mercoledì 20 dicembre 2006

AVVISO AI NAVIGANTI


Blog. la prima condanna per diffamazione


Paola Zanca


Diffamazione on-line. La prima condanna contro le lesioni alla reputazione via web risale a qualche mese fa, precisamente al 26 maggio scorso, quando il Tribunale di Aosta ha condannato ad un risarcimento danni per diecimila euro Roberto Mancini, giornalista considerato titolare responsabile del blog del Generale Zuckov. Una sentenza che ha fatto scalpore perché per la prima volta in Italia un blog – una sorta di diario telematico in cui ognuno è libero di mandare commenti e annotazioni – viene disciplinato dalla legge sulla stampa. Una catastrofe per chi ormai si è abituato a scambiare informazioni, a esprimere pareri, a utilizzare gli strumenti della democrazia digitale. ...


Una decisione che ha provocato anche la reazione del ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni: sul suo sito, www.paologentiloni.it, il ministro si scaglia contro questi primi sintomi di «muraglie cinesi»: «Capisco l'allarme sociale creato dalla presenza nella rete di contenuti violenti, illegali, pericolosi per i minori – spiega il ministro – Ma non capisco come questo allarme possa tradursi nella tentazione di "controllare" o "filtrare" la rete». L´idea di una censura non piace al ministro, che spiega: «Non è possibile imporre blocchi o filtri centralizzati: sarebbe politicamente sbagliato, oltre ad essere tecnicamente assai poco praticabile. Non è possibile – conclude Gentiloni equiparare i gestori dei blog ai responsabili delle testate giornalistiche e quindi applicare nei confronti dei blogger le responsabilità previste dalla legge sulla stampa del 1948». Il titolare di un blog diventerebbe così responsabile di tutti i commenti postati sulle sue pagine web, compresi quelli, come in alcuni dei casi contestati dal Tribunale di Aosta, inviati in forma anonima. ... Fonte: L'Unità - http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=61956


Non so che cosa pensare. La correttezza è obbligatoria, sempre. Ma dove comincia la scorrettezza? Se penso agli articoli di Feltri, penso che lo spazio sia ampio. Comunque i blogger equiparati ai direttori responsabili delle testate giornalistiche! Io ho già paura della mia ombra. Amiche, amici, stiamo attenti a quello che scriviamo, non vorrei che mi pignorassero la casa non ancora finita di pagare per qualche pensiero troppo libero (tentativo di spiritosaggine). Ahimè!

4 commenti:

  1. Beh, amica mia, era prevedibile: non ricordi la querelle che segnalai tempo fa?
    Riguardava un caso analogo. La "vittima" era un giornalista ( ma cm'è che quando digito giornalista mi viene da pensare il peggio..) che si faceva la croce davanti alle telecamere..
    L'ho rimosso e non ricordo manco il nome..:o))

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  2. Gentiloni è il Ministro delle Comunicazioni... quindi veda di fare qualcosa in merito, e non solo parlare e meravigliarsi...

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  3. in un paese di permalosi che viaggiano coll'avvocato sotto il braccio, questa è una notizia pessima. Censurare significa ammazzare il bloggare; staremo a vedere; Intanto: che contrasto col TIME!

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  4. che alcuni bloggers debbano darsi una calmata è certo;
    feltri firma gli articoli che scrive e ne risponde con il suo portafogli e con la sua faccia (!).

    p.s. il punto esclamativo che precede non ha alcun intento diffamatorio o ingiurioso verso il dottor feltri (ma non è quello cui è stata irrogata una sanzione disciplinare dall'ordine dei giornalisti) ma, eventualmente, la colpa è di harmonia che frequenta dei capelloni.

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