martedì 18 maggio 2004



«Non è giusto che li lascino a morire così.


Se potessi fare qualcosa, li farei tornare tutti a casa»


Lucia Vanzan, madre di Matteo, 17 Maggio


«Era partito per una missione di pace. Questa, pace non è».


Enzo Vanzan













www.iraqbodycount.org


www.iraqbodycount.org


Il progetto IRAQ BODY COUNT


Questo è un progetto di Sicurezza Umana mirato alla creazione di una banca dati pubblica, indipendente e completa (basata sui resoconti delle agenzie e delle testate giornalistiche) dei civili morti in Iraq in seguito ad azioni militari dirette degli USA e delle forze alleate nel 2003.


http://www.iraqbodycount.org/


E i soldati Americani?


Howard Zinn, che scrive per The Progressive, è autore di un articolo pubblicato il 1° Marzo scorso:


L'ultimo tradimento


[...]


George Bush non vedeva l'ora di mandare giovani donne e uomini dall'altra parte del mondo nel cuore di un altro paese. E questi giovani, pur avendo temibili armi, rimangono tuttavia vulnerabili alle azioni di guerriglia che ne hanno accecati e menomati così tanti. Non è forse questo l'ultimo tradimento del governo verso i nostri giovani? [...]


Naturalmente queste persone e le loro famiglie non sono i soli ad essere stati traditi. Il popolo iracheno, al quale è stata promessa la libertà dalla tirannia, ha visto il proprio paese, già devastato da due guerre e dodici anni di sanzioni, attaccato dalla macchina militare più potente della storia. Il Pentagono ha annunciato con orgoglio la campagna "colpisci e terrorizza" che ha ucciso 10000 civili iracheni compresi donne e bambini, oltre a migliaia di feriti gravi.


La lista dei tradimenti è lunga. Questo governo ha tradito le speranze del mondo nella pace. Dopo i cinquanta milioni di morti nella seconda guerra mondiale vennero fondate le Nazioni Unite, la cui Carta promette di "salvare le generazioni future dall'orrore della guerra".


Il popolo degli Stati Uniti è stato tradito perché il furto della ricchezza nazionale continua, nonostante la guerra fredda sia finita e "la minaccia del comunismo" non sia più in grado di giustificare la sottrazione di trilioni di dollari di tasse dei contribuenti destinati a spese militari. Il furto continua dunque, a farne le spese sono gli ammalati, i bambini, gli anziani, i senza tetto, i disoccupati, e così vengono spazzate via le attese di quanti speravano che alla caduta dell'Unione Sovietica sarebbe seguito "il raccolto della pace" che avrebbe portato benessere a tutti.


E sì, torniamo ora al tradimento più recente, il tradimento dei giovani mandati in guerra con grandi promesse e parole mendaci sulla libertà e la democrazia, il dovere e il patriottismo. Storicamente non siamo abbastanza acculturati per ricordare che queste promesse, queste menzogne, hanno radici profonde nel passato del paese. [...]




















E' una storia lunga quella del tradimento dei soldati mandati ad uccidere e a morire nelle guerre. [...]


I veterani della guerra in Vietnam, invece, tornarono a casa e scoprirono che lo stesso governo che li aveva mandati a combattere una guerra inutile e immorale che lasciò molti di loro feriti nel corpo e nell'anima, voleva dimenticarli. Gli Stati Uniti avevano annaffiato enormi regioni del Vietnam con l'agente orange, un defoliante chimico che provocò centinaia di migliaia di morti tra i vietnamiti, a cui vanno aggiunti casi di cancro e difetti genetici nei neonati.


Il governo degli Stati Uniti era orgoglioso del fatto che, sebbene circa 100000 iracheni morirono durante la guerra del golfo del 1991 ci furono soltanto 148 perdite in battaglia tra gli americani. Ma il governo tenne nascosto al pubblico che 206000 veterani di quella guerra hanno riempito i moduli delle richieste di risarcimento alla Veterans Administration per ferite e malattie. Nella dozzina di anni che sono trascorsi da quella guerra 8300 veterani sono morti e 160000 domande di invalidità sono state riconosciute dalla Veterans Administration.


Il tradimento dei soldati e dei veterani continua nella cosiddetta guerra al terrorismo. Le promesse che i militari statunitensi sarebbero stati accolti con i fiori come liberatori si sono disintegrate assieme ai soldati che muoiono ogni giorno in azioni di guerriglia che affermano che i soldati non sono benvenuti in Iraq. Un articolo dello scorso luglio apparso sul Christian Science Monitor riporta le parole di un ufficiale della terza divisione della fanteria: "Non fate errori, la maggior parte dei soldati che ho visto ha già il morale sotto le scarpe".


E quelli che tornano a casa vivi, ma ciechi o senza braccia o gambe, scoprono che l'amministrazione Bush ha tagliato i fondi destinati ai veterani. Nel suo discorso sullo Stato dell'Unione Bush, pur ringraziando come d'abitudine i soldati impegnati in Iraq, ha continuato ad ignorare il fatto che migliaia di loro sono rientrati feriti, in una guerra che sta diventando sempre più impopolare.






14 commenti:

  1. grazie infinite, amica mia..appena ho un attimo libero ti scrivo anch'io, sono in un brutto periodo e devo uscirne, così non va bene. ti abbraccio forte, dany

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  2. ..era partito x una missione di pace..che desolazione...è solo 1 illusione quella di partire per un paese martoriato, impugnando un'arma come soldato....e vogliono farlo credere..e c'è chi ci crede...un saluto. BO.

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  3. non è solo il ricordo, ma è anche la grande stima, insieme all'affetto, che tiene viva la mia amicizia per te

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  4. Oggi ho scritto due versi su quel povero ragazzo. E' il Trasimeno, Harmonia. Mi piace metterlo. Lo adoro. Lo metto spesso anche su Live. Un bacio, Harmonia. Percival

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  5. Un po' alla volta in Italia riscopriamo il significato e l'orrore di ciò che la parola "guerra" porta con sé. Prima era la guerra degli altri, ora è anche la nostra perché volenti o nolenti ci siamo cascati dentro ... e ci sarà da lavorare parecchio per venirne fuori senza lasciare l'Iraq al proprio destino e voltandoci dall'altra parte per non vedere l'inferno che ci lasceremmo dietro le spalle. Un saluto

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  6. 'Notte carissima...grazie del fiore in tema...

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  7. Non so: avete tutti ragione. Ma qualcosa mi dice che se ritiriamo, senza aver prima risolto questa faccenda, la storia non sarà clemente con noi. Non so neanchè motivare, è sesto senso e basta. Poi, spero, che chi governa abbia qualcosa di più sostanzioso. Ho fiducia. Ciao, S24

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  8. Come sempre impeccabile, cara Harmonia. Un augurio di dolce notte. Bacio. Alain

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  9. buonanotte harmonia, se ci riusciamo.

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  10. grazie harmonia x le belle parole..
    è difficile trovare le parole invece x commentare quello che sta succedendo in iraq, ma x un senso di responsabilità civile è d'obbligo trovarle ed urlarle: ritiro dell truppe italiane il 30.06; risoluzione dell'Onu contro l'operato degli stati uniti in contrasto con il principio di diritto internazionale sull'autodeterminazione dei popoli.

    *** intanto a Cannes Michel Moore ha presentato il suo nuovo film 'Fahreneit 911'(http://www.michaelmoore.com/): sui rapporti tra la famiglia bush e la famiglia laden, aggiornato sugli ultimi avvenimenti in iraq: get up stand up!

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  11. Bella questa ultima notizia qui sotto...mi riapre il cure!...

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