Può diventare presidente del CNR il fisico MAIANI firmatario della lettera al Rettore de La Sapienza?
Mentre continuiamo a piangere i morti sul lavoro [ LEGGI PIU' DURE CONTRO LE MORTI BIANCHE. FIRMA L'APPELLO A GOVERNO E CONFINDUSTRIA ], tra sensi di colpa e di impotenza, mentre si consuma il dramma terribile della nostra democrazia tra Mastella e Cuffaro (pur nella diversità delle situazioni), sembra quasi un capriccio occuparsi ancora del confronto fra "laici" e "clericali". Un po' me ne vergogno. L'immedesimazione con i lavoratori morti e le loro famiglie è dolorosa e richiede attenzione e impegno.
Ancora di più, tuttavia, mi sento di continuare ad affermare che sto dalla parte della libertà di parola, di tutti, papi e professori universitari e studenti compresi. E capisco (anche se non condivido i modi della contestazione) l'astio suscitato dalla predicazione di Ratzinger e dei suoi devoti, atei e no. Penso che farebbe bene anche lui, Ratzinger, a porsi il problema, a interrogarsi sulla propria condotta, a valutare la condotta dei suoi vescovi, se si ritiene davvero "mite messaggero di pace" e non "fomentatore di discordia". Propongo la lettura di un documento che mi sembra sia utile venga conosciuto e valutato (le sottolineature sono mie).
Senato della Repubblica
Legislatura 15º - 7ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 149 del 16/01/2008
ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI (7ª)
MERCOLEDÌ 16 GENNAIO 2008 - 149ª Seduta
Presidenza della Presidente Vittoria FRANCO - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Marcucci. La seduta inizia alle ore 15,10.
SULLA PROPOSTA DI NOMINA DEL PROFESSOR MAIANI A PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
Il senatore ASCIUTTI (FI) chiede che il ministro Mussi sia chiamato in Commissione a confermare la designazione del professor Maiani alla presidenza del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), anche a seguito dei recenti avvenimenti che hanno interessato l'università La Sapienza di Roma. Nel rammentare che il candidato risulta firmatario della lettera nella quale un esiguo gruppo di docenti ha espresso un orientamento contrario alla presenza del Pontefice in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, ritiene che tale posizione sia incompatibile con un atteggiamento equilibrato e laico, tanto più che al vertice del CNR occorre una personalità rappresentativa di tutte le opinioni. Rammenta altresì che lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri ha stigmatizzato il comportamento dei firmatari dell'appello.
La senatrice GAGLIARDI (RC-SE) si dichiara esterrefatta dalla richiesta avanzata, in quanto la designazione del professor Maiani si basa sul prestigioso curriculum posseduto. Le opinioni personali, politiche e religiose non sono a suo avviso parametri valutabili ai fini della nomina a presidente di una istituzione di ricerca; il giudizio sull'appello sottoscritto dai docenti, seppur sottoposto a legittime valutazioni, non può dunque condizionare la designazione. La richiesta avanzata dal senatore Asciutti avrebbe invece l'effetto di sottoporre ad analisi ideologica il professor Maiani per opinioni manifestate in una sede diversa da quella relativa all'incarico che sta per assumere. Ribadisce dunque la sua contrarietà all'istanza sollevata, che non corrisponde a suo giudizio alla logica del confronto democratico, e puntualizza che la Commissione è chiamata ad esprimersi solo sui titoli del candidato.
Il senatore RANIERI (PD-Ulivo) invita a non enfatizzare i fatti di cronaca, tanto più che il professor Maiani ha già esplicitato le proprie posizioni in merito all'appello sottoscritto. Pur dichiarandosi disponibile a rinviare la trattazione della proposta di nomina, reputa quindi sufficiente prendere atto delle affermazioni rese dal candidato senza attendere l'intervento del ministro Mussi. In proposito ricorda che il documento è stato sottoscritto dai docenti a novembre ed era esclusivamente rivolto al Rettore; solo successivamente, con il dissenso del professor Maiani, esso è stato reso pubblico e ha causato una crescente mobilitazione.
Precisa poi che il professor Maiani ha assunto una posizione chiara, rimettendosi alla decisione del Rettore e dissociandosi dall'uso pubblico del documento proprio per ragioni di laicità.
Nell'auspicare che l'esame della proposta di nomina avvenga in un clima di pacatezza analogo a quello di provvedimenti simili, invita altresì a tener conto del percorso innovativo avviato dalla Commissione e imperniato sui comitati di selezione. Al riguardo, giudica sbagliato mettere in discussione il lavoro svolto dai search committee, tanto più che nel caso del CNR la terna di candidati è stata individuata all'unanimità e che l'indicazione del professor Maiani alla presidenza ha registrato il maggiore gradimento; annoverarlo tra coloro che esprimono posizioni intolleranti costituisce dunque a suo avviso un torto e un errore.
Ritiene infine che la richiesta di audire il ministro Mussi sia impropria e si augura che la Commissione ritrovi le condizioni per proseguire in maniera serena.
La senatrice PELLEGATTA (IU-Verdi-Com) giudica irricevibile la richiesta sollevata dal senatore Asciutti, in quanto strumentale, demagogica e arbitraria. Si esprime poi in senso contrario nei confronti del tentativo di collegare l'espressione del parere parlamentare sulla proposta di nomina, basato essenzialmente sulla valutazione dei titoli, con le opinioni che il candidato ha liberamente espresso in altre sedi. Rimarca infine che l'accettazione della richiesta significherebbe creare un pericoloso vulnus.
Il senatore STERPA (FI), in considerazione delle affermazioni emerse nel dibattito, dichiara di abbandonare l'Aula in senso di protesta, giudicando inaccettabile l'accusa di intolleranza da più parti trapelata.
Dopo che il senatore ASCIUTTI (FI) ha brevemente ribadito di aver chiesto la presenza del Ministro al fine di comprendere se intende confermare la scelta già effettuata, prende la parola il senatore MAURO (FI), il quale esprime profonda costernazione atteso che l'istanza avanzata non è affatto motivata da ragioni ideologiche o preconcette.
Dopo aver rammentato che lo stesso Presidente del Consiglio ha censurato l'atteggiamento di coloro i quali hanno impedito la visita del Papa, ritiene opportuno che il Ministro espliciti alla Commissione se l'indicazione del candidato risulta ancora valida a fronte dei fatti sopravvenuti. Reputa poi che il carattere ideologico assunto dalla vicenda rappresenti un maldestro tentativo della sinistra estrema di erigere barricate e di attribuire posizioni oscurantiste all'opposizione.
Coglie indi l'occasione per stigmatizzare l'operato dell'Esecutivo che in vari campi sta smantellando a suo avviso il tessuto connettivo dello Stato e deplora l'atteggiamento ideologico manifestato dalla maggioranza rispetto a legittime richieste di natura istituzionale. Pur apprezzando le affermazioni del senatore Ranieri, giudica indispensabile un chiarimento da parte del Ministro a seguito del quale la Commissione sarà ovviamente chiamata a valutare il curriculum del candidato.
Rimarca altresì che la ricerca rappresenta un argomento delicato nei confronti del quale occorre garantire il pluralismo e a tal fine reputa necessarie le assicurazioni del Governo affinché tutte le posizioni siano ugualmente riconosciute.
Nel giudicare inopportune le dichiarazioni della senatrice Pellegatta, ritiene infine che la candidatura del professor Maiani nasca sotto i peggiori auspici contrariamente a quanto la Commissione aveva ipotizzato con la riforma degli enti di ricerca.
Il senatore FONTANA (PD-Ulivo) esprime rammarico per i toni usati, che si discostano dall'alto grado di collaborazione e consenso che ha solitamente caratterizzato i lavori della Commissione. Giudica indi improprio il dibattito in corso, in quanto il parere sulla proposta di nomina ha per oggetto la congruità professionale del candidato, a prescindere dai suoi orientamenti ideologici e politici.
Pur disapprovando - da laico - il comportamento di chi ha osteggiato la visita del Papa, che contrasta a suo avviso con il laicismo, giudica sbagliata l'intera vicenda a partire dall'invito rivolto dal Rettore al Pontefice, evidentemente deciso senza un indirizzo condiviso tra i docenti. Ritiene comunque imprescindibile assicurare la libera opinione di ciascuno e invita a distinguere il piano professionale dagli orientamenti personali, evitando di rispondere ad atteggiamenti intolleranti con strumenti analoghi.
Afferma poi di non avere ragioni di contrarietà in merito alla convocazione del ministro Mussi, sempre che sia chiara la natura del quesito da rivolgergli, e preannuncia un parere favorevole in merito alla nomina del professor Maiani, che indubbiamente possiede i titoli professionali necessari.
Il senatore MARCONI (UDC), pur convenendo che l'oggetto del parere della Commissione sia il curriculum del candidato, suggerisce di evitare decisioni affrettate basate esclusivamente sulle contingenze della cronaca e si associa all'ipotesi di rinvio del provvedimento all'ordine del giorno.
Concorda comunque con l'esigenza di un chiarimento in ordine alla posizione manifestata dal candidato, che risulta a suo avviso influente anche tenendo conto della ratio ispiratrice della riforma degli enti di ricerca. Al riguardo ritiene che la presidenza del CNR, quale principale istituto di ricerca in Italia, debba essere assunta da una persona trasparente e in grado di assicurare la libertà di opinione.
Quanto ai docenti che hanno sottoscritto l'appello, prende atto che alcune posizioni come quella del professor Maiani possano essere state superate dagli eventi e pertanto occorre che quest'ultimo manifesti espressamente le proprie intenzioni, tanto più che è chiamato a presiedere un ente di notevole importanza. In caso contrario, sarebbe evidentemente opportuno un intervento del Ministro.
Il senatore VALDITARA (AN) ritiene anzitutto che l'elezione del Presidente del CNR debba avvenire in un clima di unità e pertanto si associa alla richiesta di rinviare l'esame della proposta di nomina. Ciò anche al fine di consentire al professor Maiani di chiarire la sua posizione onde poterne valutare la compatibilità rispetto all'incarico da assumere nonché di recuperare un clima più collaborativo.
Il senatore DAVICO (LNP) evidenzia le carenze della politica su numerosi fronti, che destano a suo avviso forti preoccupazioni e rispetto alle quali è necessaria una assunzione di responsabilità; la politica deve infatti intervenire per indirizzare il Paese, senza prevaricazioni o scelte di natura ideologica.
Nel concordare con l'esigenza di valutare la competenza scientifica del candidato, giudica essenziale che quest'ultimo sia inattaccabile dal punto di vista istituzionale atteso che per ricoprire determinati ruoli servono individui non di parte. Sulla base di tali considerazioni, ritiene che la sottoscrizione di un documento - che ha causato un incidente diplomatico - rappresenti una scelta consapevole della quale bisogna tener conto.
Si esprime dunque in senso favorevole in merito alla richiesta del senatore Asciutti rammentando che i lavori della Commissione hanno solitamente luogo senza nette contrapposizioni ideologiche. Auspica pertanto che si svolga una riflessione approfondita per evitare scelte che potrebbero essere considerate faziose.
Il senatore AMATO (FI) ribadisce che la richiesta di audire il ministro Mussi è tesa ad avere conferma in ordine alla proposta di nomina del professor Maiani alla presidenza del CNR, anche alla luce delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri, che ha stigmatizzato il comportamento dei docenti firmatari del documento. Si è trattato del resto di un evento drammatico, che ha messo in gioco l'immagine dell'università italiana e del Paese intero anche all'estero.
Né va dimenticato che la nomina del presidente del più importante ente di ricerca pubblico nazionale riveste da sempre una valenza politica.
Prende quindi atto dell'interpretazione dei fatti data dal senatore Ranieri, reputando tuttavia necessario acquisire quella del Governo.
Quanto all'esigenza, da taluni sottolineata, di valutare la candidatura del professor Maiani sulla base delle sue capacità professionali e non dei suoi orientamenti ideologici, fa presente che la contestazione al Pontefice ha riguardato proprio il merito delle sue opinioni.
Concorda quindi con il senatore Fontana di non rispondere all'intolleranza con l'intolleranza, ma - da laico convinto - stigmatizza vivamente un laicismo distorto che prende di mira sempre e soltanto una confessione religiosa.
La senatrice BIANCONI (FI) ricorda che in passato le nomine relative ai grandi enti pubblici hanno sempre avuto luogo in un clima di ampia condivisione. Esprime quindi profondo sconcerto per le opinioni manifestate dalla senatrice Gagliardi, che è arrivata a tacciare di dogmatismo l'opposizione per aver richiesto una presenza istituzionale in Commissione, alla luce di vicende che hanno suscitato l'imbarazzo delle più alte cariche della Repubblica.
Si associa quindi pienamente alla richiesta del senatore Asciutti, invitando il ministro Mussi a confermare in Parlamento una scelta compiuta prima che si svolgessero i fatti contestati. Nel frattempo, si augura che lo stesso professor Maiani chiarirsca la sua posizione, anche se ritiene che le dichiarazioni rese finora non siano affatto tranquillizzanti.
La senatrice SOLIANI (PD-Ulivo) prende atto della convergenza sul rinvio dell'esame delle nomina. Osserva peraltro che buona parte del dibattito svoltosi nella seduta odierna avrebbe potuto avere luogo in occasione della nomina stessa. Ritiene comunque opportuno raffreddare gli animi ed in tal senso propone che la convocazione del ministro Mussi abbia ad oggetto le garanzie per il pieno esercizio della libertà di opinione nelle università e negli enti di ricerca.
Successivamente, potrà altresì essere audito il professor Maiani sul governo complessivo della ricerca.
La PRESIDENTE invita la Commissione tutta a recuperare il senso della convivenza nella diversità, quale base di una comunità civile e democratica.
Conviene peraltro che la questione della laicità della società sia divenuta rovente ed imponga quindi una riflessione approfondita.
Nell'esprimere la sua personale amarezza per l'esito della vicenda che ha interessato l'università La Sapienza di Roma, prende indi atto della richiesta avanzata dall'opposizione di convocare il ministro Mussi in Commissione. Al riguardo, condivide la proposta della senatrice Soliani di inquadrare la tematica nella più ampia cornice delle garanzie per il pluralismo nell'università e nella ricerca, procedendo all'audizione del professor Maiani solo dopo l'eventuale nomina. [...]
La seduta termina alle ore 16. Nel sito: www.senato.it
una storia che non mi piace, così come non mi piace il clima italico degli ultimi tempi...stef
RispondiEliminavogliono un presidente costruito in laboratorio, una specie di manuale Cencelli, un mostro con piu' teste come nei romanzie dell' orrore.
RispondiEliminaL' orrore che proviamo noi per questi piduisti dell'ultima ora.
vogliono un presidente costruito in laboratorio, una specie di manuale Cencelli, un mostro con piu' teste come nei romanzie dell' orrore.
RispondiEliminaL' orrore che proviamo noi per questi piduisti dell'ultima ora.
vogliono un presidente costruito in laboratorio, una specie di manuale Cencelli, un mostro con piu' teste come nei romanzie dell' orrore.
RispondiEliminaL' orrore che proviamo noi per questi piduisti dell'ultima ora.
@ stefanomassa
RispondiEliminaE' molto di più e di peggio che una storia spiacevole, Stef. E' una storia che è cominciata da un bel po' e che continua alla grande. Il clima italiaco è tremendo. Un ministro della Giustizia, dimissionario, minaccia di passare all'opposizione se la maggioranza non sostiene la sua folle tirata contro la magistratura. Uno come Cuffaro, condannato a 5 anni, non si dimette. Lavoratori che muoiono ogni giorno. E nel frattempo abbiamo da pensare alle ingerenze di uno Stato straniero nella nostra vita politica e sociale, ingerenze che nulla hanno a che fare con la sacrosanta libertà di parola. Non so più su che cosa concentrarmi, per non parlare di tutte le tragedie nel resto del mondo. Prime fra tutte le guerre, le oppressioni di regimi politici e religiosi totalitari, l'ingiustizia.
@ stefanomassa
RispondiEliminaE' molto di più e di peggio che una storia spiacevole, Stef. E' una storia che è cominciata da un bel po' e che continua alla grande. Il clima italiaco è tremendo. Un ministro della Giustizia, dimissionario, minaccia di passare all'opposizione se la maggioranza non sostiene la sua folle tirata contro la magistratura. Uno come Cuffaro, condannato a 5 anni, non si dimette. Lavoratori che muoiono ogni giorno. E nel frattempo abbiamo da pensare alle ingerenze di uno Stato straniero nella nostra vita politica e sociale, ingerenze che nulla hanno a che fare con la sacrosanta libertà di parola. Non so più su che cosa concentrarmi, per non parlare di tutte le tragedie nel resto del mondo. Prime fra tutte le guerre, le oppressioni di regimi politici e religiosi totalitari, l'ingiustizia.
@ stefanomassa
RispondiEliminaE' molto di più e di peggio che una storia spiacevole, Stef. E' una storia che è cominciata da un bel po' e che continua alla grande. Il clima italiaco è tremendo. Un ministro della Giustizia, dimissionario, minaccia di passare all'opposizione se la maggioranza non sostiene la sua folle tirata contro la magistratura. Uno come Cuffaro, condannato a 5 anni, non si dimette. Lavoratori che muoiono ogni giorno. E nel frattempo abbiamo da pensare alle ingerenze di uno Stato straniero nella nostra vita politica e sociale, ingerenze che nulla hanno a che fare con la sacrosanta libertà di parola. Non so più su che cosa concentrarmi, per non parlare di tutte le tragedie nel resto del mondo. Prime fra tutte le guerre, le oppressioni di regimi politici e religiosi totalitari, l'ingiustizia.
@ stefanomassa
RispondiEliminaE' molto di più e di peggio che una storia spiacevole, Stef. E' una storia che è cominciata da un bel po' e che continua alla grande. Il clima italiaco è tremendo. Un ministro della Giustizia, dimissionario, minaccia di passare all'opposizione se la maggioranza non sostiene la sua folle tirata contro la magistratura. Uno come Cuffaro, condannato a 5 anni, non si dimette. Lavoratori che muoiono ogni giorno. E nel frattempo abbiamo da pensare alle ingerenze di uno Stato straniero nella nostra vita politica e sociale, ingerenze che nulla hanno a che fare con la sacrosanta libertà di parola. Non so più su che cosa concentrarmi, per non parlare di tutte le tragedie nel resto del mondo. Prime fra tutte le guerre, le oppressioni di regimi politici e religiosi totalitari, l'ingiustizia.
@ stefanomassa
RispondiEliminaE' molto di più e di peggio che una storia spiacevole, Stef. E' una storia che è cominciata da un bel po' e che continua alla grande. Il clima italiaco è tremendo. Un ministro della Giustizia, dimissionario, minaccia di passare all'opposizione se la maggioranza non sostiene la sua folle tirata contro la magistratura. Uno come Cuffaro, condannato a 5 anni, non si dimette. Lavoratori che muoiono ogni giorno. E nel frattempo abbiamo da pensare alle ingerenze di uno Stato straniero nella nostra vita politica e sociale, ingerenze che nulla hanno a che fare con la sacrosanta libertà di parola. Non so più su che cosa concentrarmi, per non parlare di tutte le tragedie nel resto del mondo. Prime fra tutte le guerre, le oppressioni di regimi politici e religiosi totalitari, l'ingiustizia.
@ Slasch16
RispondiEliminaNon so se siano piduisti o quant'altro. Certo non sono dei "credenti", come vorrebbero far credere. Un credente religioso non si fa scudo dalla propria religione per meschini giochi di potere. E nemmeno un credente laico. Approfitto per dire che detesto la contrapposizione "credenti-non credenti". Che vuol dire "non credenti"? Forse che un ateo o un agnostico non credono in nulla? Maddai!
@ Slasch16
RispondiEliminaNon so se siano piduisti o quant'altro. Certo non sono dei "credenti", come vorrebbero far credere. Un credente religioso non si fa scudo dalla propria religione per meschini giochi di potere. E nemmeno un credente laico. Approfitto per dire che detesto la contrapposizione "credenti-non credenti". Che vuol dire "non credenti"? Forse che un ateo o un agnostico non credono in nulla? Maddai!
@ Slasch16
RispondiEliminaNon so se siano piduisti o quant'altro. Certo non sono dei "credenti", come vorrebbero far credere. Un credente religioso non si fa scudo dalla propria religione per meschini giochi di potere. E nemmeno un credente laico. Approfitto per dire che detesto la contrapposizione "credenti-non credenti". Che vuol dire "non credenti"? Forse che un ateo o un agnostico non credono in nulla? Maddai!
@ Slasch16
RispondiEliminaNon so se siano piduisti o quant'altro. Certo non sono dei "credenti", come vorrebbero far credere. Un credente religioso non si fa scudo dalla propria religione per meschini giochi di potere. E nemmeno un credente laico. Approfitto per dire che detesto la contrapposizione "credenti-non credenti". Che vuol dire "non credenti"? Forse che un ateo o un agnostico non credono in nulla? Maddai!
@ Slasch16
RispondiEliminaNon so se siano piduisti o quant'altro. Certo non sono dei "credenti", come vorrebbero far credere. Un credente religioso non si fa scudo dalla propria religione per meschini giochi di potere. E nemmeno un credente laico. Approfitto per dire che detesto la contrapposizione "credenti-non credenti". Che vuol dire "non credenti"? Forse che un ateo o un agnostico non credono in nulla? Maddai!
oltre ad'associarmi al commento di stefano volevo aggiungere che e il clima d'intolleranza che si e' creato in tutti che non mi piace sembra una guerra di tutti contro tutti
RispondiEliminaper il commento hai fatto centro perche alla fine tutto scorre
dolcegiorno :-)
oltre ad'associarmi al commento di stefano volevo aggiungere che e il clima d'intolleranza che si e' creato in tutti che non mi piace sembra una guerra di tutti contro tutti
RispondiEliminaper il commento hai fatto centro perche alla fine tutto scorre
dolcegiorno :-)
hai ragione a dire che uno non sa piu su cosa concentrarsi..in tanti anni non mi era mai successo di avere il rifiuto di leggere i giornali(tranne il Manifesto).E comunque, che per lavorare si debba morire, perche qualcuno risparmia su un gingillino che analizzava l'aria velenosa delle cisterne..ecco..basterebbe questo..e la foto degli azionisti in Germania a cui la Thyssenkrupp ha nascosto l'omicidio di 7 vite a Torino
RispondiElimina@ ladolcetempesta
RispondiEliminaHai ragione, è sconvolgente questo clima di scontro permanente, stanca questo continuo rimbalzare di fraintendimenti, sconforta questa sorta di tela di ragno in cui sembra che ci invischiamo quanto più ci agitiamo. E ppensare che ci sono molte soluzioni pacifiche possibili. Ed è bello cercarle: un lavoro creativo.
@ ladolcetempesta
RispondiEliminaHai ragione, è sconvolgente questo clima di scontro permanente, stanca questo continuo rimbalzare di fraintendimenti, sconforta questa sorta di tela di ragno in cui sembra che ci invischiamo quanto più ci agitiamo. E ppensare che ci sono molte soluzioni pacifiche possibili. Ed è bello cercarle: un lavoro creativo.
@ ladolcetempesta
RispondiEliminaHai ragione, è sconvolgente questo clima di scontro permanente, stanca questo continuo rimbalzare di fraintendimenti, sconforta questa sorta di tela di ragno in cui sembra che ci invischiamo quanto più ci agitiamo. E ppensare che ci sono molte soluzioni pacifiche possibili. Ed è bello cercarle: un lavoro creativo.
@ ladolcetempesta
RispondiEliminaHai ragione, è sconvolgente questo clima di scontro permanente, stanca questo continuo rimbalzare di fraintendimenti, sconforta questa sorta di tela di ragno in cui sembra che ci invischiamo quanto più ci agitiamo. E ppensare che ci sono molte soluzioni pacifiche possibili. Ed è bello cercarle: un lavoro creativo.
@ ladolcetempesta
RispondiEliminaHai ragione, è sconvolgente questo clima di scontro permanente, stanca questo continuo rimbalzare di fraintendimenti, sconforta questa sorta di tela di ragno in cui sembra che ci invischiamo quanto più ci agitiamo. E ppensare che ci sono molte soluzioni pacifiche possibili. Ed è bello cercarle: un lavoro creativo.
@ ilvecchiodellamontagna
RispondiEliminaNon pensavo proprio di fare l'ennesimo post sulle amare vicende della Sapienza, per stanchezza e per pudore, anche per il peso tragico delle vicende di morte e di giustizia. Ma quel verbale, secondo me, deve essere conosciuto. Tento, pateticamente ma caparbiamente, la mia minima diffusione di documenti. Concordo sul severo giudizio che hai riservato a tanti politici, anzi a troppi politici, per nulla interessati a rispettare le leggi costittuzionali e il giuramento di fedeltà allo Stato italiano. Sono stanca, vecchio, e non vedo via d'uscita, perché mi pare che un po' in tutto il mondo le democrazie sono sempre più di nome e non di fatto. Guarda il francese Sarkozy, per esempio. Spero di esagerare, ma vedo oligarchie e autocrazie in giro per il mondo. Smentiscimi, ti prego!
@ ilvecchiodellamontagna
RispondiEliminaNon pensavo proprio di fare l'ennesimo post sulle amare vicende della Sapienza, per stanchezza e per pudore, anche per il peso tragico delle vicende di morte e di giustizia. Ma quel verbale, secondo me, deve essere conosciuto. Tento, pateticamente ma caparbiamente, la mia minima diffusione di documenti. Concordo sul severo giudizio che hai riservato a tanti politici, anzi a troppi politici, per nulla interessati a rispettare le leggi costittuzionali e il giuramento di fedeltà allo Stato italiano. Sono stanca, vecchio, e non vedo via d'uscita, perché mi pare che un po' in tutto il mondo le democrazie sono sempre più di nome e non di fatto. Guarda il francese Sarkozy, per esempio. Spero di esagerare, ma vedo oligarchie e autocrazie in giro per il mondo. Smentiscimi, ti prego!
@ ilvecchiodellamontagna
RispondiEliminaNon pensavo proprio di fare l'ennesimo post sulle amare vicende della Sapienza, per stanchezza e per pudore, anche per il peso tragico delle vicende di morte e di giustizia. Ma quel verbale, secondo me, deve essere conosciuto. Tento, pateticamente ma caparbiamente, la mia minima diffusione di documenti. Concordo sul severo giudizio che hai riservato a tanti politici, anzi a troppi politici, per nulla interessati a rispettare le leggi costittuzionali e il giuramento di fedeltà allo Stato italiano. Sono stanca, vecchio, e non vedo via d'uscita, perché mi pare che un po' in tutto il mondo le democrazie sono sempre più di nome e non di fatto. Guarda il francese Sarkozy, per esempio. Spero di esagerare, ma vedo oligarchie e autocrazie in giro per il mondo. Smentiscimi, ti prego!
@ ilvecchiodellamontagna
RispondiEliminaNon pensavo proprio di fare l'ennesimo post sulle amare vicende della Sapienza, per stanchezza e per pudore, anche per il peso tragico delle vicende di morte e di giustizia. Ma quel verbale, secondo me, deve essere conosciuto. Tento, pateticamente ma caparbiamente, la mia minima diffusione di documenti. Concordo sul severo giudizio che hai riservato a tanti politici, anzi a troppi politici, per nulla interessati a rispettare le leggi costittuzionali e il giuramento di fedeltà allo Stato italiano. Sono stanca, vecchio, e non vedo via d'uscita, perché mi pare che un po' in tutto il mondo le democrazie sono sempre più di nome e non di fatto. Guarda il francese Sarkozy, per esempio. Spero di esagerare, ma vedo oligarchie e autocrazie in giro per il mondo. Smentiscimi, ti prego!
@ ilvecchiodellamontagna
RispondiEliminaNon pensavo proprio di fare l'ennesimo post sulle amare vicende della Sapienza, per stanchezza e per pudore, anche per il peso tragico delle vicende di morte e di giustizia. Ma quel verbale, secondo me, deve essere conosciuto. Tento, pateticamente ma caparbiamente, la mia minima diffusione di documenti. Concordo sul severo giudizio che hai riservato a tanti politici, anzi a troppi politici, per nulla interessati a rispettare le leggi costittuzionali e il giuramento di fedeltà allo Stato italiano. Sono stanca, vecchio, e non vedo via d'uscita, perché mi pare che un po' in tutto il mondo le democrazie sono sempre più di nome e non di fatto. Guarda il francese Sarkozy, per esempio. Spero di esagerare, ma vedo oligarchie e autocrazie in giro per il mondo. Smentiscimi, ti prego!
@ linodigianni
RispondiEliminaNon solo rifiuto, direi anche paura di leggere i giornali. Trovo indegno che non si concentri la massima attenzione sulle vite dei lavoratori. Se continuo a occuparmi della questione laica è perché è anche quella una priorità, perché la sua persistenza si riflette con pesante negatività sulle vite reali delle persone. Sto pensando a tutte le leggi che non si fanno e a quelle che si fanno sottomettendole a convinzioni e opinioni confessionali. E penso anche all'indipendenza del nostro Stato. Ciao, Lino, mi fermo qui.
@ linodigianni
RispondiEliminaNon solo rifiuto, direi anche paura di leggere i giornali. Trovo indegno che non si concentri la massima attenzione sulle vite dei lavoratori. Se continuo a occuparmi della questione laica è perché è anche quella una priorità, perché la sua persistenza si riflette con pesante negatività sulle vite reali delle persone. Sto pensando a tutte le leggi che non si fanno e a quelle che si fanno sottomettendole a convinzioni e opinioni confessionali. E penso anche all'indipendenza del nostro Stato. Ciao, Lino, mi fermo qui.
@ linodigianni
RispondiEliminaNon solo rifiuto, direi anche paura di leggere i giornali. Trovo indegno che non si concentri la massima attenzione sulle vite dei lavoratori. Se continuo a occuparmi della questione laica è perché è anche quella una priorità, perché la sua persistenza si riflette con pesante negatività sulle vite reali delle persone. Sto pensando a tutte le leggi che non si fanno e a quelle che si fanno sottomettendole a convinzioni e opinioni confessionali. E penso anche all'indipendenza del nostro Stato. Ciao, Lino, mi fermo qui.
@ linodigianni
RispondiEliminaNon solo rifiuto, direi anche paura di leggere i giornali. Trovo indegno che non si concentri la massima attenzione sulle vite dei lavoratori. Se continuo a occuparmi della questione laica è perché è anche quella una priorità, perché la sua persistenza si riflette con pesante negatività sulle vite reali delle persone. Sto pensando a tutte le leggi che non si fanno e a quelle che si fanno sottomettendole a convinzioni e opinioni confessionali. E penso anche all'indipendenza del nostro Stato. Ciao, Lino, mi fermo qui.
@ linodigianni
RispondiEliminaNon solo rifiuto, direi anche paura di leggere i giornali. Trovo indegno che non si concentri la massima attenzione sulle vite dei lavoratori. Se continuo a occuparmi della questione laica è perché è anche quella una priorità, perché la sua persistenza si riflette con pesante negatività sulle vite reali delle persone. Sto pensando a tutte le leggi che non si fanno e a quelle che si fanno sottomettendole a convinzioni e opinioni confessionali. E penso anche all'indipendenza del nostro Stato. Ciao, Lino, mi fermo qui.
ciao. Cara harmonia, hai ragione siamo stufi, di questo clima da far west,penso che sia uno dei periodi più assurdi e incontrollabili della democrazia, questa parola che dovrebbe essere il fulcro di tutto è stata calpestata da tutti, non voglio dire la solita frase, ma veramente che cosa si può fare? cosa sarà il futuro? si dice che la speranza è l'ultima a morire, consoliamoci "con l'aietto" dicono a Roma, non so dire altro un abbraccio buona domenica penny
RispondiEliminaP.S. UTILISSIMO che questo documento venga conosciuto carissima!
RispondiEliminaSta ad indicare che le cose vanno rapidamente di male in peggio: non oso immaginare dove sarebbero ora Emanuele Severino Luigi Lombardi Vallauri scacciati come "eretici" dalla Pontificia università! Visto che esponenti dello Stato laico vorrebbero imporre l'ostracismo per molto molto meno!!!
Non sono solo basita: sono nauseata.
P.S. UTILISSIMO che questo documento venga conosciuto carissima!
RispondiEliminaSta ad indicare che le cose vanno rapidamente di male in peggio: non oso immaginare dove sarebbero ora Emanuele Severino Luigi Lombardi Vallauri scacciati come "eretici" dalla Pontificia università! Visto che esponenti dello Stato laico vorrebbero imporre l'ostracismo per molto molto meno!!!
Non sono solo basita: sono nauseata.
P.S. UTILISSIMO che questo documento venga conosciuto carissima!
RispondiEliminaSta ad indicare che le cose vanno rapidamente di male in peggio: non oso immaginare dove sarebbero ora Emanuele Severino Luigi Lombardi Vallauri scacciati come "eretici" dalla Pontificia università! Visto che esponenti dello Stato laico vorrebbero imporre l'ostracismo per molto molto meno!!!
Non sono solo basita: sono nauseata.
P.S. UTILISSIMO che questo documento venga conosciuto carissima!
RispondiEliminaSta ad indicare che le cose vanno rapidamente di male in peggio: non oso immaginare dove sarebbero ora Emanuele Severino Luigi Lombardi Vallauri scacciati come "eretici" dalla Pontificia università! Visto che esponenti dello Stato laico vorrebbero imporre l'ostracismo per molto molto meno!!!
Non sono solo basita: sono nauseata.
P.S. UTILISSIMO che questo documento venga conosciuto carissima!
RispondiEliminaSta ad indicare che le cose vanno rapidamente di male in peggio: non oso immaginare dove sarebbero ora Emanuele Severino Luigi Lombardi Vallauri scacciati come "eretici" dalla Pontificia università! Visto che esponenti dello Stato laico vorrebbero imporre l'ostracismo per molto molto meno!!!
Non sono solo basita: sono nauseata.