venerdì 20 gennaio 2012

Bellezza





 


"In questi tempi di miserie onnipresenti, violenze cieche, catastrofi naturali o ecologiche, parlare di bellezza può sembrare incongruo, sconveniente e persino provocatorio. Quasi uno scandalo. Ma proprio per questo, si vede come, all'opposto del male, la bellezza si colloca agli antipodi di una realtà con la quale dobbiamo fare i conti. Sono convinto che che sia per noi un compito urgente, e indifferibile, concentrare l'attenzione su questi due misteri che costituiscono i poli estremi dell'universo vivente: da una parte il male, dall'altra la bellezza."   François Cheng


* François Cheng, Cinque meditazioni sulla bellezza, Bollati Boringhieri editore, Torino, 2007, pag. 7 

5 commenti:

  1. Ecco, appunto: la bellezza è più che mai, in questi tempi grami, la sorella che cura le nostre ferite, le cui cause sono varie e molteplici. Ti ringrazio per la bellissima citazione e la fotografia delle nuvole, sono da sempre una delle mie passioni neppure troppo recondite, dato che ho ancora in cantina svariati caricatori di diapositive con questo amabile ed inesauribile soggetto.
    Namastè, cara amica. TpnO.

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  3. Ne sono convinto dai tempi del Liceo che è l'antidoto, la cura.
    La terapia che ci sottrae alla banalità del male e all'opacità dei comportamenti
    E' quella stella polare che ci consente di "sentire i nostri occhi", il nostro sguardo, i nostri sensi, come lo strumento più prezioso per sopravvivere.
    Dall'altra parte, è vero anche, che chi è in grado di percepire la Bellezza, in tempi bui ed in situazioni estreme (Auschwitz, tanto per fare un esempio significativo, visto che siamo prossimi alla giornata della Memoria), vi riesce perchè l'idea di Bellezza l'ha fatta attecchire e l'ha coltivata, prima di tutto, dentro di sè. Solo in quel caso la continui a scorgere pure fuori da te e riesci a sintonizzarti su quella dimensione.

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  4. @ Massenzio

    Non ripeterò la celeberrima affermazione di Dostoevskij, perché ne sono convinta. Senza bellezza non possiamo salvarci, senza tendere all'armonia della bellezza non riusciremo a dare "grazia e dignità" (Schiller) alla nostra vita come individui e come specie.
    Le nuvole, caro amico, sono felice che abbiamo quest'amore in comune.
    Namastè! TpnO.

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  5. @ cKlimt

    E il pensiero corre al canto di Ulisse che risuonò fra gli orrori del lager. E' stato prezioso il tuo richiamo all'energia vitale che si sprigiona dal senso della bellezza anche nelle situazioni di estrema mortificazione e sofferenza.

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