lunedì 15 marzo 2004


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“Estamos de estreno, de estreno de una nueva mayoría política, un nuevo tiempo con otro talante, otras formas, otro espíritu”; decía José Luis Rodríguez Zapatero en la primera entrevista que concede a un medio de comunicación tras el histórico vuelco electoral del 14-M. (CADENA SER)


«E' una vittoria del popolo spagnolo»


«Come avevo promesso in campagna elettorale, ritirerò le truppe spagnole dall'Iraq entro il 30 giugno se a quella data il controllo del potere nel paese arabo non sarà passato nelle mani delle Nazioni Unite», ha detto il socialista Josè Luis Rodriguez Zapatero, nella sua prima intervista da candidato eletto alla consultazione di domenica. «È un impegno che ho assunto prima degli attentati: - ha continuato il leader socialista - in molte occasioni ho detto che la guerra in Iraq è stato un disastro, e l'occupazione continua ad esserlo, perchè solo ha generato altro odio».

«La lezione deve servirci: queste cose hanno sempre una conseguenza e già ce n'è stata una, i risultati elettorali di ieri in Spagna. E la seconda sarà che le truppe spagnole torneranno a casa».


«Bush e Blair dovranno riflettere e fare autocritica, per evitare che le cose tornino a farsi in questo modo: non si può bombardare un popolo in caso fosse necessario, non si può lanciare una guerra in base a delle bugie», ha sottolineato Zapatero, «il terrorismo non si può combattere con le guerre, perché le guerre moltiplicano l'odio, la violenza e il terrore».






3 commenti:

  1. Un abbraccio harmonia, e una buona settimana:-)Mara

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  2. con questa dichiarazione Zapatero dimostra coraggio e autonomia, ciò che manca, purtroppo ai nostri governanti,...un abbraccio

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  3. Sic transit gloria mundi....

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