venerdì 28 marzo 2003


Crude, sconvolgenti realtà che rivelano la verità su Bassora



by Robert Fisk



 



Uri Avnery, uno dei membri fondatori di Gush Shalom, nato in Germania nel 1923, immifrato in Palestina nel 1933. Dal 1948, ha difeso l' instaurazione di uno Stato Palestinese a fianco di Israël. [...]
Scrittore e giornalista, Uri Avnery è cronista del quotidiano Ma'ariv dal 1933.



Credo che a URI AVNERY non abbia fatto piacere scrivere il seguente articolo, pubblicato in Italiano in www.Znet.org, ma sono certa che l'abbia fatto nell'interesse di una società mondiale equa e pacifica.



Gush Shalom 22 Marzo 2003
Riso amaro. Quanche riflessione sulla guerra.


[...] Sangue per il petrolio. George Bush è uno sciocco ma quelli dietro di lui sono ben lontani dall'essere stupidi. Sono i baroni del petrolio e i giganti dell'industria militare. Vogliono fare quel che han sempre fatto le grandi potenze: usare il potere militare per acquisire l'egemonia economica. In altri termini: derubare i poveri per arricchirsi ulteriormente.

L'occupazione militare dell'Iraq durerà molti anni ed assicurerà all'America il controllo sia sulle enormi riserve petrolifere irachene che su quelle del mar Caspio e su tutte quelle arabe. Otterrà il controllo dell'economia mondiale ed impedirà la nascita di un blocco economico europeo competitivo ed indipendente. L'America sta combattendo contro l'Europa come contro l'Iraq. Questa è in parte la ragione del malumore europeo.


La Germania. La Germania è contraria alla guerra. Contro qualsiasi guerra. In nessun altro paese la reazione contro la guerra è stata tanto autentica e generata dai più profondi sentimenti delle masse. [...]


L'ebbrezza del potere. Questa è la prima guerra del 21mo secolo ed è di cattivo auspicio.
Questo secolo ha ereditato dai suoi predecessori un mondo con un'unica super potenza. L'America non ha rivali, nessun'altra combinazione di forze si può misurare con lei. Può fare letteralmente quel che vuole ed è quanto sta facendo adesso, apertamente e brutalmente. Quando l'America vinse facilmente e a buon mercato in Afganistan, usando bombe intelligenti e valigie piene di denaro, è stato chiaro che non poteva più fermarsi. Una gigantesca macchina come quella vuole continuare a combattere e a cercarsi un nemico. Adesso è l'Iraq. Chi sarà il prossimo? L'Iran? La Corea del Nord?

La stessa cosa è accaduta all'impero romano. Lo stesso è stato per Napoleone e per Hitler. L'ebbrezza del potere non conosce limiti. E nessuno di loro era nella situazione attuale degli Stati Uniti: l'unica potenza mondiale senza nemici in grado di contrastarli.


Una guerra ebraica? [...] paragrafo molto interessante.


Le divisioni del papa: "Quante divisioni ha il papa?" chiese Stalin sarcasticamente quando gli fu detto che il Santo Padre deplorava le sue azioni. Oggi la domanda è: quante divisioni sono al comando dell'opinione pubblica? [...]


Forse il 21mo secolo sarà testimone di una lotta fra la forza bruta di una super potenza economica e militare e l'opinione pubblica mondiale, con l'aiuto ora della moderna tecnologia.


Mercenari. E' una guerra combattuta da mercenari. I combattenti sono soldati professionisti, i figli dei poveri, fra cui molti negri. Quindi è facile per i cittadini della classe media, e in particolare per gli elettori repubblicani, approvare la guerra. Non saranno i loro figli ad essere uccisi.


Nel passato, la sinistra europea chiese l'abolizione dell'esercito professionista e l'introduzione della coscrizione generale. A quel tempo era un'idea "progressista".
Quando la sinistra è diventata forte, si è scordata di tutto questo.
La guerra del Vietnam fu ancora combattuta da soldati di leva. La resistenza alla guerra crebbe quando cominciarono ad arrivare le bare. George W.Bush che sostenne la guerra con tutto il cuore, non prese parte ai combattimenti. Suo padre gli procurò un lavoro che lo portasse a casa. Era solo un altro scansafatiche.

Ancora Jefferson: "Tremo davvero per il mio paese quando penso che Dio è giusto"


BAGHDAD. Due soldati britannici giacciono morti sulla strada che porta a Bassora, una ragazzina irachena, vittima di un’incursione aerea angloamericana viene portata all’ospedale, l’intestino le sbuca dal ventre. Una donna è ferita terribilmente e grida mentre il dottore cerca di toglierle un abito nero. Un generale iracheno, circondato da centinaia di soldati armati nel centro di Bassora annuncia che la seconda città dell’Iraq rimane saldamente in mano irachena. [...]La breve sequenza dei militari britannici morti, che tanto orrore ha suscitato iracheni che la televisione inglese ha fatto vedere negli ultimi 12 anni; immagini che mai in Tony Blair ieri, non è molto diversa dalle dozzine di altri clip simili di cadaveri di militari hanno suscitato sdegno o espressioni di condanna da parte del premier britannico. [...] Ma decisamente più terribili delle immagini dei soldati britannici caduti, sono le riprese fatte nel più grande ospedale di Bassora, dove vengono portati i feriti dei bombardamenti anglo-americani: si sentono le urla di dolore mentre vengono trasferiti in sala operatoria. Un uomo di mezza età giunge all’ospedale in pigiama, è intriso di sangue dalla testa ai piedi. Una bambina di circa quattro anni viene trasportata in sala operatoria su un carrellino: guarda sgomenta il proprio intestino che trabocca dal ventre squarciato. Un medico in camice azzurro versa dell’acqua sulla ferita, poi vi poggia delicatamente una garza prima di iniziare ad operare. [...]

The Independent  -  March 27, 2003

1 commento:

  1. Vigliaccamente ho 'scorso' questo articolo...già troppa tv ho negli occhi, troppe parole negli orecchi...Dio, quante ne dovremo ancora ascoltare e vedre?...LUC

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