Forza Italia di nuovo contro L'Unità
Di nuovo Forza Italia, per voce di Fabrizio Cicchitto, accusa L'Unità, i suoi direttori e i suoi giornalisti di essere dei comunisti. Anzi, dei nazisti. Per Cicchitto non c'è alcuna differenza. Così, ancora una volta, è diretto l'attacco al quotidiano che è uno dei baluardi della monocultura berlusconiana che vuole tutti coloro che dissentono dal Padrone essere individuati come nemici giurati. Tutto prende il via dal pezzo di oggi che Maria Novella Oppo pubblica su L'Unità nella rubrica titolata Fronte del Video.
Un padrone solo - di Maria Novella Oppo
Già trovare Sandro Bondi in casa propria all’ora di
cena, non è una festa, ma quest’individuo così glabro
che sembra un neonato gigante (o un omino piccolo
piccolo), riserva sempre delle sorprese. Bisbiglia come
se recitasse le giaculatorie, poi, all’improvviso perde
il controllo e dice cose che in un paese civile
andrebbero punite con pene severe. E non pensiamo
(non si monti la testa) alla prigione, dove c’è gente che
non merita la sua compagnia, ma al doppio
pernacchio preventivo che dovrebbe annunciare
ogni sua comparsa. L’altra sera però, alla
trasmissione di Giuliano Ferrara, la pena del
pernacchio non è scattata neppure quando ha detto che
il blocco della legge Gasparri era grave perché
toccava gli interessi familiari del suo padrone. E, se
non fosse stato per Barbara Palombelli (e perfino
Vittorio Feltri!), Ferrara e Polito avrebbero lasciato
passare senza proteste anche le sue dichiarazioni
sullo stato attuale della maggioranza, che, secondo
lui, fila d’amore e d’accordo. Perché il governo ha
operato bene e la crisi sociale è un’invenzione
dell’opposizione. Di un’opposizione che è «una
maledizione per l’Italia». Ovvio che sarebbe meglio
farne a meno e dare tutto il potere a un padrone solo.
Sandro Bondi, diretto interessato, avverte: "In omaggio al rispetto che si deve per gli aversari politici e alla dignità di ogni persona, il quotidiano 'l'Unita" avverte, per la firma di Maria Novella Oppo, che Sandro Bondi dice cose che 'in un Paese civile andrebbero punite con pene severe'. Inoltre che in prigione 'c'é gente che non merita la sua compagnia. Spero ancora una volta che a queste parole di odio e di disprezzo non seguano azioni adeguate. E poi c'é chi sostiene che 'i comunisti sono una realta' del passato".
da Articolo 21
Bondi, come il suo padrone, sventola il drappo dell'odio, nuova parola d'ordine da usare insieme a "comunisti". Ma confrontiamo le affermazioni.
"un doppio pernacchio" come pena severa per Bondi, non la prigione (ma Bondi capisce quello che legge?) Oppo
"una maledizione per l'Italia" viene definita l'opposizione da Bondi.
Da quale parte sta l'odio?
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