venerdì 7 marzo 2003

 


29 Gennaio 2003
ZNet

Hanno le Mani Coperte di Sangue

John Pilger



 



William Russell, il grande corrispondente che denunciava i massacri delle guerre imperialiste, e' probabilmente stato il primo ad usare l'espressione "ha le mani coperte di sangue" per descrivere quegli impeccabili politici i quali, da lontano, ordinano lo sterminio di gente comune. Per quanto ne so quelle mani insanguinate appartengono in modo particolare a quei moderni capi di stato che non hanno mai avuto alcuna esperienza di guerra, come George Bush (che e' riuscito a scansare il servizio in Vietnam) e il patetico Tony Blair.

Quello che li caratterizza e' la sostanziale codardia di chi provoca la morte e la sofferenza non con le proprie mani, ma attraverso una catena di comando che conferma la propria "autorita'". Nel 1946 i giudici del tribunale di Norimberga che processarono i capi nazisti per crimini di guerra non lasciarono dubbi su quelli che ritennero i piu' gravi crimini contro l'umanita'. Il piu' grave era invadere senza essere provocati uno stato sovrano che non costituisce alcuna minaccia per la propria patria. Poi veniva l'uccisione di civili, per la quale la responsabilita' ricadeva sulla "piu' alta autorita'".

Blair sta per commettere entrambi questi crimini, per i quali non ha lo straccio di un mandato delle Nazioni Unite da momento che gli ispettori in Iraq non hanno trovato "un cavolo" (parole loro). Come chi sedette al banco degli imputati a Norimberga, non ha neppure alcun mandato democratico. Sfruttando un'arcaica "prerogativa reale", prima di spedire 35.000 soldati, marina e aviazione nel Golfo non ha consultato il Parlamento o il suo popolo; ha invece consultato una potenza straniera, il regime di Washington.

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