cominciamo col ricordare questo disrico di Angelo Silesio, un poeta del XVII secolo originario della Slesia, che viene nominalmente associato ai mistici renano-fiamminghi, come Eckhart o Boehme:
La rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce;
senza cura di sé, né desiderio di essere guardata.
Versi noti, degni di ammirazione, di fronte a cui non ci si può che inchinare. In realtà la rosa è senza perché, come tutti gli esseri viventi, come tutti noi. Se tuttavia un ingenuo osservatore volesse aggiungere qualcosa, potrebbe dire questo: essere pienamente una rosa, nella sua unicità, e assolutamente non un'altra cosa, costituisce già una sufficiente ragion d'essere. Ciò esige infatti dalla rosa che essa metta in moto tutta l'energia vitale di cui è dotata."
[ da Cinque meditazioni sulla bellezza di Francois Cheng, Bollati Boringhieri, pagg. 23-25. ]
venerdì 16 maggio 2008
La Bellezza Salverà Il Mondo
"In questi tempi di miserie onnipresenti, violenze cieche, catastrofi naturali o ecologiche, parlare di bellezza può sembrare incongruo, sconveniente e persino provocatorio. Quasi uno scandalo. Ma proprio per questo, si vede come, all'opposto del male, la bellezza si colloca agli antipodi di una realtà con cui dobbiamo fare i conti. Sono convinto che sia per noi un compito urgente, e indifferibile, concentrare l'attenzione su questi due misteri che costituiscono i poli estremi dell'universo vivente: da una parte il male, dall'alltra la bellezza.
Il male l'abbiamo ben presente, soprattutto quello che l'uomo infligge ai propri simili. In virtù dell'intelligenza e della libertà di cui è dotato, nel momento cin cui sprofonda nella crudeltà e nell'odio, può raggiungere degli abissi senza fondo. E' questo un mistero che non cessa di tormentare la nostra coscienza, incidendo in essa una ferita apparentemente inguaribile.
Anche la bellezza sappiamo che cos'è. Per quanto poco vi si presti attenzione, esa non manca di suscitare il nostro stupore: l'universo non è tenuto a essere bello, eppure lo è. Alla luce di questa considerazione, anche la bellezza del mondo, malgrado le calamità che lo affliggono, ci appare come un enigma.
Che significato ha per la nostra stessa esistenza l'esistere della bellezza? E, di fronte al male, che cosa significa la frase di Dostoevskij: 'La bellezza salverà il mondo?' Male e bellezza sono queste le due sfide che dobbiamo raccogliere. Ma non dimentichiamo che il male e la bellezza non si collocano soltanto agli antipodi l'uno dell'altra: talora possono essere strettamente connessi. Perfino la bellezza può essere volta dal male in strumento di inganno, di dominio o di morte.
Ma una bellezza che non sia fondata sul bene può dirsi ancora bellezza? Istintivamente, noi sappiamo che una parte del nostro compito è proprio distinguere la bellezza vera da quella falsa. Perché ciò che è in gioco è esattamente l'autenticità del destino umano, un destino che presuppone il dato imprescindibile della nostra libertà."
[ da Cinque meditazioni sulla bellezza di Francois Cheng, Bollati Boringhieri, pagg. 7-8. ]
*
In Italia in questi ultimi giorni sembra tornare un passato cupo di follia popolare, di pogrom (se non è una parola troppo grossa), questa volta contro i Rom. Il senso morale individuale si allenta nella folla, ma grandi sono e ancora più grandi le responsabilità dei capi politici che assistono o addirittura incoraggiano la violenza e non fronteggiano immediatamente sciagurate derive razziste. Spettacolo brutto e cattivo. Comincia così il nuovo corso?