Il coraggio e la giustizia
Dunque l’Avvocatura dello Stato vuole dimostrare che la legge non è per qualcuno meno uguale e ritiene che l’imputato Silvio Berlusconi, accusato di corruzione di un giudice, anzi di due, Verde e Squillante, sia responsabile e debba pagare un risarcimento. E c’è il caso davvero «stravagante» che l’avvocato della presidenza del Consiglio è contro il presidente del Consiglio. Altro che conflitto di interessi: il Cavaliere bada ai suoi. Vale anche per lui il principio che tutti vanno considerati, fino alla condanna, innocenti, il che però non comporta anche il dovere dei cittadini a rassegnarsi alla parte dei fessi. Ma come si fa ad accusare la dottoressa Boccassini, processo Sme, di persecuzione giudiziaria? Perché, onorevole Berlusconi, scusi l’insistenza, non si mette un momento da parte, permettendo alla magistratura di procedere normalmente?
In quanto alla signora Ilda Boccassini, ricordo che, volontariamente, andò in Sicilia a scoprire i responsabili delle stragi nelle quali morirono Falcone e Borsellino, dando un duro colpo alla mafia. E allora tutti ammirarono il suo coraggio.
Oggi il pubblico ministero Boccassini ha chiesto per il primo ministro, a nome della pubblica accusa, otto anni senza attenuanti e la perpetua interdizione dai pubblici uffici: come mai non è più quella donna coraggiosa ma una persecutrice? E l’avvocato dello Stato, Salvemini (che bel nome), che chiede il risarcimento di 1,1 milioni di euro non è credibile perché è stato nominato dal governo D’Alema? Ma che Paese sarebbe mai questo dove sulle piazze si vendono candele per aiutare Telefono Azzurro che si occupa dei bambini poveri (2 milioni) e assiste impavido a certe molto discutibili manovre?
ENZO BIAGI
da "Corriere della Sera"
Il coraggio e l'etica
Agata D'Amore è la madre di Maria Grazia Cutuli, la giornalista Italiana assassinata in Afghanistan insieme ad altri tre colleghi.
«Siamo contrari alla pena di morte. Non abbiamo mai pensato che chi ha ucciso Maria Grazia potesse essere condannato alla pena capitale: questo non ci avrebbe ridato nostra figlia». Così Agata D'Amore commenta la condanna a morte inflitta all'assassino della figlia.
«Ci rimettiamo a quello che la giustizia crede di fare e ai magistrati italiani, che ritengo vogliano interrogarlo, ma da cristiani siamo sempre stati contrari alla pena di morte». da "Corriere della Sera"
Credo di essere la prima a commentare il tuo blog, che apre con un argomento-quesito davvero machiavellico, tragico, astuto e doloroso. Che dire se non sottoscrivere le domande sul nostro capo di governo? Mi chiedo costantemente quante persone, davanti a tutto ciò, avranno lo stomaco di votarlo ancora. Temo, la maggioranza.
RispondiEliminaBuon blog, Missy.
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RispondiEliminaBuon blog, Missy.
questi articoli, eticamente molto alti, ti fanno onore..buona settimana
RispondiEliminaps..se hai bisogno di aiuto, per il tuo nuovo blog,parlo per le funzionalità di scrittura, grafica, pubblicazione..quello che so è a tua disposizione-un abbraccio Lino
RispondiEliminamsg pvt in splinder
RispondiEliminaGrandissima lezione di civiltà quella della mamma della cara Cutuli. Ti ringrazio Harmonia per gli auguri di compleanno e per le sempre belle parole che hai nei miei confronti (immeritate). Un bacio. Alain
RispondiEliminaHarmonia è bellissimo tu abbia accomunato in un unico post tre figure femminili di così grande spessore morale ed etico.GRAZIE!
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