lunedì 26 luglio 2004

Rivoluzionari attaccano Re George



Sovranità dell’Iraq: nuovi fantocci in vecchie mani. La storia dell’attuale Re George è una storia di reiterate ingiurie e usurpazioni, tutte con il preciso scopo di stabilire un’assoluta Tirannia sugli Stati. Ma quando una lunga serie di abusi rivela il progetto di ridurre i Cittadini sotto un Dispotismo assoluto, è loro diritto, è loro dovere, eliminare questo Governo, e procurarsi nuove Garanzie per la loro sicurezza futura.


L’unanime Dichiarazione di Rivoluzione.

Quando, nel Corso degli eventi umani, diventa necessario per un popolo dissolvere i vincoli politici che lo legavano ad un altro, e assumere, tra le altre potenze della terra, quel posto distinto e uguale posizione cui ha diritto per Legge naturale e divina, un onesto rispetto per le opinioni dell’umanità richiede che esso dichiari le ragioni che lo spingono alla separazione.

Noi riteniamo che queste verità siano di per sé evidenti, che tutti gli uomini siano stati creati uguali, che essi siano stati dotati dal loro Creatore di certi inalienabili Diritti, che tra questi ci siano la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità. ...
Egli ha rifiutato di dare il suo Assenso alle Leggi più opportune e necessarie per il bene pubblico. [...]

Egli ha ripetutamente sciolto le Assemblee Rappresentative, che avevano osteggiato con fermezza le sue violazioni dei diritti del popolo.

Egli ha impedito per molto tempo, dopo averle sciolte, che potessero essere rielette; di modo che i poteri Legislativi, che non possono essere annullati, sono tornati a essere esercitati direttamente dal Popolo mentre lo Stato restava allo stesso tempo esposto a tutti i pericoli di aggressione dall’esterno e di disordine interno. ...

Egli ha intralciato l’Amministrazione della Giustizia, rifiutando il suo Assenso alle Leggi dirette a stabilire i poteri Giudiziari.

Egli ha reso i Giudici dipendenti dalla sua personale Volontà, per quel che riguarda la durata del loro mandato e il pagamento dei loro salari.

Egli ha istituito una moltitudine di Nuove Cariche, e inviato sciami di Funzionari a vessare il nostro popolo e a spremergli tutte le sue sostanze.

Egli ha mantenuto tra noi, in tempo di pace, un Esercito Stanziale senza il consenso dei nostri Corpi legislativi. [...]

Egli ha abdicato al Governo di questo paese, privandoci della sua Protezione e muovendo Guerra contro di noi.

Egli ha saccheggiato i nostri mari, devastato le nostre Coste, bruciato le nostre città e distrutto le vite della nostra gente.

Egli ha continuato a trasportare grandi Armate di Mercenari stranieri per completare il lavoro di morte, desolazione e tirannide, già iniziato in circostanze di Crudeltà e perfidia appena paragonabili alle età più barbare, e totalmente indegne del Capo di una nazione civilizzata.

Egli ha costretto i nostri Concittadini, catturati in alto mare, a prendere le Armi contro il proprio Paese, a diventare gli esecutori dei loro amici e Fratelli, o a cadere essi stessi per mano loro.

Egli ha incoraggiato insurrezioni interne, e ha fatto ogni sforzo per condurre gli abitanti alle nostre frontiere, spietati Indiani Selvaggi, la cui nota regola nello stato di guerra è un’indistinta distruzione senza differenze di età, sesso e condizione.

A ogni stadio di questi soprusi Noi abbiamo presentato istanza di Risarcimento nei termini più umili. Le nostre reiterate Petizioni hanno avuto come risposta solo reiterate ingiurie. Un Sovrano il cui carattere è contraddistinto da tutto ciò che può definire un Tiranno, è indegno di governare su un popolo libero.

Né abbiamo mancato di usare ogni attenzione nei confronti dei nostri fratelli inglesi. Li abbiamo messi in guardia di tanto in tanto sui tentativi da parte del loro Corpo legislativo di estendere su di noi una giurisdizione illegittima. Abbiamo ricordato loro le circostanze della nostra emigrazione e del nostro insediamento in questa terra. ...


Noi, dunque, i Rappresentanti degli Stati Uniti di Mesopotamia, riuniti in Congresso Generale, appellandoci al Giudice Supremo del mondo per la rettitudine delle nostre intenzioni, in nome e per autorità dei buoni Popoli di queste Colonie, solennemente proclamiamo e dichiariamo che queste Colonie Unite sono, e di Diritto devono essere, Stati Liberi e Indipendenti; che sono Libere da ogni vincolo di Obbedienza alla Corona ExxonMobil, e che ogni vincolo politico tra essa e gli Stati Uniti è, e deve essere, del tutto abolito; e che, quali Stati Liberi e Indipendenti, esse avranno pieno Potere di muovere Guerra, di concludere la Pace, di firmare Alleanze, di regolare il Commercio, e di compiere tutti quegli atti che gli Stati Indipendenti possono di diritto compiere. E a sostegno della presente Dichiarazione, con ferma fiducia nella protezione della divina Provvidenza, noi offriamo reciprocamente in pegno le nostre vite, i nostri averi e il nostro sacro onore.


Autore: Ahmed Jefferson


Fonte: http://www.gregpalast.com/


Autore: http://progressivetrail.org/articles/040706Jefferson.shtml


Tradotto da Rosaria Mostaccio per Nuovi Mondi Media: http://www.nuovimondimedia.it/


For Fai Use Only - Lunedì, 26 Luglio 2004 - 10:48


Ma ... Ma ... Ma chi è questo Ahmed Jefferson? Per me ha copiato da un altro Jefferson, Thomas Jefferson ... La Storia si ripete? Mutatis mutandis, of course.


THOMAS JEFFERSON, Dichiarazione unanime dei tredici Stati Uniti d'America, 1776


http://www.geocities.com/settecento_2000/Doc/IndipendenzaUsa.htm

4 commenti:

  1. grazie per il comment, ho appena fatto un post su Metta Sutta e messa una bellissima versione cantata.

    RispondiElimina
  2. che è sta roba!? mamma mia è lunghissimo...

    cmq sulla guerra in iraq penso che, anche se sia stata fatta per i motivi e gli interessi sbagliati (di certo non per gli interessi dell'iraq), non escludo che gli Iraqeni ne possano trarre giovamento. Gli usa hanno liberato l'iraq da Saddam. Ora l'iraq deve darsi un governo democraticamente eletto e liberale (secondo le loro idee, non le nostre). E poi liberarsi degli USA.

    ci riusciranno?

    RispondiElimina
  3. che è sta roba!? mamma mia è lunghissimo...

    cmq sulla guerra in iraq penso che, anche se sia stata fatta per i motivi e gli interessi sbagliati (di certo non per gli interessi dell'iraq), non escludo che gli Iraqeni ne possano trarre giovamento. Gli usa hanno liberato l'iraq da Saddam. Ora l'iraq deve darsi un governo democraticamente eletto e liberale (secondo le loro idee, non le nostre). E poi liberarsi degli USA.

    ci riusciranno?

    RispondiElimina
  4. Grazie per la tua preziosa visita!

    RispondiElimina