domenica 8 febbraio 2004

Verità e Amore&nbs...


Verità e Amore  


 




La verità (satya) implica amore, e


la fermezza (agraha) genera - e quindi


ne è sinonimo - la forza. Perciò ho


preso a chiamare satyagraha il


movimento per l'indipendenza


dell'India. Vale a dire: una forza


che nasce dalla verità, dall'amore,


dalla non-violenza.


Ahimsa è attributo dell'anima e, quindi, deve esser


praticato da chiunque, in ogni faccenda della vita.


Se non vien messo in pratica in ogni settore, non


ha alcun valore pratico.


L'ahimsa non è quella cosa rozza che si è voluto far


apparire. Non nuocere ad alcun essere vivente fa,


senza dubbio, parte dell'ahimsa. Però ne è solo


un'espressione secondaria. Al principio dell'ahimsa


nuoce qualsiasi pensiero malvagio, nuoce l'indebita


fretta, nuocciono le menzogne, l'odio, il malaugurio,


l'invidia. Questo principio viene altresì violato quando


si tiene per sé ciò di cui il mondo ha bisogno. [...]



Sebbene la non-collaborazione sia una delle principali


armi nell'arsenale del satyagraha, non va però


dimenticato che non è, dopotutto, altro che un mezzo


per assicurarsi la collaborazione dell'avversario,


in armonia con la verità e la giustizia.


Troncare ogni rapporto con le potenze avversarie non


sarà mai, quindi, consono ai fini del satyagraha,


il quale mira invece a trasformare o purificare


quei rapporti.


La disobbedienza civile rientra fra i diritti di qualsiasi


cittadino. Nessuno può rinunciarvi senza cessare


di essere uomo.


Alla disobbedienza civile non tiene mai dietro


l'anarchia. La disobbedienza criminale può


invece condurvi. Ogni Stato reprime con


la forza la violenza criminale.


Perirebbe, se così non facesse.


Ma reprimere la disobbedienza civile equivale a cercar


di incarcerare le coscienze. [...]


Il satyagraha è una forza che può venir impiegata


sia da individui sia da comunità. Può usarsi sia negli affari


politici sia in quelli domestici. La sua applicabilità


universale ne dimostra la permanenza e l'invincibilità.


Può esser usato da uomini, donne e bambini.


Non corrisponde affatto al vero dire che è una


forza che possono usare solo i deboli in quanto


non potrebbero rispondere alla violenza


con la violenza." [...]


"La fede mi aiuta a scoprire ogni giorno


nuove verità."


“L'amore non ha confini.


Il mio nazionalismo include


l'amore di tutte le nazioni della terra,


indipendentemente da qualsiasi credo”.


 



Il 30 gennaio del 1948, all'età di settantanove anni, Gandhi fu ucciso


a colpi di pistola da un fanatico indù, tra la folla che gremiva un parco


pubblico a Nuova Delhi, mentre si accingeva a recitare le preghiera


della sera.

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