AHIMSA. Parola sanscrita che ho imparato da Gandhi. Vuol dire "innocenza" e "non violenza","impegno a non nuocere ad alcun essere vivente". AHIMSA. I miei obiettivi sono la ricerca, la conoscenza, la comunicazione e la condivisione di emozioni, idee, informazioni con altre "persone che cercano". L'altro mio blog è CONVIVIUM, il posto del banchetto.
martedì 27 gennaio 2004
Nel ricordo dei terribili giorni della Shoah, nella speranza di un mondo di pace e d'amore.
27 Gennaio 2004-Giornata della Memoria.
domenica 25 gennaio 2004
Resistenza Politica e Compassione
Due immagini dalla festa di Forza Italia. L'ho seguita tutta: una rappresentazione inquietante di obbedienza al Capo, di rinuncia, ai limiti del grottesco, ad ogni autonomia di giudizio da parte di una platea osannante. Un'ora e mezzo di attacchi furibondi agli avversari politici e alla magistratura e un agghiacciante silenzio sui miserevoli risultati di due anni di governo, mitigato da qualche accenno ai successi conseguiti. Quest'uomo mi sembra una minaccia per la democrazia in Italia e perfino per le piu' elementari speranze di tanti che vorrebbero un Paese pacificato e una qualche, anche piccola, certezza dell'avvenire. Va contrastato, occorre resistergli.
Ha più volte affermato che chi si oppone al suo governo lo fa per odio contro di lui, un odio personale proprio contro di lui. Non so quanto questo risponda a verità, non sono nelle coscienze degli oppositori. So, però, che lui, Silvio Berlusconi, odio ne semina a bizzeffe con i suoi discorsi. E questo è un grave errore. Odiare è un errore, l'odio è un'emozione distruttiva, un sentimento distruttivo, fa male innazitutto a chi lo prova. Spero che Berlusconi scambi per odio l'indignazione, la rabbia, il senso di ribellione.
Per quel che mi riguarda, ho provato una doverosa indignazione durante tutta la rappresentazione del decennale, ho provato anche rabbia, ma odio no. Mi pare un uomo senza qualita', smanioso di approvazione ma privo di vero interesse per gli altri. Un uomo al tramonto, che crede di vincere con l'apparire. Ma anche un uomo che, come tutti gli umani e gli esseri viventi, vuole essere felice e amato. Per questo, nonostante la mia opposizione alla sua politica, non lo odio, anzi provo compassione per lui. Non pena o pietà nel senso negativo di questi termini, ma compassione come capacità di sentire insieme. Mi sembra di sentire le ossessioni che ritornano nei suoi discorsi, sempre le stesse, sempre più ossessive, se è arrivato a dire una cosa che mi sembra incredibile: "Il peggior modo d'essere comunisti è senza il comunismo. È il metodo di rinnegare pilatescamente il proprio stesso passato comunista ma di mantenere i metodi di lotta politica: di ribaltare la realtà, di volere l'eliminazione degli avversari, di mantenere l'obiettivo dell'egemonia del proprio partito qualunque sia il suo nuovo nome". E chi sono costoro? Saranno forse i suoi volenterosi collaboratori che una volta furono comunisti?
Conservare la calma interiore accresce la lucidità e la determinazione. Credo che per difendere le virtù della giustizia, della libertà e della verità, abbiamo bisogno di non lasciarci trascinare nel gioco dello scontro in cui Silvio Berlusconi è così abile. E' possibile criticare, respingere, rifiutare ciò che va contro le leggi del nostro Paese e dell'Europa con la logica e il fermo richiamo a quelle leggi. Non lasciamoci distrarre dalle polemiche personalistiche, non concediamo attenzione al personaggio Berlusconi, ma concentriamoci su quello che fa e propone come primo ministro, sostenuto da una maggioranza parlamentare di uomini liberi e consapevoli. Questo ricordiamolo: senza i suoi volenterosi collaboratori Silvio Berlusconi non potrebbe fare nulla, perché, vivaddio, siamo ancora in una democrazia Europea.
Se questo è l'uomo che vuole cambiare la nostra Costituzione, stravolgendone i principi fondamentali, è bene ricordare che sono gli uomini e le donne, che legittimamente costituiscono la maggioranza di governo e che, come il primo ministro, hanno giurato fedeltà a questa Costituzione, a votare leggi e quant'altro.
ATTENZIONE:
Le fotografie sono quelle che ho trovato, quindi hanno solo valore iconografico e non di completa documentazione.
La maggioranza di Governo è assolutamente legittima, perché è stata legittimamente eletta dalla maggioranza degli Italiani in libere elezioni. Sono tutte persone libere e responsabili.
sabato 24 gennaio 2004
Muto Lo spetta...
Lo spettacolo viene trasmesso senza audio da PLANET.
E' venerdì 23 Gennaio 2004. Diciamolo, questa non l'avevamo ancora vista.
Una questione di minacce giudiziarie da parte di certo Dell'Utri, se non ho capito male.
World Economic Forum a Davos
Quest'uomo è Dick Cheney...................... Il Mahatama Gandhi
Vice Presidente U.S., 2004 .......................Condottiero non-violento e vincente
Esportatore di democrazia ........................Non-violenza - forza della verità -
con qualsiasi mezzo ...................................un fine buono si può raggiungere
compreso l'orrore della guerra .................solo con mezzi buoni, non-violenti
Davos, martedì 24 Gennaio 2004.
Dick Cheney fa un discorso al World Economic Forum (WEF) in Davos January 24, 2004.
Cheney ha sollecitato le nazioni a unirsi per promuovere la democrazia in Iran e altrove
in quanto fondamentale per vincere la guerra contro il terrorismo globale, e ha esortato
l'Europa ad assumere il suo ruolo di difesa. Ma, se la diplomazia dovesse fallire, le
"nazioni democratiche" dovranno essere preparate a usare la forza.
(REUTERS/HO-WEF - AP )
dal blog: Ne...
dal blog: Negli occhi della leggerezza
Il link ad un articolo da leggere:
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art42.html
INDIA
La piaga dei bambini schiavi
Il lavoro minorile è una normalità, ma c'è chi prova a combatterlo
MARINA FORTI
INVIATA A MUMBAI (BOMBAY)
venerdì 23 gennaio 2004
Mumbay dice...
Mumbay dice Goodbye al World Social Forum
Un Nuovo Mondo è Possibile: continuiamo la lotta non-violenta
Ho trovato molte informazioni nel sito:
WSF Alternative Coverage |
Perché un altro mondo sia possibile, il Giornalismo Indipendente deve re-inventare se stesso.
Alcuni temi importanti:
Eliminare la discriminazione contro le donne
Il Lavoro dei Bambini e delle Bambine
Eliminare le caste in India: i Dalit, i fuori casta
La povertà è un crimine di chi la provoca
... e molti altri ancora...
mercoledì 21 gennaio 2004
Un Altro Mondo è Possibile
Fino a oggi il World Social Forum non si è visto sulle nostre prime pagine o in televisione, eppure è uno sforzo
grande di donne e uomini che costruiscono, sia pure tra difficoltà e inevitabili contraddizioni.
Ancora alcune immagini
lunedì 19 gennaio 2004
Sebbene i partecipanti Tibetani al World Social Forum (WSF) non sapessero della discussione che aveva avuto luogo sulla partecipazione dei parlamentari Tibetani al WPF, un ruolo maggiore in questo capovolgimento della decisione del Forum era stato assunto da una forte delegazione di Italiani MPs. Più tardi si è saputo che gli Italiani hanno perfino minacciato di boicottare il WFP se il loro colleghi Tibetani non fossero stati ammessi a partecipare alla sessione.
“Noi accogliamo di buon grado questa decisione del WPF e ringraziamo tutti quei parlamentari per il loro sostegno,” ha detto Lobsang Galak, il coordinatore della Delegazione Tibetana al WSF. Mentre i parlamentari stavano arrivando ai SRP Grounds alla periferia di Mumbai questa mattina, circa 50 Tibetani hanno tenuto una veglia silenziosa alla porta del campo con cartelli che dicevano, “WPF mette il bavaglio ai Tibetani".
Dopo qualche discussione con la polizia, i Tibetani hanno avuto il permesso di entrare e di vegliare di fronte alla sede del WPF.
La Delegazione Tibetana questo pomeriggio ha organizzato il suo primo fondamentale evento, una conferenza ad alto livello sul tema:
“Another World is Possible: Make Tibet a Zone of Peace and Ahimsa (Non-violent)."
Expert speakers include Mr. Pema Jungney, Chairman of the Assembly of Tibetan People’s Deputies (Tibetan Parliament-in-Exile), Ms. Nirmala Deshpande, a renowned Gandhian, Mr. Sulak Sivaraksa, a leading Buddhist scholar and peace activist from Thailand and Major General (Retired) Vinod Saighal, a defence analyst from India.
La conferenza, ascoltata da più di 300 partecipanti al WSF, ha chiarito perché supportare la visione di Sua Santità il Dalai Lama fare del Tibet una Zona di Pace e di Non-violenza era legittimo. La lotta non-violenta di sei milioni di Tibetani è stata messa in rilievo come un contributo all'aspirazione di un mondo smilitarizzato, pacifico e non-violento.
Durante la sessione delle domande e risposte, una donna Cinese ha preso la parola dicendo che “il popolo Cinese e il governo Cinese amano il popolo Tibetano" e ”che la Cina versando una grande quantità di denaro per sviluppare e aiutare il Tibet. numerosi speakers, incluso uno dei partecipanti alla tavola rotonda, hanno reagito ai suoi commenti. Mr. Sivaksha ha detto che era facile dire che il popolo Cinese ama il popolo Tibetano ma che lui si sarebbe meravigliato se la ragazza Cinese avesse un vero amore per i Tibetani.
Dr. Anand Kumar, professor of social sciences at Jawaharlal Nehru University, New Delhi, moderated the conference
During the past two days, the Tibetan Delegation to the IV WSF engaged itself in various activities making daily walks around the venue to be visible and distributing various literatures, including the Tibetan Appeal, “Make Tibet a Zone of Peace.” The Tibetan children yesterday performed twice at the WSF-organised cultural programme drawing the appreciation and affection of the participants.
This morning, majority of the Tibetans joined Indian supporters and Indian Buddhists in Mumbai to take part in a 7 km march led by Mr. Pema Jungney and senior Indian supporters towards the venue of the WSF.
The final event for the Tibetans today will be a cultural performance at the Intercontinental Youth Camp (the youth forum) to the WSF. A photo exhibition on the current human rights and environment situation in Tibet has been organised at the youth gathering.
Grande notizia per chi ama il Tibet e l'Italia: I Tibetani partecipano a un evento mondiale
e i parlamentari Italiani si distinguono nella lotta per la giustizia e la pace.
Sono felice. (h)
L'articolo è pubblicato in: Tibet. net
domenica 18 gennaio 2004
La scrittrice Arundaty Roy (AP Photo/RajeshNirgude)
Mumbay, World Social Forum, Domenica 18 Gennaio 2004, 9:50 AM ET
SOCIAL FORUM: BUSH MERITA SORTE SADDAM, SCRITTRICE ROY
BOMBAY (INDIA), 18 GEN - La nota scrittrice no global indiana Arundhati Roy, uno delle 'star' del Social Forum di Bombay, ha detto di augurarsi che il presidente americano George W. Bush subisca la stessa sorte di Saddam Hussein. ''Se Saddam Hussein merita di essere umiliato ad un'ora di grande ascolto in tv e che gli si contino le otturazioni nei denti e che gli si cerchino i pidocchi, allora lo merita anche George Bush'' ha detto Roy che spera nel lancio, a partire dal Forum, di una campagna per ottenere la chiusura di aziende americane. ''Saddam Hussein dovra' certamente essere giudicato per crimini contro l'umanita',ma anche tutti i suoi complici negli Stati Uniti e in Europa'', ha aggiunto. La scrittrice, notissima nel mondo dei no global, parlava ai militanti di ''Resistenza 2004'', che riunisce l'estrema sinistra e ha organizzato appuntamenti in parallelo con il Forum.
Frattanto si e' aperto oggi anche il quarto Forum parlamentare mondiale che riunisce circa 400 parlamentari di tutto il mondo e il cui inizio e' stato segnato da una polemica perche' tre deputati Tibetani hanno accusato gli organizzatori di aver loro vietato di partecipare.
Poco prima dell'apertira del Forum una cinquantina di Tibetani, vestiti di rosso e con un fazzoletto nero annodato davanti alla bocca hanno manifestato pacificamente proprio per segnalare il mancato ingresso al Forum.
18/01/2004 16:03 © Copyright ANSA Tutti i diritti riservati
Notizie e Immagini dal 4° Social Forum Mondiale
Mumbay, Domenica, 18 Gennaio 2004, 12:03 PM ET
La statua di un bambino che solleva il Mondo.... Dopo le proteste contro l'iniquo commercio globale, i grandi affari e il debito pubblico, il terzo giorno della protesta annuale anti-globalizzazione e contro la guerra è stato impegnato in seminari e conferenze che cercano di collegare i movimenti per la Pace in tutto il Mondo per combattere il militarismo. (AP Photo/Manish Swarup)
Delegate, che rappresentano le vittime dell'incidente per una disastrosa fuoruscita di
gas che uccise migliaia di persone a Bhopal nel 1984,
protestano contro la Union Carbide (la compagnia USA responsabile),
ora sostituita dalla Dow Chemicals. (AP Photo/Manish Swarup)
Sun Jan 18, 7:33 AM ET - REUTERS/Punit Paranjpe Un attivista Indiano anti-globalizzazione mostra i ritratti dei leaders dei Paesi capitalisti che assomigliano a 'Ravana', il mitologico demone Hindu dalle dieci teste. [...] |
sabato 17 gennaio 2004
UN ALTRO MONDO E' PO...
UN ALTRO MONDO E' POSSIBILE
IV Social Forum Mondiale Mumbay - India
La scrittrice Indiana Arundhati Roy dice:
"L'anno scorso ci siamo trovati in Brasile e ci siamo detti che un altro mondo è possibile. Subito dopo, alla Casa Bianca, anche il presidente Bush e i suoi collaboratori si sono detti che un altro mondo è possibile. Il nostro progetto era il Social forum mondiale, il loro era il Nuovo secolo americano".
«I nuovi missionari parlano apertamente di un nuovo imperialismo che porti ordine in un mondo riottoso. Vogliono ordine sacrificando la giustizia, vogliono imporre la dominazione economica ad ogni costo, e sono assecondati dai corporate media: per la prima volta nella storia c'è un solo impero», e noialtri «siamo presi nel fuoco incrociato dei missili cruise e delle politiche del Fmi».
...«duemila musulmani sono stati massacrati due anni fa in Gujarat, donne violentate e bambini bruciati, mentre la polizia stava a guardare e l'amministrazione non faceva nulla. Anzi, i massimi responsabili sono stati rieletti», rievoca Roy: «Ai nostri democraticamente eletti leader non importa molto: finché corporation come la Enron continuano a fare i loro profitti e il mercato tira, sono disposti a confondere il limite tra fascismo e democrazia»). Stanno anche i disastri umani e sociali di uno sviluppo che beneficia alcune élite e penalizza intere popolazioni rurali («in India solo le dighe hanno fatto 33 milioni di sfollati dal dopoguerra. E quando protestano, la polizia manganella e spara»). Stanno le varie forme di discriminazione basate sulla casta o sull'appartenenza etnica. Sta la limitazione delle libertà personali e collettive, le legislazioni antiterrorismo che permettono arresti sommari, la spirale tra terrorismo e guerra.
L'avvocata Iraniana Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace, dice che «questo Forum è un simbolo di speranza e di riscossa contro le ineguaglianze e le ingiustizie» e si lancia in una requisitoria contro il patriarcato, «una cultura di diseguaglianza crudele con le donne e in fondo anche con gli uomini».
«la povertà estrema è un'estrema violazione dei diritti e della dignità umana», dice Shirin Ebadi, violazione da cui discendono e a cui si sommano molte altre: la violazione del diritto a un processo giusto, alla libertà d'espressione, a libere elezioni. Parla della violazione dei diritti dei palestinesi. Delle battaglie per la democrazia ripete ciò che ha detto più volte: «I diritti umani e la democrazia si conquistano dall'interno, non si postano con le armi». Non parla esplicitamente del suo paese, la signora Ebadi, se non quando parla della «discriminazione tra donne e uomini di fronte alla legge»: in Iran, dice, ci sono donne istruite che devono stare da parte perché i posti di rilievo nella società spettano agli uomini; la parola delle donne vale metà di quella degli uomini». Non nomina mai la parola religione, tantomeno islam, ma insiste su «patriarcato»: «E' una cultura che assegna alle donne un posto inferiore, una cultura di discriminazione: non ci sarà democrazia né libertà in oriente finché non abbatteremo il patriarcato». ...
da Il Manifesto - 17 Gennaio 2004
Uno Stormo...
Uno Stormo di Stelle
Roger Hopkins ha fotografato uno stormo di storni sullo sfondo di un tramonto. Ha poi
manipolato l'immagine im modo che le silouettes degli uccelli neri sono diventate bianche.
La fotografia finale mostra uno spettacolo suggestivo della notte che arriva in cieli affollati
oltre un mondo di grappoli di stelle.
venerdì 16 gennaio 2004
Inizio World Social Forum a Bombay - 16 Gennaio 2004
Persone
Mallika Sarabhai, danzatrice attivista sociale Indiana, ha dato il benvenuto ai delegati, dicendo:
"Noi crediamo che un altro mondo sia possibile e che ce ne sia urgente bisogno."
Il corteo che ha preceduto la riunione generale era aperto da uno striscione contro le caste in India. Diceva che un altro mondo non è possibile finché esistono le caste. Già, non se ne era mai occupato nessuno, qui da noi, di questo problema. Nessuno lo aveva ritenuto importante per il futuro del mondo. Proprio nessuno: né Marx né i no-global. E invece - qui a Mumbai chiunque lo capisce benissimo - è un problema fondamentale e riguarda il nostro domani. Vedere sfilare gli intoccabili, i paria, (gente che quando cammina per strada tutti si scansano con ribrezzo, perché sono condannati ad essere gli ultimi, gli infelici, gli umili, la feccia nemmeno degna di essere serva) vederli sfilare orgogliosi coi loro striscioni, e ballare, e cantare, questa è una scena che nessuno ha mai visto. Mai: in India la discriminazione verso gli intoccabili è una cosa seria, vera: riguarda anche la sinistra e l'estrema sinistra. (da L'Unità, 16 Gennaio 2004)
giovedì 15 gennaio 2004
Giustizia e Libertà per il Tibet
Giovedì 15 Gennaio 2004, 7:40 AM ET
Bombay
Monaci Tibetani portano uno striscione per una marcia della pace a Bombay.
I Tibetani sono nella città in attesa dei sei giorni del World Social Forum per
i quali migliaia di attivisti anti-globalizzazione stanno convenendo a
Bombay. (REUTERS/Punit Paranjpe )
Tibet
mercoledì 14 gennaio 2004
Censura: chiudere la...
Censura: chiudere la bocca colpendo nel portafoglio
Fo e Rame querelati, per diffamazione attraverso il loro nuovo spettacolo,
da parte del parlamentare di Forza Italia Marcello Dell'Utri.
«Questa è una querela pesante, forsennata la definirei. Perché la richiesta di due miliardi di vecchie lire è veramente una minaccia concreta, al di là della tristezza di essere ancora e sempre alle prese con queste reazioni violente alla nostra satira».
La moglie del premio Nobel ripete ancora una volta anche ad Articolo 21: “ci vogliono chiudere la bocca a tutti”.
D’accordo con lei suo marito: “la verità è che siamo di fronte all’ennesimo tentativo di creare panico”. Dopo la Guzzanti (querelata da Mediaset per 20 milioni di euro), ora tocca ai due artisti milanesi che sono stati denunciati dal senatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri. Il motivo?
Risarcimento per danni morali.
Secondo Dell’Utri i due attraverso il loro spettacolo, “l’anomalo bicefalo”, utilizzerebbero la satira per effettuare un gratuito attacco al Presidente Berlusconi e alla reputazione del senatore forzista. L’udienza contro di loro è fissata il 31 marzo. Per Dario Fo e Franca Rame comunque tutto continuerà come prima: la tournè andrà avanti senza interruzioni (fino al 5 marzo 2004), lo spirito critico li distinguerà come sempre e soprattutto continueranno ad avere sempre più successo.
(Non dimentichiamo i 26 milioni di euro chiesti da Trenitalia alla giornalista di Report, Milena Gabanelli)
da articoli di Fabio Zamboni - ALTO ADIGE e di Ernesto Zorba - ARTICOLO 21
Questi Articoli provengono da Articolo 21 liberi di
http://www.articolo21.com
martedì 13 gennaio 2004
Tenerezza Materna ...
Tenerezza Materna
La Corte Costituzi...
La Corte Costituzionale ha bocciato il Lodo Schifani
Tue Jan 13, 8:14 AM ET
Italy's constitutional court annuled a law that gave
Prime Minister Silvio Berlusconi and four other top
Italian leaders immunity from prosecution while in office.
(AFP/File/Gerard Cerles)
· | Italy's constitutional court strips Berlusconi's immunity AFP - 2 minutes ago |
Il comunicato diffuso dalla Corte Costituzionale sulle decisioni prese sul lodo Schifani:
"La Corte, con due separate pronunce in corso di pubblicazione, ha dichiarato inammissibile
la questione di costituzionalità dell' art. 110 r.d. 30 gennaio 1941, n.12, relativa alla posizione
di un giudice applicato al collegio del Tribunale di Milano che aveva rimesso la questione, e ha dichiarato
l' illegittimità costituzionale dell'art. 1 della legge 20 giugno 2003, n.140
(in materia di processi penali nei confronti delle alte cariche dello Stato),
sotto i profili della violazione degli art. 3 e 24 della Costituzione.
La Corte Costituzionale, con altra pronuncia in corso di pubblicazione, ha dichiarato
l'ammissibilità della richiesta di referendum abrogativo sullo stesso art. 1 della anzidetta
legge, così come originariamente formulata e dichiarata legittima dall' ufficio centrale presso
la Corte di Cassazione, al quale, ovviamente, competerà la valutazione della conseguenze della
sopravvenuta dichiarazione di illegittimità costituzionale".
Gli articoli '3' e '24' della Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,
limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.
Art. 24.
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad
ogni giurisdizione.
La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.
Intervista a Milena ...
Intervista a Milena Gabanelli (Redazione Articolo 21)
Un tempo eravamo le Ferrovie più sicure d’Europa, lo siamo ancora? Era una delle domande che vi ponevate nel corso della puntata che ha portato, due giorni fa, al licenziamento di due ferrovieri che vi avevano aiutato.
L'azienda sostiene che hanno messo in pericolo la sicurezza
dei passeggeri. Noi di articolo 21 pensiamo sia una forma di censura. Vietato raccontare cose che, secondo Trenitalia, non dovrebbero essere raccontate. Tu che giudizio ne dai?
Di questo passo non saremo più le ferrovie più sicure d'Europa, ed era questo il senso della nostra puntata.
Ridurre il numero dei macchinisti e la manutenzione può solo portare disastri, purtroppo.
E' vero che le 4 persone licenziate hanno violato il regolamento di ferrovie
(permettendoci di filmare dalla cabina), e dal punto di vista di Ferrovie meritano una sanzione,
ma il licenziamento è qualcosa che ci riporta alla Fiat di Valletta.
Quei ferrovieri, peraltro non iscritti al sindacato, hanno dimostrato grande coraggio e buon senso,
perchè in ballo oltre alla loro vita c'è quella di tutti i passeggeri.
Trenitalia farebbe bene ad occuparsi di più dei problemi che riguardano
la sicurezza anzichè reprimere coloro che denunciano le carenze.
Peraltro già denunciate, inutilmente, in un rapporto interno di Ferrovie nel 1997.
Qualche giorno fa un treno ha fatto 25 km da solo, senza macchinista a bordo.
Non basta forse questo a sostenere che ci sono grandi problemi di sicurezza?
O parlare della vicenda di Solignano del giugno del 2000?
senza però fare riferimento al fatto che "chi parla, paga". Questo è un errore.
Già!!!
I nostri egregi giornali non hanno parlato del licenziamento dei quattro
ferrovieri. Chi li difenderà? Chi ridarà loro il lavoro?
In ogni caso, potrei capire una sanzione, ma il licenziamento no,
il licenziamento è un provvedimento di una gravità assoluta,
assimilabile a quello di una condanna capitale in certi casi. (h)
lunedì 12 gennaio 2004
In Pictures: Buildin...
In Pictures: Building a barrier through Abu Dis (costruire una barriera attraversoAbu Dis)
Sono 12 Fotografie con ampie didascalie pubblicate da BBC News
Introduzione
Israele sta costruendo una barriera di 225 Km in West Bank. Afferma che la struttura serve alla
sua sicurezza, ma chi si oppone teme che sia un tentativo di definire i confini. Terry Boulata, una
madre e insegnante Palestinese che vive ad Abu Dis, Gerusalemme Est, ha mostrato a Martin
Asser della BBC News Online gli effetti della barriera su una comunità Palestinese.
Terra confiscata
Il viaggio comincia a Khalat al-Abed - una ricca area agricola - dove appaltaori Israeliani hanno appena cominciato a sgombrare il terreno per il muro di Abu Dis. Due escavatori e tre bulldozer lavorano a pochi metri dalle case Palestinesi, mentre un terzo escavatore sradica alberi di olivo.
"I miei nonni piantarono questi alberi per me".
Alberi sradicati
Davanti ai nostri occhi un maturo albero di olivo viene sradicato e gettato da una parte dall'escavatore. Alberi come questi sono insostituibili e questo provoca rabbia in Terry perché la distruzione dei mezzi di sussistenza di un popolo non è giusta, ma sono i legami dei Paletinesi con la loro terra che vengono sistematicamente distrutti.
"Il naturale dono del Cielo buttato via come spazzatura".
Nuovo insediamento
Insieme alla barriera, gli imprenditori Israeliani hanno incominciato a lavorare per un nuovo insediamento vicino alla proprietà di famiglia di Terry - il primo edificio si vede a destra nella foto. Il muro passerà sulla cima della collina che separa i coloni Israeliani dalle case Palestinesi, sulla sinistra.
"I bulldozer scelgono di attraversare la nostra area".
Dare inizio a un insediamento
L'hotel diviso
Come spiega lo zio di Terry, la famiglia ha poche possibilità di resistere ai piani di Israele, piani che colpiranno l'hotel di proprietà che si trova direttamente sulla traiettoria del muro. C'è una grande amarezza nel fatto che i funzionari Palestinesi superiori che hanno buoni rapporti con Israele non hanno dato alcun aiuto. Abu Ala ha detto: "Andare e dimostrare".
Comunità divisa
Parte di Abu Dis ha già un muro di separazione, messo là da Israele per fermare i Palestinesi residenti in West Bank che non hanno la carta d'identità di Gerusalemme per entrare in città. Comunque, alla popolazione di Abu Dis è stato detto che il lavoro che va avanti fino a Sud di questo, risulterà un muro alto otto metri.
"Io devo saltarlo ogni volta che esco di casa".
Scuola
Questi bambini vengono da una famiglia che ha carta d'identità di West Bank, ma vivranno nella parte sbagliata della barriera di separazione dopo che sarà stata costruita. Terry è particolarmente preoccupata perché loro non hanno diritto a essere educati nelle scuole municipali di Gerusalemme.
"Questi bambini non possono più venire nella mia scuola".
Famiglia divisa
Sud di Abu Dis, due altri bulldozers stanno sgombrando il terreno vicino alle proprietà della famiglia Sarkhi nell'area di Sawahreh. The Sarkhis sono residenti a Gerusalemme secondo la legge Israeliana, ma la barriera passerà tra loro e Gerusalemme e li separerà dai parenti a 200 metri di distanza.
"Questo è l'unico terreno di gioco in tutta Abu Dis".
Mentre Terry e la sua collega Manal Erekat si avvicinano ai bulldozers al lavoro sulla soglia della casa dei Sarkhi house, Manal rivela che questa è la sua terra di famiglia. Le autorità Israeliane hanno detto agli Erekats che la loro terra era stata confiscata per "ragioni di sicurezza", rendendo una opposizione legale quasi impossibile.
"Questa è la nostra terra e noi sentiamo che loro ci hanno tolto tutto".
Lunga scarrozzata
Osama Sarkhi dice che la vita non saraà mai più la stessa per la sua famiglia ora che gli Israeliani sono arrivati a costruire una barriera che li separa dai parenti. A due minuti di strada per vedere suo zio, una coppia 200 metri più avanti dovrà in futuro guidare fino a 20 kilometre impiegando circa un'ora.
"Ho passato gran parte della mia infanzia giocando in questo campo".
Dissotterrare il passato
Sulla sommità della collina sopra la casa della famiglia Sarkhi, i bulldozers Israeliani hanno raggiunto dei resti archeologici, perciò il lavoro di sgombero del del terreno si è fermato per consentire le ricerche. Terry dice di sperare che siano reasti Romani o Ebraici, perché altrimenti i coloni Ebrei potrebbero arrivare a rivendicare la collina.
"I loro antenati fuggrono molto tempo fa e noi abbiamo salvato questa terra".
Una sola considerazione: non le vite dei Palestinesi di oggi, ma l'eventualità che la terra nasconda dei resti archeologici può fermare i bulldozer Israeliani. (h)
domenica 11 gennaio 2004
Una chiocciolina a spirale del genere Panorbis. Il principio matematico che presiede alla sua forma è lo stesso di quello che genera le spirali galattiche (torsione centrale durante uno sviluppo radiale).
l'immagine di una galassia a spirale ripresa a mezzo rilevatore di luce microelettronica CCD, dal telescopio del Las Campanas Observatory in Cile. La galassia (NGC 1232) si trova nella costellazione di Eridanus a 100 milioni di anni luce
Un Enorme Pezzo di Spazio Stellare
The newest camera on the Hubble Space Telescope has created an unprecedented image of a huge hunk of the sky, including at least 10,000 galaxies, which could help determine how our own Milky Way evolved, astronomers said on January 8, 2004. The new mosaic is the largest color image ever made by the orbiting telescope, covering an area of the sky about the apparent size of the full moon. This may not sound big, but it is 150 times the size of images made by an earlier survey of galaxies known as the Hubble Deep Field image. A variety of galaxies are seen in this smaller image made from the larger mosaic. (GEMS Collaboration/Reuters)
Memoria de...
Memoria della Schiavitù Le Nazioni Unite hanno aperto l'Anno Internazionale della Lotta contro la Schiavitù | ||
Una cerimonia si è svolta in Ghana, nel porto di Cape Coast, una volta uno dei centri più attivi per il traffico degli schiavi. Koichiro Matsuura, capo dell'Unesco, durante una visita nello Stato dell'Africa Occidentale, ha detto che la schiavitù è stata una tragedia che è rimasta misconosciuta per molti anni. E' stato accertato che la schiavitù non è stata completamente abolita in tutto il mondo. Un gruppo Internazionale Anti-Slavery International sta lavorando con l'UNESCO, l'organizzazione cunlturale delle Nazioni Unite, per accrescere la consapevolezza del traffico transatlantico del traffico degli schiavi, in un programma chiamato Rompere il Silenzio
La schiavitù oggi Bonded labour (around 20 million people) Forced labour Some forms of child labour (179 million) Sexual exploitation of children Trafficking (more than 800,000 people per year - US Government estimate) Early or forced marriage Chattel slavery Fonte: Anti-Slavery International da BBC News, 10 Dicembre 2004 |