Le vicende inesistenti
| Base Usa Vicenza: 30mila in corteo |
| Protesta contro un nuovo insediamento |
 (ANSA) - VICENZA, 2 DIC - 'In corteo hanno sfilato per Vicenza contro l'ampliamento della base Usa 30.000 persone'. E' la stima fornita dagli organizzatori. La manifestazione e' stata indetta contro l'insediamento di una nuova base Usa destinata ad ospitare la 173/o Brigata, con ampliamento dell'attuale caserma Ederle all'aeroporto Dal Molin, nei pressi del capoluogo berico. Una marcia con musica e momenti di animazione: tra gli altri e' sfilato un cannone in cartapesta dal quale uscivano dei fiori. |
Fonte: http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2006-12-02_10217313.html
Non voglio entrare nel merito della questione, perché la conosco poco (appunto), anche se sono "pregiudizialmente" contraria all'allargamento e al potenziamento di qualsiasi base militare. Sono convinta, tuttavia, che la vicenda di Vicenza riguardi tutti noi italiane e italiani e non sia un problema locale.
Il 2 dicembre, per non parlare dei giorni precedenti, siamo stati subissati e soffocati da servizi sulla manifestazione di Roma e molto meno su quella di Palermo. Su Vicenza niente. Con tutto il rispetto per le altre due manifestazioni, ancora una volta devo rilevare costernata il cattivo, anzi pessimo, servizio reso dai media nazionali, pubblici e privati. Ma come? Neanche un Porta a Porta, un Matrix, un Ballarò, un Annozero e via dicendo? Sono in fiduciosa attesa di una qualche resipiscenza e di qualche risposta alla grave domanda:
Che cosa sta succedendo a Vicenza?
Ho letto che le manifestazioni a Vicenza erano tre e fra queste ce n'era una di cittadini (trecento, pare) a favore dell'ampliamento della base. Della seconda non so nulla e, in generale so pochissimo.
RispondiEliminaMi preme, per questo, chiarire che il focus del mio post è sull'informazione pubblica e sulla valutazione arbitraria dell'importanza delle notizie. C'è chi considera STORICA la manifestazione di Roma. E' un'opinione rispettabile come altre. E la mia opinione è che le vicende di Vicenza siano di interesse nazionale. harmonia
Pienamente d'accordo con i Vicentini.
RispondiEliminaPerò la Repubblica ha dato risalto alla manifestazione (o era l'Unità? Aiuto, confondo i giornali).
Non ho argomentazioni da portare, resto comq perplessa di fronte a questa cosa che ritengo sia importante tanto quanto le altre, se non più preoccupante sotto altri punti di vista. Mi sovviene solo un pensiero: in fondo è meglio parlare poco di guerra, basi, militari ecc. perchè lì, come nel petrolio, risiedono i fondi del mondo :-)
RispondiEliminaBlack
La logica della informazione non va di pari passo con quella del cittadino ma con il potere, e lo sai.
RispondiEliminaScrivo su quel settimanale (che sai) con libertà, ma forse solo perchè mi occupo di Beni Culturali.
Un bacio
sta succedendo che a Vicenza la gente vuole scegliere il suo fuuro da sola... Brava Harmo!!! Cusì te vojo!
RispondiEliminaGin
alcuni ingredienti proibiti: basi militari usa- occupazione e servitù militari-armi-guerra:miscelare,servire freddo con angostura bi-partisan(e sui giornali non se ne parla,mica vuoi dire alla gente che cerca lavoro delle testate all'uranio in piena città'?
RispondiEliminaUn ricerca meticolosa, qui trovi un bel quadro di tutte le base americane in Italia, impressionante.
RispondiEliminaBasi americane in Italia.
Evidentemente, non bastano le basi che hanno già insediato, forse non sono sufficienti per la loro macchina da guerra. Baciotto*
Quello che riporti la dice lunga su una complicità generale dei mass-media sul filtraggio delle notizie. Vergognoso, Harmonia.
RispondiEliminaUn abbraccio
interessante
RispondiElimina:)))))))))))))))))))))))))
bravo stef
hai ragione spesso ci sono cose che passano in secondo piano. Leggo i commenti di chi è a favore, magari qualche posto di lavoro in più, in tempi di magra, magari un'altra fabbrichetta di mine anti uomo, sai quelle piccoline che piacciono tanto ai bambini che le raccolgono e gli scoppiano in mano? magari anche quelle danno lavoro, lo danno sopratutto a chi fabbrica protesi artificiali.
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