lunedì 19 luglio 2004

Bisogno di Rigenerazione


Da molto tempo, è come se mi trovassi in un bosco stregato. Ogni pianta può nascondere un pericolo e ogni cosa non è ciò che appare. Voci invitanti che spargono menzogne, bagliori accecanti che creano inganni. Un gioco di specchi deformanti, un labirinto, un mondo di valori rovesciati. Col passare del tempo, aumenta il rischio dell’assuefazione, il peggiore dei rischi.



“L’unica salvezza è non smettere mai di stupirsi di quello che avviene intorno a noi”, ha scritto Izrail Metter. “Finché continuerò a meravigliarmi, forse rimarrò un uomo. Nell’abiezione degli uomini la cosa più terribile non è l’abiezione stessa, ma l’abitudine a convivere con essa”. Meravigliarsi e indignarsi per sottrarsi al maleficio dell’assuefazione.



Ma un’altra salvezza è contrastare il gorgo delle negatività con le positività luminose che, esse pure, ci circondano.


Rievocare, ad esempio, e ripetersi le qualità degli uomini virtuosi che Krishna elenca ad Arjuna nella Bhagavad Gita, il Canto del Beato, antichissimo sacro testo poetico dell’Induismo, 700 versi di universale bellezza e saggezza nello sconfinato Mahabharata.



.



“Dio, la Persona Suprema, disse:




L’assenza di paura, la purificazione


dell’esistenza, lo sviluppo della conoscenza


spirituale, la carità, il controllo di sé, il


compimento di sacrifici, lo studio dei Veda,


l’austerità, la semplicità,


.



la non violenza, la veridicità, l’assenza di


collera, la rinuncia, la serenità, l’avversione


per la critica, la compassione verso tutti gli


esseri, l’assenza di cupidigia, la dolcezza,


la modestia, la ferma determinazione,


.


il vigore, il perdono, la forza morale,


la purezza, la libertà dall’invidia e


dalla sete di onori —


queste sono qualità trascendentali, proprie


degli uomini virtuosi dotati di natura divina,


o discendente di Bharata.”


.



Bhagavad Gita, 16, 1-3


.



In Sanscrito suona così:




sri-bhagavan uvaca


abhayam sattva-samsuddhir


jnana-yoga-vyavasthitih


danam damas ca yajnas ca


svadhyayas tapa arjavam


.



ahimsa satyam akrodhas


tyagah santir apaisunam


daya bhutesv aloluptvam


mardavam hrir acapalam


.



tejah ksama dhritih saucam


adroho nati-manita


bhavanti sampadam daivim


abhijatasya bharata


.



sri-bhagavan uvaca: Dio, la Persona Suprema, disse;


abhayam: assenza di paura;


sattva-samsuddhih: purificazione dell’esistenza individuale;


jnana: conoscenza; yoga: del legame;


vyavastitih: la situazione; danam: carità;


damah: controllando la mente; ca: e;


yajnah: compimento di sacrificio; ca: e;


svadhyayah: studio della letteratura vedica;


tapah: austerità; arjavam: semplicità;


.


ahimsa: non violenza; satyam: veridicità;


akrodhah: libertà dalla collera;


tyagah: rinuncia; santih: tranquillità;


apaisunam: avversione per la critica;


daya: misericordia; bhutesu: verso tutti gli esseri viventi;


aloluptvan: libertà dall’avidità; mardavam: gentilezza;


hrih: modestia; acapalam: determinazione;


.


tejah: vigore; ksama: perdono;


dhritih: forza morale; saucam: purezza;


adrohah: libertà dall’invidia; na: non;


ati-manita: sete di onori; bhavanti: sono;


ampadam: le qualità; daivim: la natura trascendentale;


abhijatasya: di chi è nato da; bharata: o discendente di Bharata.


.



testi dal sito:


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http://www.harekrsna.it/libri_on_line/la_bhagavad_gita/prefazione.asp


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10 commenti:

  1. Harmonia. Puoi immaginare che la Bhagavad Gita sia uno dei miei testi religiosi preferiti. Mi affascinò fin dalla prima lettura.
    Le 'qualità trascendentali dovrebbero essere proprie di tutti gli uomini, possedendo tutti gli esserei natura divina, anche se il velo dell'illusione nasconde alla loro mente questa semplice verità. Da qui l'odio, la sofferenza, il dolore, che vengono seminati a piene mani su questo disgraziato pianeta.
    Harmonia, grazie di esistere. Ti abbraccio con affetto. Alain

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  2. Harmonia. Puoi immaginare che la Bhagavad Gita sia uno dei miei testi religiosi preferiti. Mi affascinò fin dalla prima lettura.
    Le 'qualità trascendentali dovrebbero essere proprie di tutti gli uomini, possedendo tutti gli esserei natura divina, anche se il velo dell'illusione nasconde alla loro mente questa semplice verità. Da qui l'odio, la sofferenza, il dolore, che vengono seminati a piene mani su questo disgraziato pianeta.
    Harmonia, grazie di esistere. Ti abbraccio con affetto. Alain

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  3. ...dimenticavo, ti ho messo un link.

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  4. Scusami l'Ot: ti ho risposto , carissima. Fa quello che puoi.:-))

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  5. mamma mia. come mi sento piccolo. un saluto e poi ku. :-)

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  6. La difficoltà è essere sempre presenti a se stessi per potersi rendere conto dei propri errori e correggersi in questa direzione.
    Un abbraccio Rosi.

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  7. La difficoltà è essere sempre presenti a se stessi per potersi rendere conto dei propri errori e correggersi in questa direzione.
    Un abbraccio Rosi.

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  8. Riflessioni e citazione veramente splendenti. Un abbraccio caloroso ( sono tornato, ma ancora ansimante....)

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