UNO SPECCHIO DEFORMATO

URI AVNERY

Presstituzione. (Press=stampa). Nel Medio Evo gli eserciti erano accompagnati da grandi quantità di prostitute. Nella guerra in Iraq le truppe americane e inglesi sono accompagnate da una gran quantità di giornalisti.
Ho inventato l'equivalente ebraico di "presstitution" quando ero direttore di una rivista israeliana, per connotare i giornalisti che trasformavano i media in prostitute.
I medici sono vincolati dal giuramento di Ippocrate a salvare la vita nei limiti del possibile. I giornalisti sono legati dall'onore professionale a dire la verità, nel modo in cui la vedono.

Mai prima d'ora come in questa guerra tanti giornalisti hanno tradito il loro dovere. Il loro peccato originale è stato l'aver accettato di essere "embedded" ("arruolati, incorporati") nelle unità dell'esercito. Questo termine americano è assonante con l'espressione essere nel letto ed è ciò che vuol dire in pratica.
Un giornalista che si stende nel letto di un'unità dell'esercito diventa volontariamente uno schiavo. E' legato allo staff del comandante, va nei luoghi che interessano il capo, vede quello che il capo vuole che lui o lei veda, è allontanato dalle zone che il comandante non vuole che veda, sente quello che l'esercito vuole che senta e non sente quello che l'esercito non vuole che senta. E' peggio di un portavoce ufficiale dell'esercito, perché finge di essere un reporter indipendente.

Il problema non consiste nel fatto che vede solo un pezzetto del grande mosaico della guerra, ma piuttosto nel fatto che comunica una visione falsa di questo pezzetto.
Nella guerra delle Falklands e nella prima guerra del Golfo ai giornalisti non era semplicemente permesso di avvicinarsi alla zona delle attività militari. Pare che un tipo brillante del Pentagono abbia avuto un'idea: "Perché tenerli lontano? Facciamoli venire, sarà loro detto cosa scrivere e mandare in onda e mangeranno dalle nostre mani come cuccioli."