BERTOLD BRECHT
(Germania, 1898 – 1956)
Generale, il tuo carro armato è una macchina potente
spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d'una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.
Generale, l'uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.
L'addormentato della valle
E' una gola di verzura dove il fiume canta
impigliando follemente alle erbe stracci
d'argento: dove il sole, dalla fiera montagna
risplende: è una piccola valle che spumeggia di raggi.
Un giovane soldato, bocca aperta, testa nuda,
e la nuca bagnata nel fresco crescione azzurro,
dorme; è disteso nell'erba, sotto la nuvola,
pallido nel suo verde letto dove piove la luce.
I piedi tra i gladioli, dorme. Sorridente come
sorriderebbe un bimbo malato, fa un sonno.
O natura, cullato tiepidamente: ha freddo.
I profumi non fanno più fremere la sua narice;
dorme nel sole, la mano sul suo petto
tranquillo. Ha due rose ferite sul fianco destro.
Arthur Rimbaud
(1854 - 1891)
Oggi abbiamo postato tutti e 2 una poesia di Brecth..ma tu hai anche postato una poesia che stavo cercando io (Rodari) e un'altra poesia di Tagore che io adoro...come chiamare questa cosa...
RispondiEliminaGrazie, Harmonia, due splendide poesie, per riflettere sulla stupidità del mondo. Buona serata. Percival
RispondiEliminaSto leggendo Brecht in questi giorni.. tempo fa postai un pezzo dell'opera da tre soldi.. Peccato che troppa poca gente lo conosca..
RispondiEliminabhè siamo già in 3 a conoscerlo (anche se io in frettissima ho scritto Brecth anzichè Brecht)!!
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