lunedì 27 novembre 2006

IPOTESI  TEOLOGICHE



Andrea Mantegna - Discesa al Limbo


"I bambini morti senza battesimo vanno nel limbo, dove non godono Dio, ma nemmeno soffrono, perché avendo il peccato originale, e quello solo, non meritano il Paradiso, ma neppure l'inferno e il purgatorio". [dal Catechismo di Pio X, 1904]


"1261Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa non può che affidarli alla misericordia di Dio, come appunto fa nel rito dei funerali per loro. Infatti, la grande misericordia di Dio che vuole salvi tutti gli uomini [1Tm 2,4 ] e la tenerezza di Gesù verso i bambini, che gli ha fatto dire: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite” (Mc 10,14 ), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza Battesimo. Tanto più pressante è perciò l'invito della Chiesa a non impedire che i bambini vengano a Cristo mediante il dono del santo Battesimo." [dal Catechismo della Chiesa Cattolica, 1992]


Nel 1984, nel "Rapporto sulla fede" scritto insieme a Vittorio Messori, il Prefetto della Fede Ratzinger affermava che "il limbo non è mai stata una verità definita di fede" e concludeva dicendo: "personalmente lascerei cadere questa che è stata soltanto un'ipotesi teologica".


Bello questo invito della Chiesa (rivolto a chi? a Cristo? alla Chiesa medesima? ai credenti?). Sono molto felice per tutte le bambine e i bambini morti senza battesimo, bambini di tutto il mondo, suppongo, compresi i figli dei musulmani, dei buddhisti, degli ebrei e così via. Non ho capito bene che fine facciano i giusti morti prima di Cristo e quelli che, senza loro colpa, non l'hanno conosciuto o seguono altre religioni, ma non sono in grado di addentrarmi in questioni teologiche così difficili e delicate.


Osservo soltanto una cosa, con una certa amarezza postuma. Essendo nata "qualche anno" prima del 1992, sono stata educata cattolicamente e il mio catechismo fu quello di Pio X. Il Limbo per me fu una verità di fede, perché nessuno mi mise all'erta su quella che oggi viene autorevolmente definita "una ipotesi teologica". Responsabili i miei insegnanti o anche loro ignoravano la cosa? Dopo non me ne interessai più. Oggi, però, ricordo che da bambina l'argomento mi turbava molto e la storia del peccato originale mi era già allora difficile da mandare giù, con tutti i tormenti spirituali del caso.


Doveroso a questo punto domandarsi quante altre ipotesi teologiche ci siano in giro nella dottrina cattolica, ipotesi che hanno causato e continuano a causare sofferenze di ogni tipo e intensità. E quando lo scopriremo?


<B>Bambini, virtuosi e saggi dell'antichità<br>Il Limbo di Dante, mondo di sospiri e rimpianti</B>


Gustavo Doré - Dante nel Limbo tra i grandi dell'antichità 



Quivi, secondo che per ascoltare,
non avea pianto mai che di sospiri
che l'aura etterna facevan tremare;


ciò avvenia di duol sanza martìri,
ch'avean le turbe, ch'eran molte e grandi,
d'infanti e di femmine e di viri.



Lo buon maestro a me: «Tu non dimandi
che spiriti son questi che tu vedi?
Or vo' che sappi, innanzi che più andi,


ch'ei non peccaro; e s'elli hanno mercedi,
non basta, perché non ebber battesmo,
ch'è porta de la fede che tu credi;


e s'e' furon dinanzi al cristianesmo,
non adorar debitamente a Dio:
e di questi cotai son io medesmo.


Per tai difetti, non per altro rio,
semo perduti, e sol di tanto offesi
che sanza speme vivemo in disio».


Gran duol mi prese al cor quando lo 'ntesi,
però che gente di molto valore
conobbi che 'n quel limbo eran sospesi.


«Dimmi, maestro mio, dimmi, segnore»,
comincia' io per volere esser certo
di quella fede che vince ogne errore:


«uscicci mai alcuno, o per suo merto
o per altrui, che poi fosse beato?».


Dante Alighieri, La Divina Commedia, Inferno, IV vv. 25-49

16 commenti:

  1. Carissima, vorrei lasciarti qualcosa all'altezza sia della pregnanza contenutistica sia dell'alto valore culturale di questo post ma solo al Sommo dovrei fare appello...
    Se ti lascio solo un fiore?
    :)

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  2. ehm, non saprei proprio, cara harmonia, la teologia non è il mio forte, mi contenterei che la chiesa cattolica accogliesse le istanze di giustizia sociale e di genere che pure sono presenti tra i suoi fedeli;

    ricordo che anche per me, da bambina, era un rovello che tutti i bimbi morti prima del battesimo, magari proprio quelli della generazione di gesù sterminati da erode, rimanessero per così dire "bloccati" nel limbo.
    da queste parti nelle famiglie più tradizionaliste e meno acculturate è usanza di non portar fuori i neonati sino a quando non hanno preso il battesimo proprio per evitare che un malanno se li porti via ma non in paradiso.

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  3. Forse, a questo punto, per chi crede, è meglio non servirsi di intermediari terreni (in totale confusione) e parlare direttamente con Dio :-).
    Baciotto*

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  4. bello einteressante il tuo post
    complimenti:)))))
    sto leggendo un libro che si interseziona con il tuo post
    diciamo ambientato a Nicea...
    un saluto stef

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  5. Molte, molte sono le ipotesi, spacciate invece per dogmi.
    Già è un passo.
    :-)

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  6. ciao harmo,se vedi la chiesa come un solido partito teo-con, con caratteri monarchici e a forte base ideologica,forse fai prima..un abbraccio

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  7. Credo che, cammina cammina, anche la Chiesa Cattolica supererà la logica di San Tommaso e sbarcherà pienamente nell'amore di San Francesco. Così diventerà chiaro che i bimbi morti senza battesimo vanno direttamente in braccio a Dio, saltando battesimi e quant'altro. E sopratutto quelli neri morti di fame, quelli uccisi dalle fatiche del lavoro e quelli morti nelle guerre dei grandi. Affamatori, schiavisti e guerrafondai li avranno come giudici, sedenti "alla destra del Padre" Con le Chiese, ci vuole pazienza e compassione....

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  8. Grande Harmonia! Non solo come sempre empatica, ma addirittura tele-patica in una riflessione che mi rigirava nella mente da un po' e che mi ripromettevo anch'io di proporre! Molto meglio che lo abbia fatto tu per prima col consueto garbo nutrito d'argomenti e di cultura... io sicuramente avrei fatto solo qualche battutaccia sarcastica (..il che non esclude che lo farò!) ;)

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  9. In Ot.
    Il mio cadeau per te è in "Bellitalia".
    Bacioni

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  10. Stendiamo un velo pietoso su tutto quello che ci hanno propinato nel passato anche non molto lontano..
    Patt ha dato una risposta ironica e giusta..
    Ciao ..abbracci..^^

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  11. Anch'io come te amo il loto... non credo a paradiso e all'inferno (se non su questa terra)... né tanto meno al limbo (se non come immagine dell'apatia).

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  12. Non sono credente e a questo punto dico che per fortuna non lo sono!Rispetto tutti,ma se essere credenti e praticanti porta anche a preoccuparsi dei limbi meglio tenersi le pene e le punizioni che il vaticano auspica per chi non segue i dettami;

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  13. Ci sono tanti interrogativi cui non so dare risposta e per i quali non so trovare la serenità della non-risposta.

    (ti ritrovo sempre con rinnovato piacere)

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  14. mi verrebbe da dire che tutta la Chiesa è fondata da teorie teologiche. Abbiamo i vangeli e le altre sacre scritture. il resto lo hanno fatto gli uomini di chiesa.

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  15. Certo, quelle della Chiesa sono "realtà" di fede. Inutile discuterle con la ragione.
    Tuttavia, alcune possono essere analizzate nel loro contesto storico. Ipotizzo. La necessità del battesimo poteva contribuire a garantire ancor più la coesione tra i cristiani e, in primis, il canonizzarsi della religione.
    Tale necessità, di solito, non lascia spazio alle discettazioni su giustizia/ingiustizia: si è dentro o fuori. Come in qualunque società che, nel formarsi, ha bisogno anche di riconoscersi.
    Alcune religioni revedono "punizioni" per i bimbi morti prima di qualche tipo di iniziazione, ma spesso le "punizioni" e il biasimo sociale ricadono per lo più sui genitori.
    Ciò, in alcuni casi, poteva contribuire ad alleggerire la tendenza all'abbandono dei bimbi appena nati da perte delle famiglie povere.
    Non so se sia stato così ai tempi del cristianesimo antico; però è un'ipotesi da valutare.
    E buongiorno...
    Francesca

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