sabato 28 febbraio 2004

MOSTRO TOTALITARIO, ...

MOSTRO TOTALITARIO, TU SONNECCHI IN NOI


di Norberto Bobbio


soffione al tramonto




hannu hautala


"As moving pictures are sustained
by a beam of light coming from the projection booth of a movie house,
so are all of us sustained by the Cosmic
Beam, the Divine Light pouring from
the projection booth of Eternity. "

— Paramahansa Yogananda


adam gibbs


"Become the butterfly of eternity! Decorate your wings of realization with nature’s infinite charms."

— Paramahansa Yogananda





Karl Raimund Popper ci parla in un recente libro, in due grossi volumi, della «società aperta e dei suoi nemici» (The Open Society and its Enemies, London 1945): la società aperta è quella dove ogni individuo assume una responsabilità personale e dove la molla della vita sociale è l'iniziativa morale e singolare, mentre la società chiusa si fonda essenzialmente sulla rigidità dei costumi appoggiati ad un'autorità d'ordine religioso. La prima è razionale e critica, continuamente in progresso; la seconda irrazionale e magica, staticamente assopita nella ripetizione di formule consumate. Il passaggio dalla società chiusa alla società aperta è anche per il Popper, come per il Bergson, il passaggio dal tribalismo all'umanitarismo; …



Il paradiso per l'uomo, da quando egli ha mangiato il frutto dell'albero della conoscenza, è definitivamente perduto: «Se noi sogniamo» - dice Popper - «di ritornare alla nostra infanzia, se ci lasciamo tentare di fare assegnamento sugli altri e di essere in questo modo felici, se ci sottraiamo al dovere di portare la nostra croce, la croce dell'umanità, della ragione, della responsabilità, se perdiamo il coraggio e ci ritiriamo dalla lotta, allora dobbiamo renderci chiaro conto, spregiudicatamente, di quel che ci spetta: noi possiamo tornare allo stato belluino. Se invece desideriamo restare uomini non c'è che una sola via, quella che conduce alla società aperta».



Ma la società chiusa non è morta, sol perché sono caduti tre o quattro Stati totalitari. Essa è una tentazione perenne di quell'uomo primitivo che sonnecchia in ciascuno di noi e si desta e si scatena nei momenti di sconquasso sociale; è la tentazione di ignorare che gli altri non sono soltanto i miei figli, quelli della mia terra e della mia razza, ma tutti gli uomini indistintamente; di far tacere l'appello della nostra coscienza morale, che è tale in quanto è consapevolezza di una legge universale che unisce tutti gli uomini al di sopra delle differenze sociali; di far trionfare sulla evidenza della ragione l'oscurità dell'istinto, sull'intelligenza moderatrice la passione sconvolgitrice, sul sapere scientifico le più screditate superstizioni, sull'obbedienza ai principi di un'educazione civile l'abbandono al furore cieco del fanatismo.



Ogni aggruppamento cela in sé questa tentazione di chiudersi nel cerchio magico della sua autosufficienza: ed ecco che dalla classe sorge il classismo, dalla nazione il nazionalismo, dalla razza il razzismo. Il popolo che in questa materia è senza peccato scagli la prima pietra: forse che i rappresentanti delle grandi democrazie non ci appaiono oggi anch'essi come potenti, smisuratamente potenti, capi-tribù che si rinchiudono gli uni di fronte agli altri in un atteggiamento di diffidenza ostile e perversa?



Lo spirito che ha determinato la politica delle zone d'influenza è lo spirito della società chiusa; non importa che i confini della tribù si allarghino sino ad abbracciare quasi mezzo mondo: lo spirito tribale rimane. E con la seduzione della tribù, che i demagoghi delle piazze, i retori della cattedra e tutti i più cinici e sciocchi mistificatori di ideali ricoprono sotto il nome pomposo di amore di patria, va di pari passo l'organizzazione della società non per la pace ma per la guerra, non per la felicità dei singoli, ma per la potenza del gruppo, non per lo sviluppo dell'anima ma per la vigoria delle membra, non per la libertà delle persone, ma per la schiavitù del gregge o dell'alveare. Dovunque questa seduzione si estende, la democrazia è destinata a ritirarsi e a decadere.



La democrazia, o è la società aperta in contrapposto alla società chiusa, o non è nulla, un inganno di più. Quella democrazia alla quale hanno guardato, come a meta che meritasse il sacrificio dei migliori, tutti i movimenti di liberazione europei, non era stata intesa come una modificazione puramente formale delle leggi costituzionali di uno Stato: o era veramente la rottura della società chiusa, e l'instaurazione della società aperta, o era un falso idolo che non meritava né incensi né vittime. Purtroppo una concezione meramente formale e strumentale della democrazia prevale ancora oggi nel mondo; e in tal modo si disimpara a leggere il significato profondo di quelle strutture o di quegli accorgimenti giuridici che si dicono democratici.



Dietro al suffragio universale, alla garanzia dei diritti dell'individuo, al controllo dei poteri pubblici, all'autonomia degli enti locali, al tentativo di organizzazione internazionale degli Stati, sta, ben visibile a chi non vuole chiudere gli occhi, la convinzione che l'uomo non è mezzo ma fine, e che quindi una società è tanto più alta e più civile quanto più accresce e rinvigorisce, e non avvilisce e mortifica, il senso della responsabilità individuale. In altre parole: dietro alla democrazia come ordinamento giuridico politico e sociale, sta la società aperta come aspirazione a quella società che rompa lo spirito esclusivistico di ciascun gruppo, e tenda a far emergere di sotto alle caligini delle superstizioni sociali, l'uomo, il singolo, la persona nella sua dignità e inviolabilità.



Contro la società chiusa, cioè contro la morale della potenza, l'autarchia economica, il monismo giuridico, la religione magica, la democrazia si ispira ad una morale fondata sulla responsabilità individuale, rivendica un'economia antimonopolistica, avversa ai privilegi dei gruppi, ha bisogno di una struttura non monistica ma pluralistica del diritto, esige una religiosità interiore che sgorghi dall'intimità della coscienza. Una democrazia che non sia il rivestimento formale di una società aperta è una forma senza contenuto, è una falsa democrazia, una democrazia ingannevole e insincera.



"La Stampa"
17 luglio 2002






giovedì 26 febbraio 2004

OSSERVAZIONI SU TAOS...

OSSERVAZIONI SU TAOSIMO E NONVIOLENZA



Tao China [...] Nel Taoismo non-violenza vuol dire semplicemente, non provocare dolore


agli esseri viventi, né con la mente (pensieri, parole) né con il corpo.


Quando si parla di esseri viventi non si intende solo gli umani, ma anche gli


animali e i vegetali: insomma tutto il Kosmos, l'insieme dei rapporti che legano


l'universo a noi.


Non fare violenza agli altri e anche a noi stessi può sembrare scontato, ma se


facciamo attenzione, possiamo notare quanto male ci infliggiamo ogni giorno sia


psicologicamente, sia materialmente; e fare del male a se stessi vuol dire fare del


male al mondo, alla società poiché in questa visione risiede un fondamento


essenziale che sta nel vedere l' INSIEME DEI RAPPORTI.


Se andiamo alla radice della violenza, possiamo ricordare quali sono le forme


principali che la producono: la paura. l'invidia, l'attaccamento, il desiderio e


l'impeto verso qualsiasi meta.


La violenza richiama violenza, è una vera e propria spirale perversa.


Quando si pensa ad una persona violenta, la mente ci fa immaginare una persona


arrogante, prepotente, irascibile ecc. Ma come sappiamo, non esiste solo


questa figura; c'è anche il vigliacco, il codardo che è pericolosissimo perché come


diceva Gandhi




" Il codardo tutto teso alla ricerca di protezione, non può dirsi non


violento, anzi egli incoraggia l'aggressore" .


Allora come uscire da questa situazione? Con l'autocontrollo del pensiero che


anticipa ogni nostra azione e parola (il pensiero è yin e l'azione è yang). Se ci è


lecito un doveroso accostamento, rammentiamo che nel Taoismo si dice:


"Rispondi alle ingiurie con gentilezza" nel Cristianesimo: "Porgi l'altra guancia".


La qualità negativa della violenza deve essere bilanciata con l'aspetto positivo


della compassione.


Solo gli individui immaturi vivono negli estremi: per quanto colti possano essere,


se non sanno stare nella complessità definita da una situazione di equilibrio


dinamico, sono disarmonizzati.


Non a caso il Taoismo è basato sull'equilibrio degli opposti: gli estremi vanno


evitati nella loro opposizione rigida; se si cerca troppa felicità ci sarà sofferenza,


se si cerca troppa ricchezza povertà, se si cerca successo insuccesso e così via;


bisogna trovare un giusto equilibrio che non vuol dire stare al centro, ma sintesi


complementare di due polarità.


Al riguardo, il nostro comportamento deve essere come diceva Chuang Tzu:


"Un'armoniosa miscela di yin e di yang" .



Il nostro ruolo, il ruolo del " saggio" attraverso la via è quello di riunire e


separare attraverso questa continua oscillazione tra lo yin e lo yang.


 


cool dynamic 3d graph




NICCOLO' BRANCA - in Non violenza e giustizia nei testi sacri delle religioni orientali,
Atti del convegno della Facoltà di Lettere dell'Università di Pisa, 24-26 maggio 1995,
a cura di Caterina Conio e Donatella Dolcini, Pisa, Giardini editori, c1999




La riguerra di Geo...


La riguerra di George



STEFANO BENNI



Popolo americano e popoli sudditi, ho una grande notizia per voi. Abbiamo vinto la guerra in Afghanistan e in Iraq con poche perdite. Abbiamo portato la pace in quei paesi e da allora ci muoiono decine di marines e civili ogni giorno. Questa è la prova che la guerra è meglio che la pace. Perciò ho una buona notizia: una nuova grande guerra sta per iniziare. Contro un nemico ancora più subdolo e pericoloso di Osama e di Saddam.

Questo nemico è il CLIMA.

Questa sigla significa in realtà Complotto Leninista Internazionale per Massacrare l'America. Ma il Pentagono li ha scoperti, e niente li salverà dalla nostra ira. Essi vogliono attaccare le nostre coste con iceberg e tornadi, invaderci con bufere di pioggia e neve, inaridire i nostri fiumi e destabilizzare il quadro internazionale: ma non cederemo alla loro basse pressioni e alle loro funebri isobare.

Non ci lasceremo intimidire!

In Africa il CLIMA ha un piano per desertificare il continente, di modo che i Bongo Bongo chiedano acqua al posto delle nostre armi, e magari si ribellino attaccando i nostri bananeti e pretendano di abbeverarsi al nostro glorioso Mississipi...

Ma ciò non accadrà: abbiamo già spedito sul posto un milione di distributori di Coca-Cola, ognuno guardato a vista da un marines anti-scasso. Così il problema della sete è risolto.

Inoltre abbiamo mandato latte in polvere tossico e medicinali da esperimento. I morti, generalmente, non bevono.

In quanto all'inquinamento e al buco dell'ozono, qualcuno ha osato incolpare le nostre aziende petrolifere, le nostre auto, i nostri utili disboscamenti. Accuse da comunisti obsoleti, pagati dalle lobby dei camini e delle biciclette.


Non ho firmato il protocollo di Kyoto perché dopo Pearl Harbour non mi fido dei giapponesi, e poi non so cosa vuol dire protocollo. Ma so benissimo cosa vogliono dire Effetto Serra e Buco dell'Ozono: sono subdole armi di sterminio di massa in possesso del CLIMA, specialmente del suo braccio armato chiamato Anidride Carbonica, nome in codice Co2, un gruppo terrorista che negli ultimi anni ha visto moltiplicare i suoi adepti nell'atmosfera.

Abbiamo già un piano per chiudere gli aeroporti americani a ogni volo che possa trasportare anidride carbonica. Ogni molecola in transito verso gli Usa dovrà fornire le impronte digitali. Sappiamo che tra gli iscritti alla Co2, ogni atomo di carbonio usa accoppiarsi in modo orgiastico e amorale con due atomi di ossigeno. Da ora in poi ogni reazione chimica di questo tipo verrà considerata associazione a delinquere. Non ci lasceremo certo intimidire da un biossido bisessuale.

Inoltre da oggi ogni iceberg che si staccherà


dalla banchisa polare verrà bombardato.


Anzi, bombarderemo la banchisa preventivamente.

Per evitare gli incendi nell'Amazzonia,


la disboscheremo tutta.


Questo l'ho già detto anni fa e lo ripeto.

Il governatore della California Schwarzenegger ha ordine di arrestare ogni onda anomala superiore ai quindici metri.

Ogni temperatura sopra i quaranta gradi verrà considerata propaganda antiamericana. Ogni campo da golf sarà dotato di irrigatori supplementari.

Non tollereremo parimenti che CLIMA attacchi le nostre città con piovaschi e grandinate. Tutte le nuvole di forma sospetta verranno bombardate.

In quanto alla desertificazione, abbiamo pronti dieci milioni di oasi gonfiabili.

Il progresso americano basato sul petrolio, sul golf e sul surf non teme nessuno.

Ma sappiamo che questo CLIMA ha un capo subdolo. Un signore che dopo avere creato il mondo non sa più gestirlo, un pessimo manager andato in crisi per qualche gas di scarico e qualche molecola sballata.
Ebbene se questo signore, sostenuto da meteorologi terroristi e cirrocumuli bolscevichi , vuole dichiaraci guerra, troverà pane per i suoi denti.

Le chiese integraliste americane hanno un giro di introiti e proprietà che le ha fatte inserire tra le prime multinazionali del mondo. Se uniamo i soldi delle chiese e dei petrolieri possiamo non solo andare su Marte, ma molto più su, e bombardare molto molto in alto.

Non dite che sono un pazzo megalomane, so quello che dico.

Il CLIMA non ci spezzerà. Ed è inutile che Kerry mi attacchi. Lui è un veterano di guerra, io un imboscato, ma l'esercito è con me.

Marines, ognuno di voi da domani stia all'erta: ogni nuvola, ogni iceberg, ogni soffio di vento, può nascondere il complotto. Non respirate ossigeno, potrebbe essere una trappola del nemico! Saddam è nelle nostri mani, Osama sta per caderci e il CLIMA sta per conoscere la nostra vendetta.

God blast America.

Dio spazzi via l'America.

E noi spazzeremo via lui.


da IL MANIFESTO - 25 Febbraio 2004



















































mercoledì 25 febbraio 2004

Il Pesce mucca dà il...

Il Pesce mucca dà il bacino della buona notte



e quello del buon risveglio


Non si vedono i to...


Non si vedono i tormenti e le felicità della famiglia dei viventi che abitano questo pianeta. Nel nostro immaginario il blu intenso, velato di bianco qua e là, evoca un beato spazio edenico. Se si pensa a tutti gli uomini e le donne che dedicano la propria vita all'amore e alla solidarietà, si può credere che questa sia la vocazione primaria in questo posto dell'Universo.


Dedicato ai tre medici del reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale Brotzu di Cagliari e ai tre membri dell'equipaggio del Cessna, il piccolo aereo che trasportava un cuore da trapiantare ed è precipitato a pochi chilometri da Cagliari, dove sarebbe dovuto atterrare. Sono morti tutti sul colpo nell'impatto su un costone dei monti dei Sette Fratelli.




martedì 24 febbraio 2004

Simpatia da Taipei ...

Simpatia da Taipei


0301 Flying Gunard


0258 Cow Fish Tail


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Un pesce mucca per augurare serenità e gioia, nonostante.

Siamo tutti american...

Siamo tutti americani





Emergency è presente in Iraq dal 1995, con due ospedali e numerosi posti di pronto soccorso. Il fondatore dell'organizzazione per la cura e la riabilitazione delle vittime civili di guerra è tornato in quel Paese e ci racconta la situazione. E chiede un'assunzione di responsabilità al mondo della politica.


StradaDottor Strada, viste da lì, come appaiono la discussione e la votazione che oggi ci saranno al Senato?
Credo sia ora che la politica e i politici smettano di nascondersi con alchimie che hanno senso solo per chi le fa, ma ignorano il contenuto dei problemi. Chi vota a favore o si astiene, o anche esce dall’aula, in realtà cerca espedienti per non dire no e si assume la responsabilità di essere per la guerra. E’ importante che gli italiani sappiano che anche costoro saranno responsabili se altri italiani moriranno, se ci troveremo con il terrorismo in casa. Dovremmo fare una cartolina, nomi e cognomi di chi è per la guerra, sia che lo dica apertamente, sia che si nasconda dietro orpelli che risultano insulsi. Una lista di nomi e di forze politiche di appartenenza, da tenere nel portafoglio in vista della prossime elezioni, una specie di breviario. La pace e la guerra sono temi fondamentali, sufficienti da soli per decidere chi non votare in nessun caso.


Vede il rischio che la partecipazione dell'Italia possa importareKalak la guerra gli attentati e il terrorismo in Italia?
Esattamente. Tenere fuori l'Italia dalla guerra è l'unico modo possibile per tenere fuori la guerra dall'Italia.


Non si fanno distinzioni tra chi è lì per aiutare e chi per occupare militarmente il Paese?
Purtroppo "siamo tutti americani" per davvero, nel senso che siamo tutti a rischio.
Nel nord c'è stato il terribile attentato a Erbil, e oggi la gente ha paura, esce di casa solo quando necessario.
Si ha paura di attentati, perché la partecipazione dei peshmerga curdi alle operazioni militari dal marzo scorso ha avuto l'effetto di importare la guerra, gli attentati, il terrorismo anche nel Kurdistan.
Non a caso l'attacco di Erbil è stato alle sedi di entrambe i partiti curdi.


Dottor Strada, come ha trovato la situazione dell'Iraq? Lei, se non sbaglio era stato lì anche pochi mesi fa, dopo l'intervento della coalizione. Cos'è cambiato?

E' un disastro, molto molto più pericolosa che l'anno scorso.
A Kerbala, solo per fare un esempio, dove stiamo costruendo un ospedale, gli ingegneri iracheni che stanno lavorando non sono disposti a continuare il lavoro se non possono dormire nei reparti dell'ospedale. Perché è l'unico posto relativamente sicuro, e loro sono iracheni.


ErbilNel nord che situazione ha trovato?
Qui nel nord se ne sono andate sia le agenzie dell'Onu sia le Ong. Non ho ancora visto uno straniero, a parte il team di Emergency.
Del resto, i nostri amici curdi sconsigliano fortemente, persino a noi che siamo qui dal 1995, di viaggiare con macchine ufficiali e con le nostre bandiere. Perché è troppo pericoloso, ormai c'è la caccia indiscriminata allo straniero.


Ma la missione italiana, dicono, è una missione umanitaria
Lo dice anche Colin Powell, che sono lì per ragioni umanitarie. E' una infamia, un crimine.
Missione umanitaria? Se sono qui, ad esempio, per dare elettricità a un villaggio o per curare un ferito, a che servono i militari?
Se io mi slogo una caviglia, vado al pronto soccorso, non alla caserma dei Carabinieri.
Emergency ha due ospedali in Iraq da otto anni, non abbiamo mai avuto bisogno dei Carabinieri. E' una logica perversa.
Quando lanciammo, nel settembre 2002, la campagna "Fuori l'Italia dalla guerra" qualche opinionista tuttologo polemizzò con noi, spiegandoci che la guerra non è sempre un orrore... che a volte è "una dolorosa necessità" , ad esempio quando si viene invasi, attaccati. Così giustificavano la guerra. Dopo, a guerra in corso, quando qualcuno ha evidentemente sposato la loro teoria - difendersi quando attaccati - li hanno chiamati terroristi...
Io sono contro la guerra e contro la violenza e il terrorismo, perché la guerra è terrorismo e il terrorismo è guerra.
Nell'Iraq del dittatore Saddam (e noi, che siamo nella regione del Kurdistan dal 1995 sappiamo bene quanto fosse dura la situazione) non c'era bisogno di gente armata a proteggere gli ospedali. E in effetti non ce n'era.


Di che cosa concretamente c’è bisogno? Sala-operatoria
C'è bisogno di pace innanzitutto.


Di pace, dottor Strada, c'è sempre bisogno, lo sappiamo tutti. Concretamente, che si può fare?
Pace vuol dire innanzitutto ritiro immediato di tutte le forze di occupazione: come si fa a non capire che fino a quando ci saranno stranieri armati e illegali in quel Paese non ci potrà essere pace? Tollererebbero gli italiani militari uzbechi per le vie di Roma?
Tollererebbe il governo Usa qualche migliaio di mujaheddin afgani a pattugliare le strade di Washington?
Per quanto può fare l'Italia, una cosa è certa: aiuteremmo molto gli iracheni ritirando le nostre truppe subito e condannando l'aggressione all'Iraq.
Il nostro lavoro qui, adesso, è molto più difficile, molto più rischioso. Eppure siamo qui dal 1995. Chi dobbiamo ringraziare?


Maso Notarianni (da: : http://www.peacereporter.net/it)

























lunedì 23 febbraio 2004

Una Buona Notizia &...

Una Buona Notizia


    


Australia, la terra torna agli Aborigeni

Ha vinto il legame fra tradizione e storia. La giustizia australiana ha restituito agli abitanti originari 60mila chilometri quadrati di terreni occupati dai coloni bianchi

Olympic3La Corte federale australiana ha riconosciuto il ‘titolo nativo’ per un’area di 60mila chilometri quadrati nell’altopiano di Kimberley.
Il grandissimo appezzamento, tra le città di Wyndham e Derby, era fino ad oggi una proprietà demaniale, utilizzata per la pastorizia, lo sfruttamento minerario e la pesca.
Si tratta del più grande territorio restituito da un tribunale agli aborigeni. Il giudice che ha emesso la sentenza, Ross Sundberg, è stato convinto del legame storico tra gli antichi abitanti e la zona da un’antica tradizione, quella del ‘wandjina’, un personaggio leggendario, molto importante per la storia culturale e religiosa degli nativi.


Considerato simile a un extraterrestre, dai grandi occhi tondi e dolci, senza bocca, con una aureola sfavillante, il mito degli aborigeni è raffigurato in numerose pitture e incisioni rupestri.


Il magistrato ha emesso la sua sentenza al fine di permettere alle popolazioni originarie di continuare a propiziare liberamente i riti e le cerimonie tradizionali.
Il governo dell’Australia occidentale si era opposto alla decisione, rappresentando gli interessi degli attuali sfruttatori del territorio.
Il ‘wandjina’ fu uno dei personaggi chiave dell’inaugurazione delle olimpiadi di Sydney, nel 2000. Per questo motivo durante le udienze è stato ascoltato anche l'artista Donny Woolaggodja, che per l’occasione ne dipinse uno gigantesco.
“Con le loro leggi e costumi, i richiedenti hanno mantenuto una connessione con la terra e le acque dell'area rivendicata'', ha scritto Sundberg, smentendo la tesi dei colonizzatori bianchi, secondo la quale dopo il loro arrivo e col trasferimento degli abitanti in altri luoghi, le usanze dei clan si sono estinte, per cui oggi non ci si trova più di fronte alla necessità di mantenere i culti tradizionali.


Le popolazioni di Ngarinyin, Wunambal e Worora avevano abitato in quella zona per 26 mila anni, fino al 1829, quando il governo australiano espropriò le terre dichiarandole sotto la sua sovranità.







Australia Settentrionale


wandjina1.jpg credit: [PRA]Paranormal Research Australia


wandjina3.jpg credit Paranormal Research Australia    wandjina2.jpg credit [PRA] Paranormal Research Australia







 

Rocce dipinte con spiriti conosciuti dagli Aborigeni come i Wandjina, circa 3000 a.C.


da: http://www.peacereporter.net/it









Le tribù del web

Tre delle più antiche tribù del mondo scelgono Internet per diffondere e salvaguardare la loro cultura e le loro tradizioni. Gli aborigeni australiani Ngarinyin, Worrora e Wunumbal, del territorio di Kimberley a nord del continente, lanciano un sito intitolato a Wandjina, lo spirito che pervade il mondo e comunica attraverso le immagini. Scottie Martin, promotore del progetto, sostiene che come Wandjina ha parlato in passato attraverso la pittura delle caverne, così adesso può manifestarsi mediante le immagini del web.










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Last Updated: Sunday, 22 February, 2004, 16:36 GMT










Suicide bomber hits Jerusalem bus





Israeli soldier looks down on scene of bombing
The bomb was designed to cause maximum casualties
A Palestinian suicide bomber has killed eight people and injured dozens in an attack on an Israeli bus in Jerusalem.

The explosion ripped through the crowded vehicle at the height of the city's morning rush hour.

It came a short time after Israel began dismantling a small section of its controversial "security" barrier in the West Bank.











Africa










Last Updated: Sunday, 22 February, 2004, 19:48 GMT


Rebels massacre Uganda civilians





Ugandans bury some of the victims of a rebel attack in Barlonya camp in Lira district
The government has been fighting the rebels for 18 years
A rebel attack in northern Uganda has left 192 people dead and many injured, according to witnesses.

Carried out by the Lord's Resistance Army, the killings are thought to be the worst in several years.












Last Updated: Monday, 23 February, 2004, 07:22 GMT











Last Updated: Monday, 23 February, 2004, 07:22 GMT









Car bomb hits Iraq police station





Breaking news graphic
A suicide car bombing has killed at least six people at a police station in the Iraqi city of Kirkuk, reports say.

The BBC's Stephen Sackur at the scene says a car exploded in a ball of fire in a Kurdish neighbourhood.



Ho voluto evidenziare come l'attenzione dei media Italiani sia concentrata eccessivamente o addirittura solo su alcuni argomenti. Non ho trovato la notizia della strage dell'Uganda sui nostri giornali, né l'ho sentita nei nostri telegiornali, che pure sono molto accurati nel campo della cronaca nera, rosa, sportiva e quant'altro.


Le guerre dimenticate sono molte. Ma 192 vittime in Uganda due giorni fa mi sembravano degne di almeno un cenno. La strage è stata particolarmente atroce, infatti non ho pubblicato le fotografie con cui la BBC News ha testimoniato la ferocia indefinibile che può albergare nella nostra specie.


(h)





sabato 21 febbraio 2004

TASHI DELEK


Primo Giorno del Losar 2131


Anno Legno-Scimmia


'Possiate Essere Felici'


Happy Losar, Wood-Monkey Year, 2131


Dharamsala Celebra il Primo Giorno del 2131, Anno Legno-Scimmia
(Sabato 21 Febbraio 2004)

Dharamsala, 21 February 2004.


L'anno Tibetano Legno-Scimmia


2131, comincia oggi.


I Tibetani in tutto il mondo celebrano i primi sette giorni di Losar (Anno Nuovo) come tempo per ringraziare, ritornare a casa e pregare. A Dharamsala, i Tibetani da ogni sentiero della vita si riuniti per celebrare Losar a Tsuklakhang, la Cattedrale centrale, per la loro festa secondo i costumi tradizionali. Alle 7 am, i monaci del monastero di Namgyal, il monastero personale di Sua Santità il Dalai Lama, hanno compiuto la storica invocazione e i riti propiziatori, Tsetor, per le Divinità protettrici del Tibet sul tetto e hanno offerto due Torma (dolce sacrificale) alto sette piedi, dedicato in special modo alla gloriosa dea Palden Lhomo. Tsetor ha seguito la funzione ufficialenella sala principale dove i monaci ddel Monastero di Namgyal cantavano preghiere di Benvenuto, due monaci senior hanno presentato un dibattito dialettico sulla filosofia Buddhista, e una rappresentazione di auguri Gar (antica danza del Tibet) eseguita da giovani artisti del Tibetan Institute of Performing Arts.


Dignitaries presented at the occasion include: Mr. Jadhur Sangpo - the Supreme Justice Commissioner, Representatives of the Tibetan Parliament, Kalon Thupten Lungrig, Kalon Lobsang Nyendrak, Kalon Lobsang Nyima, Abbot of Namgyal Monastery, Secretaries and staff of the Central Tibetan Administration. Still in his retreat, His Holiness could not attend the functions. Out of station, Kalon Tripa, also could not attend the ceremony.


Centinaia di persone che si sono riunite al Tsuklakhang, sono arrivate con i loro migliori vestiti, sorridendo e facendosi a vicenda l'augurio Tashi Delek (Tibetan greeting), e pregando per qualcosa di speciale per il Nuovo Anno. Tsering, una signora appena arrivata da Chamdo, ha detto:


“Io prego per una prossima riunificazione dei Tibetani dentro e fuori del Tibet e per la celebrazione del prossimo Losar in Tibet, con Sua Santità nel Potala”.


Lobsang, residente a McLoed Ganj, prega per “un rapido e produttivo negoziato tra la Cina e il Tibet”. Un altro giovane Lobsang ha detto:


“Losar porta lacrime nei miei occhi. Ogni Losar aggiunge un anno in più alla dominazione Cinese sulle nostre spalle. E' il tempo del dolore e della riflessione, non della celebrazione”.














Cerimonia del Mattino il primo Giorno di Losar 2131
Anno NuovoTibetano - 2131 (2004)