venerdì 30 luglio 2004



Leggere Tiziano Terzani con Tiziano Terzani



“Immagino che sia così anche col morire: il corpo si indebolisce, la mente comincia a pensare diversamente e quando è l’ora tutto appare più accettabile e meno drammatico di come era apparso prima.



Come un uomo butta via un vecchio abito


Per indossarne uno tutto nuovo,


Così colui che sta in un corpo consumato


Lo lascia per uno che non è mai stato usato.



Dice Krishna, il dio, al giovane Arjuna nella Gita per spiegargli la morte. E a proposito di quel ‘colui’, il jiva, che abita nel corpo, ma non è da confondere col corpo, aggiunge:



E quello non c’è arma che lo tagli,


Non c’è fuoco che lo bruci,


Non acqua che lo bagni,


Non vento che lo asciughi.



…Impensabile, immutabile, non manifesto


E’ il Sé, e Tu, sapendoti tale, non hai


Ragione di soffrire.



… E tutto questo non perché gli uomini sono marcati da un peccato, non perché un dio che sta altrove li condanna, ma perché:



Di tutto ciò che nasce, certa è la morte,


Di tutto ciò che muore, certa è la nascita.


Questo è inevitabile, e tu non hai ragione di soffrire.





"Certo anch'io non sono indifferente a quel che mi succede. Cerco solo di non esserne schiavo e vorrei tanto arrivare a quel distacco che un grande poeta ha descritto con questo famoso haiku:



L'ombra del del bambù spazza gli scalini di pietra


Ma la polvere resta.


La luna si riflette sul fondo dello stagno


Ma non tocca l'acqua.



La storia di questo viaggio non è la riprova che non c'è medicina contro certi malanni e che tutto quello che ho fatto a cercarla non è servito a nulla. Al contrario: tutto, compreso il malanno stesso, è servito a tantissimo. E' così che sono stato spinto a rivedere le mie priorità, a riflettere, e soprattutto a cambiare vita.


 


Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra, pagg. 407-408; pagg. 575-576

3 commenti:

  1. Lo devo rileggere. Mi era piaciuto molto. Peccato ricordarsene in un momento simile. Un bacio, Harmonia, e una bella serata. Percival

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  2. Un saluto affettuoso e ammirato: ammirazione per Terzani, e anche per Harmonia...

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  3. Cara Harmonia, ancora una volta empatia (e/o sumpatheia) tra noi... pur con tutte le mie carenze e latitanze, anche (persino) io ho scritto di getto qualche riga sull'onda della commozione per la scomparsa di Tiziano Terzani.
    Forse ti interesserà sapere, se già non lo sai, che il suo sito è pieno zeppo di commosse lettere d'addio a lui personalmente rivolte...
    Ti abbraccio
    P.S. Ti trovo dappertutto...tranne che da me: non hai neppure più risposto ai miei segni di stima e affetto, come mai?
    ...Perdona l'aggiunta "lagnosa": la depressione in fase acuta talvolta proietta anche inquietanti ombre paranoiche...;)

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