giovedì 15 luglio 2004

OSSIGENO DEMOCRATICO (due boccate)

Immigrazione, stop della Corte costituzionale alla legge
Nel mirino le espulsioni coatte e l'arresto obbligatorio


La Consulta boccia la Bossi-Fini


"E' parzialmente incostituzionale"


ROMA - Con due sentenze la Corte costituzionale, apre una crepa nella Bossi-Fini. La legge sull'immigrazione, scrive la Consulta, è incostituzionale laddove prevede che il clandestino possa essere espulso dal nostro Paese senza stabilire che il giudizio di convalida del provvedimento del questore debba svolgersi in contraddittorio prima dell'accompagnamento alla frontiera, con le garanzie della difesa. La legge è incostituzionale anche nella parte in cui prevede l'arresto obbligatorio in flagranza di reato per lo straniero che, senza giustificato motivo, non abbia rispettato l'ordine del questore di lasciare il territorio nazionale entro cinque giorni.

Secondo la Consulta la norma che impone l'arresto obbligatorio "non trova nessuna copertura costituzionale". Anzi viola due articoli della Carta: l'articolo 3 che sancisce l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e l'articolo 13 che legittima l'adozione da parte dell'autorità amministrativa di provvedimenti che incidono sulla libertà personale solo in casi eccezionali di necessità e urgenza.

Oltretutto l'arresto obbligatorio imposto dalla Bossi-Fini "è privo di qualsiasi sbocco sul terreno processuale", fa notare la Corte, visto che la legge impedisce che si possa disporre la custodia cautelare in carcere per un reato contravvenzionale, come quello previsto dalla legge sull'immigrazione. In sostanza, chiarisce la Corte, il giudice chiamato a pronunciarsi sulla convalida per l'espulso che non ha ottemperato all'ordine del questore, "deve comunque disporre l'immediata liberazione dell'arrestato". Per questo la Consulta giudica l'arresto obbligatorio della Bossi-Fini "una misura fine a se stessa".


Critico il giudizio della Lega (fine gruppo umanitario-democratico - nota mia) che, per bocca di Roberto Calderoli, boccia la sentenza come "assurda" e "ideologica". "Va contro la gente, contro gli interessi del paese" tuona l'esponente del Carroccio.

Soddisfatta invece l'opposizione. Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio commenta: "Quello della Consulta è un richiamo di civiltà. A essere bocciata è una legge razzista, incivile e allo stesso tempo inutile a contrastare il fenomeno degli scafisti e la tratta di esseri umani''. Di sentenza "di civiltà" parla Ermete Realacci della Margherita, mentre Marco Rizzo dei Comunisti italiani definisce la sentenza "un altro flop del governo".



Nella maggioranza Ignazio La Russa di An annuncia che "il governo, con ogni probabilità, provvederà a colmare la lacuna normativa" e Donato Bruno di Forza Italia si spinge ancora oltre dicendo di sapere che "il ministro dell'Interno ha pronto un decreto per risolvere la situazione". (altri raffinati democratici, rispettosi delle ISTITUZIONI - nota mia)


LA REPUBBLICA, 15 luglio 2004


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Ban on Gay Marriage Fails


Il voto del Senato sull'emendamento è


una sconfitta per Bush


By Helen Dewar - Washington Post Staff Writer - Thursday, July 15, 2004; Page A01



Il Senato a maggioranza Repubblicano ha respinto ieri la proposta di un emendamento costituzionale per proibire i matrimoni omosessuali, effectively killing the White House-backed measure for the rest of this year and handing President Bush a big election-year defeat. [...]


http://www.washingtonpost.com/


Così per oggi, almeno per oggi, gli attacchi di


Berlusconi e Bush alla democrazia sono sistemati.


E la democrazia non è stata ulteriormente limitata.


Nel Senato Americano il partito Repubblicano ha


la maggioranza. Bravi gli Americani!


Il nostro Parlamento non ci fa la stessa figura. Noi abbiamo


avuto bisogno della Corte Costituzionale.


Dov'è il nostro Presidente della Repubblica? Le sue firme


in calce alle leggi berlusconiane mi fanno tremare.


In ogni caso oggi è un bel giorno.











4 commenti:

  1. si ma non dimentichiamoci che berlusconi vcorrebbe cambiare le regole per l'elezione dei membri della corte costituzionale. Non ci riuscirà certamente, ma in teoria potrebbe. (Grazie alla riforma fatta dalla sinistra!)

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  2. Harmonia ormai la Corte costituzionale è rimasta l'ulimo baluardo a difesa dell'arroganza di questo governo...ancora per quanto non lo so...., ma spero tanto che nell'attuale condizione di crisi Berlusconi non abbia più la forza di imporre leggi 'stravolgenti'. Ciao e buona giornata. Ti abbraccio. Alain

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  3. Grazie Harmonia...Ti abbraccio e ti auguro un buon fine settimana:)Mara

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