RIMORSO PER QUALSIASI MORTE
Libero dalla memoria e dalla speranza,
illimitato, astratto, quasi futuro,
il morto non è un morto: è la morte.
Come il Dio dei mistici,
A Quale si devono rifiutare tutti i predicati,
il morto ubiquamente estraneo
non è che la perdizione e assenza del mondo.
Tutto gli abbiamo rubato, non gli abbiamo lasciato
né un colore né una sillaba:
qui è il patio che non condividono più i suoi occhi,
là è il marciapiede dove fu in agguato la sua speranza.
Perfino ciò che pensiamo
potrebbe stare pensandolo anche lui;
ci siamo spartiti come ladri
il flusso delle notti e dei giorni.
Jorge Luis Borges
Dedicata alle Bambine e ai Bambini morti in guerra. Oggi col pensiero particolarmente rivolto ai piccoli di di Bassora, che la violenza criminale ha fatto sfrecciare via dalla Terra, piccole comete dirette chissà dove. Troppo presto, troppo crudelmente. Grande rimorso nella mia anima.
I diritti negati dei bambini iracheni
La grave situazione di insicurezza dall'inizio della guerra in Iraq ha avuto pesantissime conseguenze sulle condizioni di vita dei bambini, già penalizzati da tredici anni di embargo, e sulla loro educazione. Molti bambini nell'ultimo anno hanno abbandonato la scuola, soprattutto le bambine, le loro famiglie hanno timori, fondati, dei rapimenti e degli stupri, oltre che degli attentati, come è accaduto ieri a Bassora. Oggi in Iraq, secondo i dati Unicef, circa un bambino su quattro non frequenta la scuola elementare: il 31 per cento delle bambine e il 17 per cento dei bambini. Gli abbandoni scolastici nell'ultimo anno sono raddoppiati e riguardano il 40-50 per cento degli alunni della scuola elementare. Una delle cause principali dell'abbandono è la mancanza di sicurezza. Secondo il ministero dell'educazione iracheno, meno del 7 per cento dei bambini tra i 4 e i 5 anni frequenta l'asilo. La drammatica situazione dell'Iraq compromette tutti i diritti dei bambini sanciti nella convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia, denuncia anche il direttore di Save the Children, Pippo Costella.
Harmonia hai fatto una stupenda citazione da Borges. Brava.
RispondiEliminabuonanotte... qualche volte la pensiamo allo stesso modo
RispondiEliminaHarmonia. Ci sono i morti innocenti di Bassora. Un articolo su Repubblica di oggi di Giuseppe D'Avanzo descrive tra l'altro l'inferno di Falluja. Gli americani si stanno comportando in un modo a dir poco indecente. Ti abbraccio e ti auguro una serena notte. Alain
RispondiEliminaMa da un mondo senza idee, zeppo di "leaders" unicamente preoccupati di taroccare la realtà in previsione della rielezione, cosa t'aspetti?
RispondiEliminapensiero molto bello in una delle giornate più funeste per gli iracheni. Con la speranza che fatti del genere non accadano più. a presto
RispondiEliminaMi fanno pena questi bambini che chiedono perché la notte non finisce mai... a noi non resta altro che rispondere con lacrime tristi
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