E' il momento del Tibet.
Si accendano piccole luci in tutto il mondo.
Caro Giuliano Ferrara… La lettera di Anita, ex feto malato
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Caro Giuliano Ferrara… La lettera di Anita, ex feto malato
Mi chiamo Anita, ho 18 anni e sono un ex feto malato… ora sono una ragazza “malata”, ho una malattia neuromuscolare, in inglese SMA, molto simile alla sclerosi laterale amiotrofica, solo che la Sma colpisce i bambini. Si divide in tre forme: la prima, ossia la più grave, impedisce quasi ogni movimento e si manifesta nei primi mesi di vita del bambino e colpisce anche l’apparato respiratorio e spesso provoca la morte entro i primi anni di vita, la seconda (della quale sono affetta io) si manifesta entro l’anno di vita e impedisce di camminare e porta alla scoliosi e anch’essa colpisce l’apparato respiratorio e porta all’utilizzo di un respiratore durante la notte e fin dai primi anni di vita all’utilizzo di una carrozzina elettrica, la terza è la meno grave ma porta comunque negli anni all’utilizzo della carrozzina.
È una malattia genetica rara e quindi non rientra nelle patologie che vengono sottoposte al controllo prima della nascita, a meno che non ci siano casi in famiglia.
Suppongo che la domanda sorga spontanea… sono contenta di essere nata? Ovviamente sì, sono fiera di ciò che sono, amo la mia vita con tutte le sue difficoltà, vivo una vita piena, molto più piena di quanto si possa immaginare, ho una famiglia stupenda che mi ha voluta, che quando ha saputo delle mia malattia ha avuto un primo momento di sconforto poi si è rimboccata le maniche e mi ha cresciuto normalmente come tutti gli altri bambini… Ora mi crescono come una ragazza “normale” (esiste la normalità?).
Nella mia vita sono passata da tante situazioni, dai reparti di neurologia pediatrica alle rianimazioni… ai convegni sulla mia malattia, che sono dei raduni carichi di speranza, di dolore, di gioia di vivere… Ho visto genitori straziati dal dolore di aver perso un figlio, tanto velocemente e con tante sofferenze… Ho visto bimbi di due anni su una carrozzina attaccati ad un respiratore impossibilitati a muoversi dalla testa ai piedi, eppure carichi di vita, ne ho visti altri con lo sguardo stanco…
Chi si batte tanto a parlare di vita, di diritto alla vita, temo che ne sappia ben poco del vero valore di questa parola, forse parliamo tanto di diritto alla vita di questi tempi perché ci sembra di vivere passivamente e allora ci battiamo più che per il diritto di vita degli altri per riaccendere la nostra volontà di vivere.
Qualcuno potrebbe dirmi “se tua madre avesse saputo della tua malattia tu non saresti nata”, sì è vero, mia madre avrebbe avuto il difficilissimo e dolorosissimo compito di scegliere se perdere un figlio o metterlo al mondo anche se malato.
Bene, mia madre dopo aver avuto me ha provato a darmi un fratellino e ha fatto tutti gli esami ed è risultato che anch’esso era malato… potete immaginare la tragedia interna di mia madre… abortire e perdere un figlio e in un certo senso rinnegarmi o mettere al mondo un bimbo malato (senza sapere quale forma di malattia potesse avere)…. bene mia madre da donna, da madre, ha preso la decisione più giusta… ossia abortire. È forse stata un mostro? un’assassina? o forse è stata coraggiosa, saggia, e ha evitato di mettere al mondo un bimbo destinato a soffrire… Ognuno la può interpretare come vuole… ma è proprio questo il punto, la libertà. Per libertà non intendo poter fare ciò che si vuole (come spesso viene interpretata la libertà) ma essere liberi di poter compiere una scelta, dolorosa in qualsiasi caso, di non sentirsi dei mostri se si compie una o l’altra scelta. Dio stesso ha fornito all’uomo il libero arbitrio…
Concludo rivolgendomi direttamente a lei signor Ferrara. Io personalmente trovo la sua “lista-crociata” anti-abortista del tutto fuori posto, trovo decisamente inadeguato usare un tema così delicato e che tocca così profondamente e personalmente milioni di donne e di uomini, come campagna elettorale. Lei ha messo sullo stesso piano la moratoria sulla pena di morte e l’aborto, trovo difficile comprendere questa comparazione, visto che nel caso della moratoria sulla pena di morte si parla di evitare che persone adulte che hanno compiuto un crimine atroce, e già per questo hanno perso la loro umanità, vengano uccise, per evitare che anche la giustizia si disumanizzi, mentre nel caso dell’aborto parliamo di donne che si trovano davanti a un bivio atroce e non hanno nessuna colpa se non quella di cercare il meglio per sé e per i propri figli…
Finisco dicendole che se per lei abortire è come compiere un omicidio… bene… sono fiera che mia madre sia un’assassina. Cordiali saluti.
Anita Pallara 18 anni ex feto malato
E' nato il blog di Anita Pallara, la ragazza affetta da Sma, ospite di Annozero nella puntata del 20 marzo 2008 .
Non credo che sia sufficiente accendere molte luci. Occorre nei paesi occidentali una grande mobilitazione, che per ora non c'è, delle popolazioni che costringa i governi ad adottare misure concrete che spingano le autorità cinesi a fermare la repressione e ad accogliere le legittime richieste del popolo tibetano.
RispondiEliminaCiao
Paolo Borrello
www.paoloborrello.ilcannocchiale.it
Temi talmente ampi da commentare che mi riesce difficile buttare giù 2 frasi che non siano di circostanza per cui sto in silenzio a riflettere.
RispondiEliminaGrazie per continuare a proporceli :)
Temi talmente ampi da commentare che mi riesce difficile buttare giù 2 frasi che non siano di circostanza per cui sto in silenzio a riflettere.
RispondiEliminaGrazie per continuare a proporceli :)
Libertà per il Tibet con maggior vigore
RispondiEliminae convinzione. Complimenti ad Anita per la sua forza manifestata ad anno zero (non l'ho vista purtroppo) e nella lettera riportata sul tuo post di oggi.
Complimenti per la pacatezza e la risolutezza con cui ha trattato un argomento che la vede attrice principale nella questione dell'aborto in cui tanta gente, sia laica che cattolica, è piena di dubbi ed incertezze. Si, perchè su questi temi , le decisioni in un verso o nell'altro sono sempre difficili se c'è onestà di fondo senza scadere in fisiologici fondamentalismi troppo lontani da scelte di coscienza. Personalmente sono solidale con Anita nella speranza di non sbagliare.
Buon blog, cara harmonia.
Libertà per il Tibet con maggior vigore
RispondiEliminae convinzione. Complimenti ad Anita per la sua forza manifestata ad anno zero (non l'ho vista purtroppo) e nella lettera riportata sul tuo post di oggi.
Complimenti per la pacatezza e la risolutezza con cui ha trattato un argomento che la vede attrice principale nella questione dell'aborto in cui tanta gente, sia laica che cattolica, è piena di dubbi ed incertezze. Si, perchè su questi temi , le decisioni in un verso o nell'altro sono sempre difficili se c'è onestà di fondo senza scadere in fisiologici fondamentalismi troppo lontani da scelte di coscienza. Personalmente sono solidale con Anita nella speranza di non sbagliare.
Buon blog, cara harmonia.
Mi associo al commento di Alderaban...
RispondiEliminaun saluto
Vera
cara anita ex feto malato scrivi questa lettera del cazzo perché sei viva e non ci credo che sei infelice.
RispondiEliminaChi sei tu per dire chi deve vivere o no? Chi siamo noi per deciderlo in base ai nostri egoismi del cazzo?
loosedog
cara anita ex feto malato scrivi questa lettera del cazzo perché sei viva e non ci credo che sei infelice.
RispondiEliminaChi sei tu per dire chi deve vivere o no? Chi siamo noi per deciderlo in base ai nostri egoismi del cazzo?
loosedog
difficile commentare a temi cosi
RispondiEliminacomunque...
urliamo tutti insieme io voto