Verità e Amore
La verità (satya) implica amore, e
la fermezza (agraha) genera - e quindi
ne è sinonimo - la forza. Perciò ho
preso a chiamare satyagraha il
movimento per l'indipendenza
dell'India. Vale a dire: una forza
che nasce dalla verità, dall'amore,
dalla non-violenza.
Ahimsa è attributo dell'anima e, quindi, deve esser
praticato da chiunque, in ogni faccenda della vita.
Se non vien messo in pratica in ogni settore, non
ha alcun valore pratico.
L'ahimsa non è quella cosa rozza che si è voluto far
apparire. Non nuocere ad alcun essere vivente fa,
senza dubbio, parte dell'ahimsa. Però ne è solo
un'espressione secondaria. Al principio dell'ahimsa
nuoce qualsiasi pensiero malvagio, nuoce l'indebita
fretta, nuocciono le menzogne, l'odio, il malaugurio,
l'invidia. Questo principio viene altresì violato quando
si tiene per sé ciò di cui il mondo ha bisogno. [...]
Sebbene la non-collaborazione sia una delle principali
armi nell'arsenale del satyagraha, non va però
dimenticato che non è, dopotutto, altro che un mezzo
per assicurarsi la collaborazione dell'avversario,
in armonia con la verità e la giustizia.
Troncare ogni rapporto con le potenze avversarie non
sarà mai, quindi, consono ai fini del satyagraha,
il quale mira invece a trasformare o purificare
quei rapporti.
La disobbedienza civile rientra fra i diritti di qualsiasi
cittadino. Nessuno può rinunciarvi senza cessare
di essere uomo.
Alla disobbedienza civile non tiene mai dietro
l'anarchia. La disobbedienza criminale può
invece condurvi. Ogni Stato reprime con
la forza la violenza criminale.
Perirebbe, se così non facesse.
Ma reprimere la disobbedienza civile equivale a cercar
di incarcerare le coscienze. [...]
Il satyagraha è una forza che può venir impiegata
sia da individui sia da comunità. Può usarsi sia negli affari
politici sia in quelli domestici. La sua applicabilità
universale ne dimostra la permanenza e l'invincibilità.
Può esser usato da uomini, donne e bambini.
Non corrisponde affatto al vero dire che è una
forza che possono usare solo i deboli in quanto
non potrebbero rispondere alla violenza
con la violenza." [...]
"La fede mi aiuta a scoprire ogni giorno
nuove verità."
“L'amore non ha confini.
Il mio nazionalismo include
l'amore di tutte le nazioni della terra,
indipendentemente da qualsiasi credo”.
Il 30 gennaio del 1948, all'età di settantanove anni, Gandhi fu ucciso
a colpi di pistola da un fanatico indù, tra la folla che gremiva un parco
pubblico a Nuova Delhi, mentre si accingeva a recitare le preghiera
della sera.
mi inchino davanti a tanto uomo....
RispondiEliminaAnch'io. Un bacio, Harmonia. Percival
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