mercoledì 28 luglio 2004


Si falsifica addirittura un dizionario prestigioso


per chiudere la bocca a chi critica la politica del


governo Israeliano con l'accusa FALSA di


antisemitismo.


Robert Fisk, il valoroso reporter di guerra di


The Independent, ha scritto un articolo su un


argomento che ha del surreale o irreale o


iperreale, scegliete voi.


Criticare Israele?




Guardate Mary Robinson, già presidente dell'Irlanda, già alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, l'oratrice che doveva parlare alla cerimonia di consegna dei diplomi alla Emory University negli Stati Uniti.


Ha commesso un grave errore. Ha osato criticare Israele. Ha suggerito - supremo degli orrori - che "la causa alla radice del conflitto arabo-israeliano è l'occupazione". Oh un momento, Mary! "Occupazione"? Non è un po' anti-israeliano?


Stai davvero suggerendo che


- l'occupazione militare della West Bank e della Striscia di Gaza da parte di Israele,


- il suo uso delle esecuzioni extragiudiziali contro i terroristi palestinesi,


- il fatto che gli israeliani uccidano scolari che lanciano pietre,


- il furto su larga scala di terra araba per la costruzione di case per gli ebrei,


sia in qualche modo sbagliato?


Forse ti ho capito male. Sicuramente. Perché la tua risposta a queste volgari offese, a questi insulti al tuo diritto alla libertà di parola, a questi attacchi diffamatori sulla tua integrità, è stata simile al lamento di un gattino. Ti sei sentita "davvero ferita e costernata". Cioè, hai detto all'Irish Times "addolorata che le dichiarazioni fatte siano completamente infondate".


Avresti dovuto minacciare i tuoi accusatori di perseguirli legalmente. Quando ho minacciato coloro che sostenevano con le loro velenose cartoline che mia madre fosse figlia di Eichmann, di far inviare una lettera da un legale - Peggy Fisk era nella RAF durante la Seconda Guerra Mondiale, ma non importa - si sono subito azzittiti.


Ma no, tu sei " ferita ". Sei "costernata". E permetti al professor Kenneth Stein dell'Emory University di annunciare di essere "turbato dall'apparente mancanza di debita cura da parte di coloro che hanno preso la decisione di invitarla (Mary Robinson) a parlare". Mi piace molto questa "debita cura". Ma seriamente, come puoi permettere che questa versione distorta della tua integrità resti impunita? Costernata.


Ah, Mary, poor diddums (povera piccola).


Ho provato a controllare l'ortografia di "diddums" nel Webster's, il dizionario americano più ispirato ed il più importante. Senza fortuna. Ma poi a che scopo se la terza edizione internazionale del Webster's definisce "antisemitismo" come "l'opposizione allo sionismo: simpatia verso coloro che si oppongono allo stato di Israele". Prego ? Se voi o io suggeriamo - o in effetti la povera piccola Mary suggerisce - che i palestinesi ricevono un trattamento ingiusto sotto l'occupazione israeliana, noi allora siamo "antisemiti".



INTERRUZIONE TECNICA


Non mi sono fidata di Robert Fisk che pure stimo molto e sono andata a controllare. Risultati:


1. Il mio Webster's cartaceo è del 1977 e definisce "anti-Semitism" come "hostility toward or discrimination against Jews as a religious or racial group" (fine).


Che cavolo stai dicendo, Robert?


Il mio Oxford cartaceo, 1998, definisce "anti-Semitism" come "hostility to or prejudice against Jews" (fine).


Che fai, Robert, ti inventi le cose? o sei un bugiardo? o ... non sarai mica anti-Semita, Robert? Che delusione!


No, calma, Robert ha consultato la terza edizione del dizionario Webster's. Allora la cerco in rete e trovo quanto segue:


Three senses

Webster's Third New International Dictionary, Unabridged w/CD-ROM (3.0 version)Webster's Third New International Dictionary (Unabridged, credo che significhi editio maior), re-printed in 2002, provides this unbelievable definition with three senses and which has not been updated since 1956: It reads: "Anti-Semitism:


(1) hostility toward Jews as a religious or racial minority group, often accompanied by social, political or economic discrimination (in accordo con i miei cartacei)


(2) opposition to Zionism (nuovo significato)


(3) sympathy for the opponents of Israel." (nuovo significato)


fonte: George S. Hishmeh: Confondere anti-Semitismo con anti-Sionismo - 4 Marzo 2004 - http://www.gulfnews.com/


Sono esterrefatta. Scusami, Robert, come ho


potuto dubitare di te? Ma come si fa a credere a


una propaganda fatta anche con i dizionari,


nel 2002? Può sembrare un dettaglio, una piccola


cosa, e invece è grave. Credo che neanche Orwell


ci avesse pensato nel suo "1984".



CONTINUA L'ARTICOLO DI ROBERT FISK.



Solo per obiettività citiamo la meschina risposta dell'agente per le pubbliche relazioni del Webster's, Arthur Bicknell, cui è stata chiesta una spiegazione di questa definizione grottesca. " Il nostro lavoro " ha risposto "è riflettere con esattezza l'inglese come è realmente usato. Non diamo alcun giudizio personale; non siamo politici." Cosa ancora più istericamente sciocca e rivoltante, dice anche che gli editori del dizionario fanno un catalogo delle "citazioni manifeste" di antisemitismo pubblicate nelle " riviste e nei libri di prosa scritti accuratamente". Assurda come è questa osservazione da Giano bifronte merita gran risate.


Persino le improprietà dell'inglese americano sono al servizio di coloro che faranno da censori ai critici della politica israeliana in medio oriente, anche non in diretta. Intendo dire proprio " non in diretta ". Ho appena ricevuto una nota legittimamente scandalizzata da parte di Bathsheba Ratskoff, un produttore ed editore dell'American Media Education Foundation (MEF) che dichiara che il loro nuovo documentario sulla "chiusura del dibattito sul conflitto israelo-palestinese" - in realtà un film sulle compagnie di pubbliche relazioni israeliane in America - è stato segnalato come bersaglio dalla "Jewish Action (sic) Task Force". Il film Pace Propaganda e Terra Promessa doveva essere presentato al Museum of Fine Arts di Boston. ...


Allora lasciatemi concludere con una nota positiva. Proprio come Bathsheba che è un ebreo americano, ci sono ebrei britannici ugualmente illustri in un'organizzazione chiamata Deir Yassin Remembered, che commemora il massacro di arabi palestinesi da parte di milizie ebraiche nei pressi di Gerusalemme nel 1948. Quest'anno hanno ricordato le vittime arabe di quel massacro - il 9 aprile - lo stesso giorno in cui i cristiani commemoravano il venerdì santo.


Lo stesso giorno costituiva anche il quarto giorno della pasqua ebraica.


- Cadeva anche nell'anniversario dell'esecuzione da parte dei nazisti del pastore Dietrich Bonhoeffer nel 1945, nel campo di concentramento di Flossenburg.


- Nello stesso giorno:


. la liberazione degli ebrei 3000 anni fa,


. la morte di un ebreo palestinese 2000 anni fa,


. la morte di un cristiano tedesco 59 anni fa


. e il massacro di più di 100 palestinesi, uomini, donne e bambini, 56 anni fa.


Ahimè, Deir Yassin Remembered non ha la notorietà che merita.


Il dizionario Webster's marchierebbe slealmente i suoi sostenitori come "antisemiti" e "molti membri della comunità di Boston" indubbiamente la contesterebbero.


"Calunnia" urlerebbe un illustre professore di diritto dell'UCD. Dobbiamo attendere per ascoltare quello che ne pensa l'UCD.


Ma non ci sentiamo "feriti" o "addolorati". Continuiamo a dire le cose come sono. Non è quello che la scuola americana di giornalismo ci doveva insegnare?


26 Aprile 2004 - http://znet.org/


E il buon giornalismo USA esiste, è un ottimo


giornalismo. E' dai giornalisti Americani che mi


riesce spesso di sapere come stanno le cose e quali


sono gli accadimenti di cui i nostri giornalisti non


parlano.





3 commenti:

  1. purtroppo ogni volta che si prova a criticare israele si finisce tacciati di antisemitismo...

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  2. Orwell ci aveva pensato, inventando la neolingua. Ma nel 1984 orwelliano non c'era Internet e neanche le sentinelle come harmonia e come Robert Fisk. E' un episodio di straordinaria gravità e mi piacerebbe leggere l'opinione degli Israeliani ancora pensanti.

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  3. Gli Israeliani pensanti sono molti e sono d'accordo con noi, caro vecchio. Bravissimo, ti sei ricordato della neolingua orwelliana, non ci avevo pensato. Questa falsificazione del dizionario (l'editio maior del Webster's, qui non si scherza), però, è gravissima e impallidisce perfino di fronte alla neolingua. Orwell descriveva una dittatura orripilante ispirandosi a Stalin, l'America, invece, è senza dubbio una democrazia.

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