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domenica 15 gennaio 2012

Costa Serena a Venezia










COSTA SERENA
























San Nicolò dei Mendicoli
2008



Uno dei luoghi più remoti e raccolti di Venezia, assai poco frequentato dai turisti. I veneziani vi conducono qui la loro vita quotidiana nella tranquillità lenta della Venezia antica ed eterna. Qui, sulla destra, la facoltà di Architettura, che nei giorni di vacanza è chiusa e silenziosa.
Al di là del silenzio di quest'angolo estremo nel sestiere di Dorsoduro, a uno o due ponti il Canale della Giudecca, fin troppo animato e affollato dal traffico cittadino e incredibilmente, purtroppo, dalle grandi navi da crociera. Troppo grandi, invasive, pericolose.
Non è stupefacente vedersi arrivare addosso un'enormità mostruosa a forma di nave? E la sensazione non è certo effetto della prospettiva. Non è desolante pensare ai danni del moto ondoso, che si produce per forza, nonostante i rimorchiatori?


Si protesta, si protesta. Si vuol proteggere la Storia e la Bellezza e la Vita. Si riuscirà a spostare le navi mostruosamente grandi dal cuore di Venezia?
Queste costruzioni galleggianti penetrano profondamente nel Canale della Giudecca e poi si appropriano del Bacino di San Marco, oscurando ogni cosa, anche i monumenti più alti.
Al loro passaggio sparisce tutto ciò che è Venezia. Al loro passaggio secoli di equilibrio ricevono ulteriori colpi. Al loro passaggio il cuore si stringe e lo spavento si ripete sempre uguale, sempre più profondo, sempre più indignato.

Sia chiaro che non ho nulla contro le grandi navi né contro le crociere. Non sostengo nemmeno che Venezia debba essere esclusa dalle rotte. Il problema è l'attraversamento della città, in spazi in proporzione estremamente ridotti, lungo fondamenta che devono essere preservate dai traumi delle onde.
Il caso ha voluto che quel giorno la nave fosse la Costa Serena, gemella della Concordia: le immagini della tragedia danno esattamente l'idea della sproporzione fra queste navi, non solo quelle della Costa, ovviamente, e la dimensione lagunare.





S. Nicolò dei Mendicoli - Venezia


Vedere la mappa dei luoghi e capire la limitata estensione dei luoghi. Sullo sfondo il campanile di San Nicolò dei Mendicoli, a destra il Canale della Giudecca solcato da una nave.

"San Nicolò dei Mendicoli è luogo emblematico nella storia della Serenissima. Estrema propaggine a sud est della città, non solo la concludeva con l'insediamento conventuale di Santa Marta, fondato nel 1315, ma originariamente la prolungava, anzi quasi la connetteva con la terraferma tramite un sottile banco sabbioso e boscoso, il Ponte o Punta dei Lovi (lupi), definitivamente distrutto soltanto nel 1509, quale pericolosa minaccia all'inviolabile isolamento insulare, in tempo di drammatici eventi bellici (Lega di Cambrai). ... continua testo molto interessante di Dario Zanverdiani.