domenica 25 gennaio 2004

Resistenza Politica e Compassione


 


Due immagini dalla festa di Forza Italia. L'ho seguita tutta: una rappresentazione inquietante di obbedienza al Capo, di rinuncia, ai limiti del grottesco, ad ogni autonomia di giudizio da parte di una platea osannante. Un'ora e mezzo di attacchi furibondi agli avversari politici e alla magistratura e un agghiacciante silenzio sui miserevoli risultati di due anni di governo, mitigato da qualche accenno ai successi conseguiti. Quest'uomo mi sembra una minaccia per la democrazia in Italia e perfino per le piu' elementari speranze di tanti che vorrebbero un Paese pacificato e una qualche, anche piccola, certezza dell'avvenire. Va contrastato, occorre resistergli.


Ha più volte affermato che chi si oppone al suo governo lo fa per odio contro di lui, un odio personale proprio contro di lui. Non so quanto questo risponda a verità, non sono nelle coscienze degli oppositori. So, però, che lui, Silvio Berlusconi, odio ne semina a bizzeffe con i suoi discorsi. E questo è un grave errore. Odiare è un errore, l'odio è un'emozione distruttiva, un sentimento distruttivo, fa male innazitutto a chi lo prova. Spero che Berlusconi scambi per odio l'indignazione, la rabbia, il senso di ribellione.


Per quel che mi riguarda, ho provato una doverosa indignazione durante tutta la rappresentazione del decennale, ho provato anche rabbia, ma odio no. Mi pare un uomo senza qualita', smanioso di approvazione ma privo di vero interesse per gli altri. Un uomo al tramonto, che crede di vincere con l'apparire. Ma anche un uomo che, come tutti gli umani e gli esseri viventi, vuole essere felice e amato. Per questo, nonostante la mia opposizione alla sua politica, non lo odio, anzi provo compassione per lui. Non pena o pietà nel senso negativo di questi termini, ma compassione come capacità di sentire insieme. Mi sembra di sentire le ossessioni che ritornano nei suoi discorsi, sempre le stesse, sempre più ossessive, se è arrivato a dire una cosa che mi sembra incredibile: "Il peggior modo d'essere comunisti è senza il comunismo. È il metodo di rinnegare pilatescamente il proprio stesso passato comunista ma di mantenere i metodi di lotta politica: di ribaltare la realtà, di volere l'eliminazione degli avversari, di mantenere l'obiettivo dell'egemonia del proprio partito qualunque sia il suo nuovo nome". E chi sono costoro? Saranno forse i suoi volenterosi collaboratori che una volta furono comunisti?


 Vi sembrano occhi felici?


Conservare la calma interiore accresce la lucidità e la determinazione. Credo che per difendere le virtù della giustizia, della libertà e della verità, abbiamo bisogno di non lasciarci trascinare nel gioco dello scontro in cui Silvio Berlusconi è così abile. E' possibile criticare, respingere, rifiutare ciò che va contro le leggi del nostro Paese e dell'Europa con la logica e il fermo richiamo a quelle leggi. Non lasciamoci distrarre dalle polemiche personalistiche, non concediamo attenzione al personaggio Berlusconi, ma concentriamoci su quello che fa e propone come primo ministro, sostenuto da una maggioranza parlamentare di uomini liberi e consapevoli. Questo ricordiamolo: senza i suoi volenterosi collaboratori Silvio Berlusconi non potrebbe fare nulla, perché, vivaddio, siamo ancora in una democrazia Europea.


 Se questo è l'uomo che vuole cambiare la nostra Costituzione, stravolgendone i principi fondamentali, è bene ricordare che sono gli uomini e le donne, che legittimamente costituiscono la maggioranza di governo e che, come il primo ministro, hanno giurato fedeltà a questa Costituzione, a votare leggi e quant'altro.


ATTENZIONE:


Le fotografie sono quelle che ho trovato, quindi hanno solo valore iconografico e non di completa documentazione.


La maggioranza di Governo è assolutamente legittima, perché è stata legittimamente eletta dalla maggioranza degli Italiani in libere elezioni. Sono tutte persone libere e responsabili.




2 commenti:

  1. ha dovuto farsi il lifting al viso per essere più fotogenico...si rifarà anche il lifting alla coscienza???...Forse no! ma gli italiani credo e spero che non siano tanto stupidi ed ebeti come lo furono quei tedeschi che seguirono Hitler...tanto stupidi ed ebeti da farsi travolgere più dal rumore e dalla fanfara delle parate che non dalla sostanza del pensiero dell'uomo...E quest'uomo, tutto apparenza e niente consistenza, si comporta come un novello Hitler.... Al suo congresso mancava di sentire gridare "HEIL...Heil"...e vedere la platea marciare a passo d'oca...poi sembrava una parata hitleriana!...

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  2. Mi spiace, Harmonia. Sono talmente disgustato da quella baracconata.Non ho voglia di leggerti e arrbiarmi di nuovo. Un bacio. Percival

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