Democrazia della terra: è la vera rivoluzione
Non è con le guerre che si esporta la pace. Ma
con una nuova forma di sovranità popolare. Che nasce dalle campagne.
Di Vandana Shiva*
Ho fatto un sogno in cui la società
umana si evolveva dall'avidità e dal
consumismo della globalizzazione alla
compassione e ad una Democrazia della
Terra basata sulla conservazione.
La globalizzazione sta spingendo il mondo verso un apartheid del "vivere" e non "vivere", giacché gli elementi primari della vita - la biodiversità, il cibo e l'acqua vengono mercificati e privatizzati e le condizioni di base per la vita della gente vengono distrutte. Nella democrazia della Terra, la biodiversità e l'acqua saranno recuperate come beni comuni. Non ci saranno brevetti sulla vita e nessuna privatizzazione dell'acqua. Il diritto al cibo e all'acqua sarà parte dei diritti umani universali fondamentali di tutti, a prescindere dalla classe, dal sesso, dalla religione e dall'etnia.
Come disse Gandhi "Sulla terra ce ne è abbastanza per i bisogni di tutti ma non per l'avidità di alcuni". Nessuno soffrirebbe la fame o la sete se fossimo tutti responsabili e disposti a dividere.
Nella democrazia della Terra, la diversità sarà la condizione per la pace e la cooperazione.
Nella democrazia della Terra, la nostra identità fondamentale sarà quella di cittadini della Terra, parte della famiglia allargata di tutte le specie e di tutti gli esseri attualmente divisi da conflitti e guerre basati sulla razza e la religione.
In quanto cittadini della terra il nostro dovere di proteggere la Terra e il suo fragile sistema ecologico, circoscriverà il nostro sistema di produzione e consumo. La conservazione, e non il consumismo, sarà il segno del progresso umano.
Questo sogno di giustizia e pace, di sostenibilità e cooperazione sta già delineando un altro mondo, al di là della globalizzazione e della militarizzazione, oltre la paura e l'odio.
Il mondo e la visione del mondo delineati dalla globalizzazione corporativa sono chiaramente in declino - e si reggono solo tramite la forza bruta. I movimenti contro la globalizzazione corporativa che si sono riuniti a Porto Alegre, in Brasile, avevano come slogan "un altro mondo è possibile". Un altro mondo non è solo possibile, sta avvenendo. Mi riferisco alla costruzione della "democrazia della terra".
La democrazia della Terra è centrata sulla terra. Ci ricolloca nella trama della vita della famiglia della terra - Vashudhaiva Kutumbakam in sanscrito. In quanto membri della famiglia della terra, le nostre responsabilità aumentano, ma anche i nostri diritti.
Le nostre responsabilità aumentano perché dobbiamo rispettare lo spazio ecologico per altre specie e dobbiamo smettere di operare come se le risorse del pianeta fossero solo di pochi membri delle specie. Il ricollocare gli umani nella famiglia della terra accresce i diritti di coloro che attualmente sono esclusi sia dall'acceso alle risorse vitali - biodiversità, sementi, medicina, acqua - che dalle altre risorse. [continua]
* Vandana Shiva , fisica quantistica ed economista, è la teorica più nota dell'ecologia sociale. I suoi libri sono editi in Italia da Feltrinelli. Questo testo è stato raccolto da Cristiana Ceci.
da L'ESPRESSO
Leggo, rifletto e ti mando un bacio, Harmonia. Una domenica felice per te. Percival
RispondiEliminaEcco uno spunto su cui lavorare interiormente. Ma le tue riflessioni sono sempre importanti e mai banali. Colpiscono direttamente al centro! Un abbraccio forte di pace da Ipanema.
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