PENA DI MORTE
"Dall'anno 2000 il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato una legge per celebrare, il 30 novembre, la `Festa della Regione Toscana', una festa che vuole essere un omaggio a tutti coloro i quali si riconoscono nei valori della pace, della giustizia e della libertà, la cui voce echeggiava alle cinque della sera del 30 novembre del 2000, giorno della prima celebrazione della festività, quando le campane hanno suonato a festa in tutta la Toscana per un laico rito della memoria.
La Regione, con in testa il suo capoluogo, infatti, ha istituito la festa commemorativa del 30 novembre, per ricordare il giorno in cui ricorre l'anniversario della Riforma Penale promulgata, a quella data nel 1786, da Pietro Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana dal 1765 al 1790.
Con tale Riforma, che del Granduca fu " monumento e gloria", secondo uno storico del primo Novecento, la Toscana divenne il primo Stato al mondo in cui si abolì la pena di morte, uno degli atti più incivili perpetuati fino ad allora da tutti i governi, "conveniente -secondo Pietro Leopoldo- solo ai popoli barbari".
Il 30 novembre, pertanto, non è una data fondamentale solo per l'antico Granducato di Toscana o interessante per coloro che si occupano di storia, è il primo giorno di una storia nuova per tutti gli uomini dal XVIII secolo ai nostri tempi. Fu il principio di una rinnovata vita per l'intera umanità, una vita che nacque lungo le sponde dell'Arno.
"Abbiamo veduto -leggiamo al LI articolo della Riforma- con orrore con quanta facilità nella passata Legislazione era decretata la pena di Morte per Delitti asco non gravi, ed avendo considerato che l'oggetto della Pena deve essere la sodisfazione al privato, ed al pubblico danno, la correzione del Reo figlio anche esso della Società e dello Stato, della di cui emenda non può mai disperarsi, la sicurezza nei Rei dei più gravi ed atroci Delitti che non restino in libertà di commetterne altri, e finalmente il Pubblico esempio; che il Governo nella punizione dei Delitti, e nel servire agli oggetti ai quali questa unicamente è diretta, è tenuto sempre a valersi dei mezzi più efficaci col minor male possibile al Reo ...avendo altresì considerato, che una ben diversa Legislazione potesse più convenire alla maggior dolcezza, e docilità di costumi del presente secolo, e specialmente nel popolo Toscano, Siamo venuti nella determinazione di abolire come Abbiamo abolito con la presente Legge per sempre la Pena di Morte contro qualunque Reo..." . Con l'abolizione della pena di morte aveva anche termine l'uso della tortura e della mutilazione delle membra."... continua qui: http://www.comune.firenze.it/mese/festivita/regionetoscana.htm
Hanno di che essere orgogliosi i nostri concittadini della Toscana. E noi italiani tutti con loro. Un primato planetario nel percorso tormentato della storia umana, in cui molti stati del mondo di oggi sono ancora ultimi. Ultimi anche se hanno avuto tutte le occasioni per non esserlo. Penso soprattutto agli Stati Uniti, non perché mi siano antipatici, al contrario, perché penso che la loro storia e i loro fondamenti democratici avrebbero dovuto portarli a essere fra i primi ad abolire la barbarie della pena di morte e della tortura. E, invece, oggi abbiamo un presidente come Bush, grande sostenitore della pena di morte e reintroduttore della possibilità di torturare. Non che sia tenera con la Cina e l'Iran, ai primi posti di questa graduatoria di barbarie, e con tutti gli altri stati nella stessa condizione.
Ieri la GIORNATA MONDIALE CONTRO LA PENA DI MORTE.
Roma 30 novembre 2006. "Un grido contro la pena di morte che parte da Roma per scuotere le coscienze e dire no alle esecuzioni. L'appello parte dalla capitale che, insieme ad altre 500 città nel mondo, darà il via alla quinta edizione dell'iniziativa contro la pena di morte e per eliminarla dalla legislazione internazionale. Oggi 30 novembre, tutte le città che hanno aderito - tra loro 33 capitali tra le quali Bruxelles, Madrid, Parigi, Vienna, Bogotà - si collegheranno alla capitale italiana per la più grande mobilitazione internazionale finora mai realizzata per fermare ovunque tutte le esecuzioni. Settantasei in tutti i Paesi che ancora la contemplano nel proprio ordinamento giudiziario." RaiNews24: http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=65691
Forse sono distratta, forse sono vanamente polemica, ma devo dire che sono desolata per il "quasi" silenzio dei nostri media nazionali. Notizie sfumate nei telegiornali, nessun programma di approfondimento sul tema. Sarò grata a chi mi dirà che sbaglio o a eventuali programmi futuri che smentiranno questo mio senso di indignazione di fronte all'indifferenza.
Cara amica, ti confesso che ieri ho acceso pochissimo la tv, ma la visita del Papa in Turchia sembrava, sulla tv pubblica, l'unico fatto da tenere in considerazione, dato che nelle occasioni in cui ho acceso la scatola infernale non si parlava d'altro.
RispondiEliminaLa Storia, quella vera, viaggia ancora una volta su altri binari: e nella tua stazione c'è sempre il caldo confortevole della consapevolezza ad allargare mente ed orizzonti.Namastè.
TpnO.
La pena di morte ha radici molto antiche; infatti, si hanno prove della sua applicazione fin da popoli come Babilonesi, Egizi, Greci e Romani.
RispondiEliminapazzesco vero?
feau
Bisogna gridarlo forte, no alla pena di morte. Riporto da Amnesty:
RispondiElimina[..] Nonostante i dati agghiaccianti rilevati nello studio di Amnesty International, la tendenza verso l’abolizione continua a crescere: negli ultimi 20 anni il numero degli Stati che eseguono condanne a morte si è dimezzato e nel 2005 è risultato in calo per il quarto anno consecutivo. Due esempi recenti sono il Messico e la Liberia dove lo scorso anno la pena capitale è stata abolita per tutti i crimini. [...] Tutto l'articolo puoi leggerlo qui. Baciotto*
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un motivo d'orgoglio per essere finalmente italiani!
RispondiEliminaGiulio
un motivo d'orgoglio per essere finalmente italiani!
RispondiEliminaGiulio
cara harmonia, non posso segnalarti alcun esempio di attenzione dei mass media alla ricorrenza se non per l'iniziativa delle città illuminate...
RispondiEliminapossibile che negli gli usa non si rendano conto di esser rimasti l'unico paese più o meno democratico ad eseguire condanne capitali? non penso che un'eventuale moratoria da parte usa avrebbe influenza sui governo cine se e iraniano e saudita però sarebbe un dato di civiltà.
(quando penso agli stati uniti e a tutta la loro prosopopea sulla libertà degli individui non posso non ricordare che i firmatari della dichiarazioni d'indipendenza -benjamin franklin compreso-possedevano schiavi)
Purtroppo non sbagli, cara Harmonia. Al di là di tante parole o indignazione (ormai non riesco neanche più a trovare l'energia per indignarmi!) io posso consigliare, se non già letti, a chi vuole aggiungere un surplus di sensibilità al riguardo:
RispondiEliminaSandro Veronesi, Occhio per occhio(credo Bompiani); Emmanuel Carrère, L'avversario(Einaudi).
8-)
Quanto leggo mi fa un piacere immenso. Ho sempre ritenuto la nostra terra un angolo di civiltà nonostante alcuni avvenimenti che l'hanno macchiata (ma anche quelli servono penso). La pena di morte è una "giustizia" che rende l'uomo simile alla bestia e non finirò mai di provare dolore e collera ogni volta che ne viene perpetrato l'uso.
RispondiEliminaNon se ne parla mai abbastanza, si perde tempo dietro futilità tralasciando quelli che sono i principi base del rispetto dell'uomo chiunque esso sia e qualsiasi cosa abbia fatto.
Black
Purtroppo hai ragione, quasi nessuna copertura per un evento internazionale.
RispondiEliminaPeccato che il "soft power" nelle relazioni internazionali abbia ancora così poca risonanza.
Almeno, da noi, magari all'estero è meglio.
Buona giornata.
Francesca