martedì 16 dicembre 2003

COSI' PARLO' BERLUSC...

COSI' PARLO' BERLUSCONI


«Qualcuno mi ha domandato un parere sulle


osservazioni dei tecnici del Quirinale» «Non le ho neppure lette


e non le leggerò» (ma come? ma questa è scortesia somma e


non espletamento dei doveri)


«Della legge Gasparri me ne sono sempre tenuto lontano e me ne


tengo lontano. Mi auguro che non si voglia instaurare in Italia, anziché


la libertà del mercato della pubblicità, la sua pianificazione.


Non credo sia intenzione di nessuno».


«La maggioranza può riproporre la legge senza modificare nulla». (certo,


ma detto così suona proprio male)


«Oggi ho parlato con Ciampi della Gasparri. Per quanto mi riguarda,


se venisse rinviata non ci sarebbe alcun vulnus per il governo. Gasparri prenderà le sue


decisioni. (da solo??) Io questa legge non la ho voluta seguire, c'era di mezzo il conflitto


di interessi, e di tante leggi questa è quella che ho seguito di meno» ...


(male! doveva seguirla con la massima attenzione, onde evitare ERRORI)


«ci sarà la rivisitazione della legge da parte del parlamento, che deciderà


se introdurre le modifiche cui accennasse il presidente o non introdurle.


Dopo di che Ciampi firmerà comunque la legge». (Il rinvio della legge


non era ancora ufficiale)


«Non vedo nessuna particolare difficoltà a prendere atto di ciò che esprimerà


il capo dello stato e al limite a intervenire per la modifica della legge in quel


senso ma esiste anche la possibilità, da parte del parlamento, di dire invece


`riteniamo che la cosa giusta sia quella scritta' e quindi riapprovare senza


modifiche. Dipende dal tipo di modifiche, ma sono portato a pensare che


siano modifiche sensate». (tono più conciliante ora. scontro istituzionale


o no? questo è il problema)


«Mediaset non ha avuto nulla in più, è vero il contrario, il gruppo


Mediaset è molto preoccupato del fatto che tutti gli editori possano fare tv...»


... «Invece è vero il contrario, perché il gruppo Mediaset è al contrario molto


preoccupato dalla concorrenza che si può scatenare, del fatto che tutti


gli editori possono fare la tv».


(E Retequattro?) «Mi sembra ci sia la possibilità, che ci è stata indicata,


di un decreto legge». «Non ho ancora esaminato l'ipotesi del decreto» ...


... «le date per il trasferimento erano stabilite quando si temeva non ci fosse


il pluralismo, oggi c'è un pluralismo che più di così non ci potrebbe essere».


(ma non aveva detto di non aver seguito la Gasparri?)


«Io credo che non ci siano rischi su questo. Ben venga il miglioramento se


sarà possibile trovarlo. C'è un grande pluralismo nella stampa» ...


... «sarebbe una cosa veramente impensabile dire che nella più


ampia offerta esistente oggi al mondo, che è quella italiana,


non c'è pluralismo in televisione. Chi lo dicesse sarebbe


sommerso dai fischi di tutti (ahi! Berlusconi non sa che è il


Presidente della Repubblica a dirlo? Che si fa? Chi fischia a questo


punto? Ma si rende conto di quel che dice il buon Berlusconi?) credo


ci sia un grande pluralismo nella stampa e in televisione». (a proposito


di Retequattro e del suo trasfrimento sul satellite)


(Ma di Rai Tre non si preoccupa?)

5 commenti:

  1. Se c'è una cosa che non riesco a sopportare è la disonesta' intellettuale. Il Cav.Burlesconi ne è maestro. Buon pro gliene venga...

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  2. ...e meno male che Ciampi ha messo in discussione questa legge!...temevo che non lo facesse...

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  3. Disonestà intellettuale di Berlusconi? Disonestà e basta....Un bacio, Harmonia. Percival

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  4. L'umbria, Harmonia? Lì ci sono le uniche radici che mi sono rimaste. E grazie al cielo ho ancora casa. Un bacio dolce. Percival

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