lunedì 3 marzo 2003


 



I Quattro Orienti



I Palazzi Celesti



Dal sesto secolo i geometri cinesi distinguevano già il nord magnetico dal nord geografico il quale era simboleggiato con la stella polare, chiamata Tai Yi, come a dire il “Grande Uno”, la grande unità immutabile. La stella polare rappresenta il perno centrale del cielo attorno al quale gira, poco a poco, la Grande Orsa che i Cinesi chiamano “Costellazione delle Sette Stelle dello Staio del Nord” e che, a secondo delle stagioni, occupano diverse posizioni, diversi “Palazzi Celesti”. Questi “Palazzi Celesti” sono nel numero di cinque. Le Sette Stelle della Grande Orsa definiscono, con il loro movimento circumpolare, il “Palazzo Centrale”, di forma circolare. Questa posizione centrale gli permette di regolare e di situare i quattro altri “Palazzi Celesti” o “Palazzi degli Equinozi”. Nella tradizione cinese il “Palazzo Celeste” rappresenta l’imperatore (Di) o il re (Wang), allora considerato come il “Figlio del Cielo” o più precisamente, come “discendente del Palazzo Centrale Celeste”. Da diversi millenni, in Cina, l’Imperatore rappresenta dunque il “Figlio del Centro del Cielo” e l’immutabilità perfetta… Un simbolismo molto simile a quello del Giappone dove l’Imperatore è il “Figlio”, dunque il discendente del “Sol Levante”. In Questi due casi l’Imperatore, o il Re, colui “che si mantiene fermamente tra Terra e Cielo” (Wang) diviene dunque il mediatore tra l’uomo ed il cielo… Situato alla sommità della piramide umana l’energia del”Palazzo Centrale del Cielo” in Cina, o del “Sol Levante”, in Giappone, discende in lui. Egli serve dunque come asse centrale e punto di riferimento sotto il cielo. 

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