In Pictures: Building a barrier through Abu Dis (costruire una barriera attraversoAbu Dis)
Sono 12 Fotografie con ampie didascalie pubblicate da BBC News
Introduzione
Israele sta costruendo una barriera di 225 Km in West Bank. Afferma che la struttura serve alla
sua sicurezza, ma chi si oppone teme che sia un tentativo di definire i confini. Terry Boulata, una
madre e insegnante Palestinese che vive ad Abu Dis, Gerusalemme Est, ha mostrato a Martin
Asser della BBC News Online gli effetti della barriera su una comunità Palestinese.
Terra confiscata
Il viaggio comincia a Khalat al-Abed - una ricca area agricola - dove appaltaori Israeliani hanno appena cominciato a sgombrare il terreno per il muro di Abu Dis. Due escavatori e tre bulldozer lavorano a pochi metri dalle case Palestinesi, mentre un terzo escavatore sradica alberi di olivo.
"I miei nonni piantarono questi alberi per me".
Alberi sradicati
Davanti ai nostri occhi un maturo albero di olivo viene sradicato e gettato da una parte dall'escavatore. Alberi come questi sono insostituibili e questo provoca rabbia in Terry perché la distruzione dei mezzi di sussistenza di un popolo non è giusta, ma sono i legami dei Paletinesi con la loro terra che vengono sistematicamente distrutti.
"Il naturale dono del Cielo buttato via come spazzatura".
Nuovo insediamento
Insieme alla barriera, gli imprenditori Israeliani hanno incominciato a lavorare per un nuovo insediamento vicino alla proprietà di famiglia di Terry - il primo edificio si vede a destra nella foto. Il muro passerà sulla cima della collina che separa i coloni Israeliani dalle case Palestinesi, sulla sinistra.
"I bulldozer scelgono di attraversare la nostra area".
Dare inizio a un insediamento
L'hotel diviso
Come spiega lo zio di Terry, la famiglia ha poche possibilità di resistere ai piani di Israele, piani che colpiranno l'hotel di proprietà che si trova direttamente sulla traiettoria del muro. C'è una grande amarezza nel fatto che i funzionari Palestinesi superiori che hanno buoni rapporti con Israele non hanno dato alcun aiuto. Abu Ala ha detto: "Andare e dimostrare".
Comunità divisa
Parte di Abu Dis ha già un muro di separazione, messo là da Israele per fermare i Palestinesi residenti in West Bank che non hanno la carta d'identità di Gerusalemme per entrare in città. Comunque, alla popolazione di Abu Dis è stato detto che il lavoro che va avanti fino a Sud di questo, risulterà un muro alto otto metri.
"Io devo saltarlo ogni volta che esco di casa".
Scuola
Questi bambini vengono da una famiglia che ha carta d'identità di West Bank, ma vivranno nella parte sbagliata della barriera di separazione dopo che sarà stata costruita. Terry è particolarmente preoccupata perché loro non hanno diritto a essere educati nelle scuole municipali di Gerusalemme.
"Questi bambini non possono più venire nella mia scuola".
Famiglia divisa
Sud di Abu Dis, due altri bulldozers stanno sgombrando il terreno vicino alle proprietà della famiglia Sarkhi nell'area di Sawahreh. The Sarkhis sono residenti a Gerusalemme secondo la legge Israeliana, ma la barriera passerà tra loro e Gerusalemme e li separerà dai parenti a 200 metri di distanza.
"Questo è l'unico terreno di gioco in tutta Abu Dis".
Mentre Terry e la sua collega Manal Erekat si avvicinano ai bulldozers al lavoro sulla soglia della casa dei Sarkhi house, Manal rivela che questa è la sua terra di famiglia. Le autorità Israeliane hanno detto agli Erekats che la loro terra era stata confiscata per "ragioni di sicurezza", rendendo una opposizione legale quasi impossibile.
"Questa è la nostra terra e noi sentiamo che loro ci hanno tolto tutto".
Lunga scarrozzata
Osama Sarkhi dice che la vita non saraà mai più la stessa per la sua famiglia ora che gli Israeliani sono arrivati a costruire una barriera che li separa dai parenti. A due minuti di strada per vedere suo zio, una coppia 200 metri più avanti dovrà in futuro guidare fino a 20 kilometre impiegando circa un'ora.
"Ho passato gran parte della mia infanzia giocando in questo campo".
Dissotterrare il passato
Sulla sommità della collina sopra la casa della famiglia Sarkhi, i bulldozers Israeliani hanno raggiunto dei resti archeologici, perciò il lavoro di sgombero del del terreno si è fermato per consentire le ricerche. Terry dice di sperare che siano reasti Romani o Ebraici, perché altrimenti i coloni Ebrei potrebbero arrivare a rivendicare la collina.
"I loro antenati fuggrono molto tempo fa e noi abbiamo salvato questa terra".
Una sola considerazione: non le vite dei Palestinesi di oggi, ma l'eventualità che la terra nasconda dei resti archeologici può fermare i bulldozer Israeliani. (h)
sono senza fiato....
RispondiEliminaSdradicano olivi e seminano odio. La follia di Sharon avra' fine? Ho sentito una notizia migliore, promesse di ritirarsi dagli insediamenti. Ma la responsabilita' è anche di Bush, senza il suo permesso non succederebbe niente di simile. Siamo impotenti, quanto i palestinesi.
RispondiEliminaHarmonia, un mex privato per te... abbraccio, Ipa
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