giovedì 20 marzo 2003


Veglia

Un'intera nottata

buttato vicino

a un compagno

massacrato

con la sua bocca

digrignata

volta al plenilunio

con la congestione

delle sue mani

penetrata

nel mio silenzio

ho scritto

lettere piene d'amore


Non sono mai stato

tanto

attaccato alla vita

G. Ungaretti



Vorrei protestare anch'io contro la crudeltà e l'orrore della guerra


"scrivendo lettere piene d'amore". Ho ritrovato una poesia del mio


Rabindranath Tagore che m'inonda di luce, amore e gioia.


Luce, mia luce, luce che colma

il mondo, che bacia gli occhi,


che addolcisce il cuore!


 


Ah, la luce danza, amato mio,


al centro della vita; la luce tocca


le corde del mio amore; e s'apre


il cielo, il vento soffia violento,


il riso corre sulla terra.


 


Le farfalle spiegano le loro vele


sul mare della luce. Gigli e gelsomini


si levano in alto, sulla cresta della luce.


 


La luce si frantuma in oro su ogni nube


e sparge gemme a profusione. Di foglia


in foglia, amato mio, felicità


ti piove senza misura sulla testa.


Il fiume del cielo è straripato e la piena


inonda il mondo di gioia. 







4 commenti:

  1. Buonanotte, dolce fanciulla. Ti sono vicino. Percival

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  2. Buongiorno, anch'io sono per la pace, a cominciare da quella dell'anima, che è l achiave per ogni altro tipo di pace. Cambiando discorso, ogni promessa è debito: linkata! Diego.

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