COSI' PARLO' BERLUSCONI
«Qualcuno mi ha domandato un parere sulle
osservazioni dei tecnici del Quirinale» «Non le ho neppure lette
e non le leggerò» (ma come? ma questa è scortesia somma e
non espletamento dei doveri)
«Della legge Gasparri me ne sono sempre tenuto lontano e me ne
tengo lontano. Mi auguro che non si voglia instaurare in Italia, anziché
la libertà del mercato della pubblicità, la sua pianificazione.
Non credo sia intenzione di nessuno».
«La maggioranza può riproporre la legge senza modificare nulla». (certo,
ma detto così suona proprio male)
«Oggi ho parlato con Ciampi della Gasparri. Per quanto mi riguarda,
se venisse rinviata non ci sarebbe alcun vulnus per il governo. Gasparri prenderà le sue
decisioni. (da solo??) Io questa legge non la ho voluta seguire, c'era di mezzo il conflitto
di interessi, e di tante leggi questa è quella che ho seguito di meno» ...
(male! doveva seguirla con la massima attenzione, onde evitare ERRORI)
«ci sarà la rivisitazione della legge da parte del parlamento, che deciderà
se introdurre le modifiche cui accennasse il presidente o non introdurle.
Dopo di che Ciampi firmerà comunque la legge». (Il rinvio della legge
non era ancora ufficiale)
«Non vedo nessuna particolare difficoltà a prendere atto di ciò che esprimerà
il capo dello stato e al limite a intervenire per la modifica della legge in quel
senso ma esiste anche la possibilità, da parte del parlamento, di dire invece
`riteniamo che la cosa giusta sia quella scritta' e quindi riapprovare senza
modifiche. Dipende dal tipo di modifiche, ma sono portato a pensare che
siano modifiche sensate». (tono più conciliante ora. scontro istituzionale
o no? questo è il problema)
«Mediaset non ha avuto nulla in più, è vero il contrario, il gruppo
Mediaset è molto preoccupato del fatto che tutti gli editori possano fare tv...»
... «Invece è vero il contrario, perché il gruppo Mediaset è al contrario molto
preoccupato dalla concorrenza che si può scatenare, del fatto che tutti
gli editori possono fare la tv».
(E Retequattro?) «Mi sembra ci sia la possibilità, che ci è stata indicata,
di un decreto legge». «Non ho ancora esaminato l'ipotesi del decreto» ...
... «le date per il trasferimento erano stabilite quando si temeva non ci fosse
il pluralismo, oggi c'è un pluralismo che più di così non ci potrebbe essere».
(ma non aveva detto di non aver seguito la Gasparri?)
«Io credo che non ci siano rischi su questo. Ben venga il miglioramento se
sarà possibile trovarlo. C'è un grande pluralismo nella stampa» ...
... «sarebbe una cosa veramente impensabile dire che nella più
ampia offerta esistente oggi al mondo, che è quella italiana,
non c'è pluralismo in televisione. Chi lo dicesse sarebbe
sommerso dai fischi di tutti (ahi! Berlusconi non sa che è il
Presidente della Repubblica a dirlo? Che si fa? Chi fischia a questo
punto? Ma si rende conto di quel che dice il buon Berlusconi?) credo
ci sia un grande pluralismo nella stampa e in televisione». (a proposito
di Retequattro e del suo trasfrimento sul satellite)
(Ma di Rai Tre non si preoccupa?)
Se c'è una cosa che non riesco a sopportare è la disonesta' intellettuale. Il Cav.Burlesconi ne è maestro. Buon pro gliene venga...
RispondiElimina...e meno male che Ciampi ha messo in discussione questa legge!...temevo che non lo facesse...
RispondiEliminaDisonestà intellettuale di Berlusconi? Disonestà e basta....Un bacio, Harmonia. Percival
RispondiEliminaun saluto con tanto affetto, dany
RispondiEliminaL'umbria, Harmonia? Lì ci sono le uniche radici che mi sono rimaste. E grazie al cielo ho ancora casa. Un bacio dolce. Percival
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