martedì 6 luglio 2004

PARADOSSO INQUIETANTE


Il cursus honorum di Silvio Berlusconi continua verso un'accentrazione di poteri che sinistramente evoca lo spettro del potere assoluto. Poiché niente lo ferma, bisogna pensare che tutto quello che fa è giuridicamente accettabile e rientra nelle regole della nostra democrazia costituzionale. Per la verità potrebbero fermarlo i componenti della sua maggioranza. Alcuni alleati hanno tentato, più o meno timidamente, di limitare la politica "monarchica" del primo ministro, ma tutti i tentativi sono praticamente abortiti. Gli interessi di partito sono stati evidentemente ritenuti superiori a quelli della nazione e del rispetto della Costituzione.


Ecco il paradosso della democrazia, o almeno, della nostra democrazia.


Un manipolo di rappresentanti del popolo, che abbia la maggioranza in Parlamento, può consegnare legittimamente e legalmente un potere enorme a un solo uomo, e non c'è opposizione parlamentare che tenga, e meno che mai volontà popolare.


Unico rimedio sembra essere la successiva consultazione elettorale. Giusto.


Ma, nel frattempo? Non esistono regole nella nostra legge Costituzionale che agiscano da antidoto alla concentrazione dei poteri, pericolo grave, talvolta mortale, per qualsiasi democrazia? Non è una domanda retorica, non lo so davvero, sebbene mi sembri strano che situazioni come quella attuale non siano state previste. Negli ultimi giorni la gestione del governo è sembrata più che mai un fatto privato del signor Berlusconi. Per prima cosa lui governa a casa sua, non a palazzo Chigi. Il ministro Tremonti ha dato le dimissioni o è stato licenziato durante una cena in un'abitazione privata in via Grazioli a Roma. Chi era presente? Di che cosa si discusso? Perché? Il Parlamento ne sa qualcosa? Il primo ministro si autoconferisce il ministero dell'Economia ad interim durante o dopo una cena in un'altra abitazione privata in quel di Macherio. Pare per un giorno o due, ma poi dice che gli piace e se lo terrà quanto gli pare (l'ha già fatto una volta con gli Esteri). Com'è avvenuto questo? Se n'è discusso in Parlamento? L'ha proposto il Presidente della Repubblica? Non pare, ma certo signor Bondi ha detto che va bene così (non riesco a citare l'esimio). Una delle ville in Sardegna del signor Berlusconi viene attrezzata come il Pentagono per il divertimento dello stesso e dei suoi amici stranieri, pare che siano politici importanti. Di nuovo una residenza privata, di cui palazzo Chigi deve essere una misera dépendance in quel di Roma. (evito il noto lungo elenco di simili cose, non ultime le cene a tre nel privato di Arcore: Berlusconi-Bossi-Tremonti).


Sono le 13:45. Ci sono alcune reazioni. Ne copio-incollo qualcuna trafugata qua e là. E spero. Fassino intervenendo nell’aula di Montecitorio:


«In questo Paese ci sono delle regole da rispettare, anche se Berlusconi non vi è aduso. È necessario che il governo formalizzi in Parlamento il suo stato di crisi, ne dica le ragioni e che cosa intende fare». Le Camere, sottolinea il segretario dei Ds dettando anche i tempi, devono essere messe in condizione già oggi «di conoscere quello che in questi giorni è accaduto», perché finora «si sta consumando una crisi di governo nel modo più irrituale». ... "le dimissioni di Tremonti non sono un fatto tecnico da liquidare in modo burocratico", visto che "il superministro dell’Economia, l’uomo forte del governo, l’ideologo della politica economica e sociale perseguita dal governo e dalla Cdl, colui che rappresentava il rapporto privilegiato tra Fi e la Lega", si è dimesso «perché è stato cacciato dagli alleati con l’accusa di aver truccato i conti» (dice anche che se l’accusa fatta da Gianfranco Fini fosse confermata «saremmo in presenza di un reato ministeriale»).


In un intervento che poco dopo il capogruppo dell’Udc alla Camera Luca Volontè giudicherà «legittimo», Fassino sottolinea che dopo venerdì notte il governo non è più lo stesso che ha ottenuto la fiducia nel 2001. E il presidente del Consiglio, aggiunge, non solo non si capisce «a che titolo è andato all’Ecofin», ma con l’interim all’Economia si macchia di un conflitto di interessi che «sta diventando dirompente», dato che ora è diventato «il maggior rappresentante dell’azionariato della Rai, quello che in base alla legge Gasparri sarà chiamato a proporre il nome del prossimo presidente dell’azienda di Viale Mazzini». (L'UNITA')


13.06 - GOVERNO: FOLLINI, TROPPO ACCENTRAMENTO.


"Oggi nella maggioranza c'è un difetto di innovazione e un eccesso di accentramento". "Noi siamo interessati a un chiarimento vero, non finto"... "Se si continua cosi', di questo passo, proporro' al partito nel Consiglio nazionale del 16 luglio, l'appoggio esterno al governo''. Lo ha detto Marco Follini al termine dell'ufficio politico dell'Udc. (LA REPUBBLICA)


11.20 - STORACE: "NON ABBIAMO BISOGNO DI RAMBO".


"Non sono iscritto al partito dell'interim, non abbiamo bisogno di 'Rambo' ma di un ministro dell'Economia che faccia il suo lavoro". Lo ha affermato il presidente della Regione Lazio, Francesco Storace, intervenuto stamattina all'assemblea del Comitato della piccola industria di Roma. (LA REPUBBLICA)


BUTTIGLIONE . Il ministro per le Politiche comunitarie Rocco Buttiglione non ha nascosto la preoccupazione dell'Udc e ha sostenuto che «la sostituzione rapida di Tremonti con un nome prestigioso rafforzerebbe il governo ed allontanerebbe la possibilità di una crisi. Se non ci si arriva, allora siamo in grande difficoltà. Siamo molto preoccupati - ha aggiunto il ministro -. Pensavamo di essere usciti da un guaio e non vorrei che ci cacciassimo un un guaio ancora più grande». (CORRIERE DELLA SERA)

13 commenti:

  1. E' incredibile, ma non esiste nessun controllo sulla concentrazione di potere in un'unica persona

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  2. E' incredibile davvero, caro Alessio. E ancora vogliono cambiare la Costituzione in senso più "monarchico". Come salvarci? Salvarci democraticamente? h

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  3. Finchè sono rispettate le regole della democrazia, bisogna agire democraticamente.
    La furbizia del cavaliere è sfruttare le loro ambiguità e zone d'ombra, con trucchetti da baraccone

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  4. Finchè sono rispettate le regole della democrazia, bisogna agire democraticamente.
    La furbizia del cavaliere è sfruttare le loro ambiguità e zone d'ombra, con trucchetti da baraccone

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  5. Abbiamo proprio toccato il fondo... riusciremo a risalire?

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  6. Ti confesso che sento da qui gli 'scricchiolii' di questo castello di potere, campato in aria....
    Non avvilirti!...più ne fa, più si scava la fossa sotto i piedi..
    Forse ci sarà da aspettare fino alle prossime elezioni... ma gli alleati di F.I., Fini e compagni, sanno di stare giocando una partita rischiosa: se il governo attuale non diventerà velocemente 'credibile', il naturale crollo di Berlusconi li trascinerà a fondo....
    E l'Europa e il mondo NON STANNO A GUARDARE IN SILENZIO!!!!! tu lo sai bene perchè leggi la stampa mondiale!
    In questo momento io sono molto 'confuciana': aspetto sulla porta di veder passare il cadavere del mio nemico......E QUESTO ACCADRA' PRESTO!!!!!

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  7. Ti confesso che sento da qui gli 'scricchiolii' di questo castello di potere, campato in aria....
    Non avvilirti!...più ne fa, più si scava la fossa sotto i piedi..
    Forse ci sarà da aspettare fino alle prossime elezioni... ma gli alleati di F.I., Fini e compagni, sanno di stare giocando una partita rischiosa: se il governo attuale non diventerà velocemente 'credibile', il naturale crollo di Berlusconi li trascinerà a fondo....
    E l'Europa e il mondo NON STANNO A GUARDARE IN SILENZIO!!!!! tu lo sai bene perchè leggi la stampa mondiale!
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  8. sono approdata per caso..
    anzi la curiosità non è mai casuale...
    interessante..
    confortante leggere tutto ciò anche se tutto intorno traballa...

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  9. sono approdata per caso..
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  10. ciao, sono arrivato a te cercando su google materiale su Tara Rossa. Complimenti per il blog, pensa, eri così vicina e non lo sapevo,
    ma come vedi ci pensa poi il Dharma ad intrecciare i fili ...;)

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  12. Ciao Harmonia, eccomi di ritorno...visto quante cose successe in mia assenza?...incredibile..non posso allontanarmi un attimo...Ti abbraccio con affetto. Alain

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