Vigiliamo perché Terni non venga toccata
Nella città umbra grande manifestazione per salvare
la produzione e i posti di lavoro del reparto magnetico dell'Ast
Acciaierie Terni, 25.000 in piazza
contro la chiusura degli impianti
La città si è fermata, al corteo politici di sinistra e di destra
Da Rutelli a Bersani, da Bertinotti al forzista Tajani (La Repubblica)
Tre minuti, davanti a una telecamera, volano via in un lampo. Ma Michele Dettori non si è lasciato intimidire e, in quello spazio autogestito che il segretario dei Ds Piero Fassino ha voluto “regalare” ai lavoratori della Thyssen Krupp di Terni, è riuscito a dire tutto quel che c’era bisogno di far sapere o di ribadire. D’altra parte, a 30 anni, 12 dei quali vissuti in acciaieria, da quando si è preso la responsabilità di delegato sindacale Dettori ha messo da parte ogni timore. «Molto più impegnativo parlare a una folla di centinaia di lavoratori», garantisce. (L'Unità)
Epifani, segretario della Cgil, dice che dovrebbe essere il governo a muoversi:
«Dov'è l'Italia adesso che le grandi potenze europee parlano dello sviluppo industriale?
A breve ci sarà un incontro tra Inglesi, Francesi e Tedeschi proprio su questi temi: ci siamo chiesti perché il nostro paese non sarà presente?
E nella verifica di governo? Si è parlato di tutto, tranne che di lavoro e del declino delle imprese italiane».
Per Epifani gli imprenditori devono valorizzare la ricerca e l'innovazione, sostenendo le produzioni di qualità:
«L'accordo firmato con Cisl, Uil e Confindustria sulla competitività è rimasto lettera morta - spiega - E' necessario, su questo tema, proporre nuove mobilitazioni».
Una città con i suoi lavoratori e le sue lavoratrici in pericolo.
Il cuore si scalda per questa affermazione del valore della solidarietà e del senso di appartenenza.
ma il capo del governo ha solo tempo per rifarsi il lifting per affrontare le nuove elezioni 'in forma' e, magari, essere rieletto a non fare niente!!!!
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