I CONFLITTI (QUASI?) DIMENTICATI
Un proverbio africano dice:
“Quando gli elefanti combattono,
sono i fili d’erba a soffrire”.
sono tutti uguali,
e noi cercheremo di raccontarli tutti.
Per PeaceReporter i fili d’erba che soffrono
I nuovi rifugiati del Sudan
Oltre 100,000 persone hanno abbandonato la regione Occidentale di Darfur nel Sudan in guerra e si sono incrociate nel vicino Chad.
Tutti, dal più vecchio al più giovane, sono stati coinvolti nei combattimenti.
Altre 500,000 persone hanno abbandonato le loro case ma sono rimaste in Sudan, dicono le agenzie di soccorso.
da BBC News, Febbraio 2004
PARTI IN CONFLITTO
1983-OGGI: nelle regioni meridionali (Bahr el-Ghazal, Nilo Superiore, Kordofan meridionale e Equatoria, abitate da popolazioni nere di religione cristiano-animista) guerriglieri separatisti dell’Esercito Popolare di Liberazione del Sudan (Spla) - guidati dall'ex tenente colonnello ammutinato John Garang e appoggiati da Stati Uniti, Eritrea, Etiopia e Uganda - contro esercito governativo (guidato dagli islamici di origine araba e presieduto dal 1989 dal generale Omar Hassan al-Bashir). Nelle regioni settentrionali combattono contro il governo anche vari gruppi guerriglieri (di origine araba e religione islamica), alleati dell'Alleanza Democratica Nazionale (Nda).
VITTIME
Circa 2 milioni di morti
RISORSE CONTESE
Giacimenti petroliferi nelle regioni meridionali (soprattutto nella parte occidentale della regione del Nilo Superiore) dove operano compagnie petrolifere canadesi, in cooperazione con altre malesi, cinesi e indiane
FORNITURE ARMAMENTI
Il governo riceve armi soprattutto da Russia, Cina, Malaysia, Iran, Kazakistan, Sudafrica, Francia, Libia e Yemen (anche dall'Iraq fino al 2003); i guerriglieri dello Spla da Stati Uniti (che dal 1996 ha inviato anche i corpi speciali "Alpha-Team" a sostegno dei ribelli, e che nel '98 hanno bombardato una fabbrica chimica a Khartoum), Eritrea, Etiopia e Uganda
SITUAZIONE ATTUALE
A fine ottobre 2003, il segretario di stato americano Colin Powell ha incontrato i rappresentanti governativi e quelli dell’SPLA in Kenya per ridefinire gli accordi di pace. Le due parti hanno concordato che entro fine anno firmeranno il cessate il fuoco. La tensione resta tuttavia molto alta, soprattutto per quanto riguarda la regione orientale del Darfur, al confine con il Ciad. E’ da questa zona, controllata dai ribelli, che continuano a giungere appelli da varie organizzazioni non governative internazionali riguardo al crescente rischio di una grave crisi umanitaria. Sarebbero migliaia infatti i profughi che non hanno accesso a cibo, acqua e a cure mediche basilari. da: http://www.peacereporter.net/
ANCORA CATTIVE NUOVE PER IL SUDAN
BBC News 3 Marzo 2004
L' ONU mette in guardia sulle 'atrocità' in Sudan | ||
Il capo dell'agenzia ONU per i rifugiati, dice che atrocità si stanno commettendo nella regione occidentale di Darfur in Sudan. (... continua in BBC News - 3 Marzo 2004) |
Ancora guerra ,ancora sofferenza...Un abbraccio,Harmonia:-)Mara
RispondiEliminae noi cde ne dimentichiamo imprigionati tra il nostro egoismo e le nostre comodità
RispondiElimina....e il mondo dorme tranquillo....,a presto
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