giovedì 20 marzo 2003

BERTOLD BRECHT
(Germania, 1898 – 1956)


Generale, il tuo carro armato è una macchina potente

spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d'una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.
Generale, l'uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.

 

L'addormentato della valle


E' una gola di verzura dove il fiume canta
impigliando follemente alle erbe stracci
d'argento: dove il sole, dalla fiera montagna
risplende: è una piccola valle che spumeggia di raggi.

Un giovane soldato, bocca aperta, testa nuda,
e la nuca bagnata nel fresco crescione azzurro,
dorme; è disteso nell'erba, sotto la nuvola,
pallido nel suo verde letto dove piove la luce.

I piedi tra i gladioli, dorme. Sorridente come
sorriderebbe un bimbo malato, fa un sonno.
O natura, cullato tiepidamente: ha freddo.

I profumi non fanno più fremere la sua narice;
dorme nel sole, la mano sul suo petto
tranquillo. Ha due rose ferite sul fianco destro.

Arthur Rimbaud
(1854 - 1891)




























4 commenti:

  1. Oggi abbiamo postato tutti e 2 una poesia di Brecth..ma tu hai anche postato una poesia che stavo cercando io (Rodari) e un'altra poesia di Tagore che io adoro...come chiamare questa cosa...

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  2. Grazie, Harmonia, due splendide poesie, per riflettere sulla stupidità del mondo. Buona serata. Percival

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  3. Sto leggendo Brecht in questi giorni.. tempo fa postai un pezzo dell'opera da tre soldi.. Peccato che troppa poca gente lo conosca..

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  4. bhè siamo già in 3 a conoscerlo (anche se io in frettissima ho scritto Brecth anzichè Brecht)!!

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