mercoledì 31 dicembre 2003


    NEXT


Il lato oscuro della resistenza olandese


Next è adesso. Subito. Perché è difficile immaginare ciò che accadrà, non domani, ma perfino stasera. Se globalizzazione ha un significato, per gli individui, è proprio questo.


Riduzione del tempo e dello spazio.


Al punto da annichilire ogni possibile previsione. Tutto ciò che avviene ovunque può condizionare il mio piccolo mondo. Il mio privato. Oggi. E comunque mi emoziona, mi coinvolge.


Le torri gemelle che si sfaldano. L’intervento in Iraq. Ma anche i mille fuochi accesi in luoghi insospettabili. Timor est, la Cecenia, il Daghestan. E i mille morbi mitici, evocati a mille e mille miglia da noi. L’ebola e la sars. Ci fanno sentire in pericolo. Minacciati.


Il tempo. Si accorcia. E l’attualità supera ogni profezia, per quanto iperbolica. La spinge nel passato. Per cui diviene difficile non solo immaginare, ma “immaginare di immaginare”. Il futuro. E se ieri era importante “investire”, in vista di un domani (ritenuto) “prevedibile”, oggi conta essere “flessibili”.


Per aderire alle pieghe di un presente infinito.


Senza perdersi.


Ilvo DiamantiLA REPUBBLICA, 31 Dicembre 2003


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