martedì 18 marzo 2003

Restare sintonizzati

Molta propaganda sull'insuccesso dell'ONU e sulla sua prossima fine, o sulla sua inutilità, dopo la decisione di Bush di muovere guerra all'Iraq. Non bisogna farsi ingannare: l'ONU non può fermare la potenza e la prepotenza dell'amministrazione Bush, ma proprio in questa occasione sta dimostrando l'importanza delle sue funzioni per tutti gli Stati del mondo.


D'accordo Bush va alla guerra, e con lui qualche altro piccolo potente. Ma lo fa al di fuori delle regole dell'ONU, che non ha ceduto alle pressioni di inaudita violenza dell'amministrazione Bush. Abbiamo più bisogno che mai dell'ONU e abbiamo il dovere di corroborarne la forza sia sul piano delle leggi che sul piano concreto delle azioni da compiere, sempre nell'ottica di leggi sociali e politiche da tutti condivise, siano essi religiosi, siano essi laici.


Non facciamoci strappare l'ONU da chi ne ritiene superflua l'esistenza, piuttosto lavoriamo per rivalutarla, "come unica istanza dove gli Stati tentano e discutono una soluzione negoziata delle dispute. (B. Spinelli).[...]


Non essendo sovrannazionale, l’Onu è solo, nei suoi uomini e momenti migliori, un precursore di quello che potrebbe essere un potere autentico, fondato sul diritto ma anche sulla capacità di coercizione. Da questo punto di vista l’Unione europea è più avanzata e nuova, perché alcune sue politiche già sono in mano a comuni organi federali. (Spinelli).


Noi Europei, inoltre abbiamo anche il compito di dare forza all'UE, in quanto garanzia e difesa dei principi fondamentali su cui faticosamente è stata costruita la nostra civiltà. Non sentiamoci frustrati per il fatto che l'amministrazione Bush non ci ha dato ascolto. Metteremo in atto altre strategie per avere una società mondiale fondata sul diritto e sulla giustizia.

Nessun commento:

Posta un commento