martedì 7 novembre 2006

Il giorno delle elezioni in USA


Oggi e' martedi' e qui sono le 7:05 ante meridiem. Sulla costa Est avranno gia' cominciato a votare. Non so a che ora si cominci qui. Le notizie sono le piu' disparate, ma e' chiaro che i democratici devono conquistare obbligatoriamente 15 seggi alla Camera e 6 al Senato. I repubblicani sono in ripresa, secondo i sondaggi, e poi solo due giorni fa, con un tempismo miracoloso, Saddam e' stato condannato a morte. E, ironia massima, questo aiuta.


«Queste elezioni sono un referendum su George W. Bush e sulla maggioranza repubblicana al Congresso che insiste a proteggerlo dalle conseguenze dei suoi misfatti. Bush ha perso il voto popolare nel 2000 e governato come se avesse un enorme mandato. Nel 2004 annunciò di avere un capitale politico e abbiamo visto i risultati. È spaventoso immaginare i nuovi eccessi che potrebbe architettare se mercoledì dovesse scoprire che il suo partito ha mantenuto il controllo di Camera e Senato».
New York Times, editoriale 5 novembre [La striscia rossa de l'Unita', 7 Novembre 2006]


6 commenti:

  1. Già...straordinario tempismo, quella condanna a morte....
    Dobbiamo aspettarci anche stavolta il colpo di scena di Bin Laden che appare dagli schermi televisivi per minacciare il popolo americano?

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  2. Dall'Ansa mi pare di capire che la situazione non è precipitata...
    :)

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  3. Io sono rimasta alla maggioranza strapersa alla Camera. Si può cominciare a tirare un sospiro di sollievo...

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  4. Ha perso...il falchetto ha perso le piume?! ;)

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