Ricordare Luigi Pintor
Il nespolo - Giugno Giano ha cento anni e ha deciso di sedersi sotto un nespolo a contare i giorni senza più cedere alle tentazioni mondane. Gli sembra una decisione assennata e adeguata alle circostanze. Non farà nulla e lascerà vagare i suoi pensieri come nuvole oltre il fogliame.
L’estate è una stagione che favorisce questa disposizione d’animo. I castagni e i faggi delle colline sono più ombrosi di un nespolo ma la preferenza di Giano per quest’albero dipende dal fatto che ne aveva uno nel giardino di casa. Tra i suoi rami fioriscono ricordi più gradevoli di tutto il resto. […]
[…] Molti dei suoi anni li ha vissuti in una stanza a scrivere sui giornali contro qualcosa o qualcuno. Era per temperamento un polemista (un bastian contrario come si dice dei bambini indocili). Quel che faceva non serviva a nulla ma a lui sembrava di grande importanza e a quel mestiere rivoluzionario era dedito completamente. […]
dall'incipit de Il nespolo di Luigi Pintor
Mi mancherà Pintor. "Il nespolo" è uno dei miei libri preferiti. maia
RispondiEliminaNon lo conoscevo questo libro...allora sono andata in giro a cercare 'delucidazioni' ed ho trovato una splendida recensione-lettera aperta di Vittorio Sermonti, del Manifesto, di cui ti riporto una frase che mi ha colpito:"...nei tuoi libri, dove non hai remore ad ammettere di aver molto fallato, di non aver fatto praticamente altro in vita tua che avventarti contro mulini a vento, non c'è traccia nemmeno dell'estremo, tenue, alle volte fin quasi elegante esercizio di spocchia...di chi nell'esercizio pubblico dell'autodenuncia, magari nel vezzo dell'autodeprecazione, rivendica a gran voce la continuità del proprio magistero"...Che bello! un uomo che ha riconosciuto di aver molto sbagliato..è raro! LUC
RispondiEliminaCara LUC, il libro di Pintor è un librino, come mole, 118 pagine, compreso l'indice. Per me, però, vi ha scritto cose minime e fondamentali. L'ho sempre ritenuto un uomo onesto. harmonia
RispondiEliminaun libro che andrò a cercare, appena possibile. grazie pèer avere ricordato un uomo onesto e pulito, con valori che stanno scomparendo. ma molti di noi comunque cercheranno di tenerli vivi
RispondiEliminaScompare tutta una generazione. Speriamo in chi sopraggiunge, ma certo sono momenti amari. Il "mio" nespolo era all'Elba e arrampicandosi fino in cima si vedeva il mare. Il nespolo ha legno sottile ma robustissimo, affidabile e di grande elastica energia. Luigi Pintor era un poco così.
RispondiEliminasempre bravissima, davvero, piena di sentimenti..ti stimo! e poi hai colto il grande cuore di un grande professionista come Enrico.ciao, dany
RispondiElimina..ti ringrazio Harmonia per avergli voluto dedicare un post.
RispondiElimina..ti ringrazio Harmonia per avergli voluto dedicare un post.
RispondiElimina..ti ringrazio Harmonia per avergli voluto dedicare un post.
RispondiEliminaCaro Tuareg, ci sono molte persone oneste e pulite che continueranno il lavoro di un uomo come Pintor, sia pure seguendo ognuna il proprio sentiero. Tu sei una di queste persone, Enrico. tua harmonia
RispondiEliminaPer MaestroSuann. Hai fatto diventare il nespolo un albero simbolico: simbolo di energia e sana duttilità. Io adoro gli alberi. Ho ammirato molto le tue associazioni di idee e, se permetti, me ne impossesso per usarle a mia volta. Ovviamente non dirò che appartengono a me. Un po' scherzo, ma davvero ti ringrazio di cuore. Un saluto. harmonia
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