AHIMSA. Parola sanscrita che ho imparato da Gandhi. Vuol dire "innocenza" e "non violenza","impegno a non nuocere ad alcun essere vivente". AHIMSA. I miei obiettivi sono la ricerca, la conoscenza, la comunicazione e la condivisione di emozioni, idee, informazioni con altre "persone che cercano". L'altro mio blog è CONVIVIUM, il posto del banchetto.
lunedì 31 gennaio 2005
Elezioni in Iraq
Voglio sperare in qualcosa di buono, o di meno peggio, per gli Iracheni.
Ho appena scritto da Alain, che riferisce dubbi di non poco conto, queste parole: va bene, il voto c'è stato, le percentuali di affluenza saranno quasi certamente impossibili da conoscersi esattamente, ma la domanda di fondo che rimane è questa: è un Parlamento libero, oppure agli irakeni è stato regalato un pacchetto preconfezionato altrove? E se, come dice GWB, il popolo irakeno è maturo, c'è ancora bisogno di occuparlo militarmente? Questi i miei dubbi, dolce Harmonia. TpnO
Ho appena scritto da Alain, che riferisce dubbi di non poco conto, queste parole: va bene, il voto c'è stato, le percentuali di affluenza saranno quasi certamente impossibili da conoscersi esattamente, ma la domanda di fondo che rimane è questa: è un Parlamento libero, oppure agli irakeni è stato regalato un pacchetto preconfezionato altrove? E se, come dice GWB, il popolo irakeno è maturo, c'è ancora bisogno di occuparlo militarmente? Questi i miei dubbi, dolce Harmonia. TpnO
Speriamo bene in un vero processo di democrazia...certo le elezioni sotto il mirino dei carri armati non so quanto siano state poi cosi' libere come si vuol far credere. Per adesso in quanto popolo occupato non si puo' pretendere di piu' ma speriamo e confidiamo sull'intelligenza del popolo iracheno affinche' possano avviare piano piano un processo di vera democraticizzazione senza sudditanze psicologiche o peggio nei confronti degli americani. Cmq la vedo come te ...speriamo di cuore in qualcosa di buono e soprattutto che, in forza del principio di autodeterminazione dei popoli, l'Irak resti libero da vincoli e/o pressioni per una loro autonoma politica interna ed internazionale. Ciao H. scusa se sono stato un po' assente ma quando passo non tralascio un post e recupero leggendo tutto. Sempre buon blog Harmonia.
Questa foto è emblematica! Ho visto anch'io ieri con quanto orgoglio i votanti mostravano il dito 'macchiato'.... E' stata comunque una giornata importante!
Eppure sono perplesso. Si parla di "vittoria per la democrazia" da destra a sinistra (pur con sfumature differenti). Un paese in assetto di guerra, un governo fantoccio controllato da membri della Cia con esperienza sudamericana, ampia partecipazione vero (ma vorrei vedere i criteri di voto... sarò bastardo dentro ma non mi fido). Insomma fa piacere pensare che gli irakeni si sono approcciati con le urne in senso non plebiscitario, ma questa non è democrazia per me. Non sono molto convinto da tutto questo ottimismo ...
è una fase transitoria, molti di noi non riescono a darsi il tempo che occorre affinchè le cose si sviluppino, sentono il bisogno di schierarsi, di giudicare immediatamente, sono ritmi appresi dalla tv, dai dibattiti post elettorali a seggi appena chiusi, non trovo nulla di sorprendente nel fatto che si siano tenute le elezioni, ammiro il coraggio dei civili che nonostante le minacce, ampiamente attuate, sono andati comunque a votare.
Ho appena scritto da Alain, che riferisce dubbi di non poco conto, queste parole: va bene, il voto c'è stato, le percentuali di affluenza saranno quasi certamente impossibili da conoscersi esattamente, ma la domanda di fondo che rimane è questa: è un Parlamento libero, oppure agli irakeni è stato regalato un pacchetto preconfezionato altrove?
RispondiEliminaE se, come dice GWB, il popolo irakeno è maturo, c'è ancora bisogno di occuparlo militarmente?
Questi i miei dubbi, dolce Harmonia. TpnO
Ho appena scritto da Alain, che riferisce dubbi di non poco conto, queste parole: va bene, il voto c'è stato, le percentuali di affluenza saranno quasi certamente impossibili da conoscersi esattamente, ma la domanda di fondo che rimane è questa: è un Parlamento libero, oppure agli irakeni è stato regalato un pacchetto preconfezionato altrove?
RispondiEliminaE se, come dice GWB, il popolo irakeno è maturo, c'è ancora bisogno di occuparlo militarmente?
Questi i miei dubbi, dolce Harmonia. TpnO
I dati sull'affluenza alle urne sembrano confortanti... Per il resto, accolgo, come fossero miei, gli stessi dubbi espressi sopra da Masso.
RispondiEliminaCiao
I dati sull'affluenza alle urne sembrano confortanti... Per il resto, accolgo, come fossero miei, gli stessi dubbi espressi sopra da Masso.
RispondiEliminaCiao
Speriamo bene in un vero processo di democrazia...certo le elezioni sotto il mirino dei carri armati non so quanto siano state poi cosi' libere come si vuol far credere. Per adesso in quanto popolo occupato non si puo' pretendere di piu' ma speriamo e confidiamo sull'intelligenza del popolo iracheno affinche' possano avviare piano piano un processo di vera democraticizzazione senza sudditanze psicologiche o peggio nei confronti degli americani. Cmq la vedo come te ...speriamo di cuore in qualcosa di buono e soprattutto che, in forza del principio di autodeterminazione dei popoli, l'Irak resti libero da vincoli e/o pressioni per una loro autonoma politica interna ed internazionale. Ciao H. scusa se sono stato un po' assente ma quando passo non tralascio un post e recupero leggendo tutto.
RispondiEliminaSempre buon blog Harmonia.
Questa foto è emblematica! Ho visto anch'io ieri con quanto orgoglio i votanti mostravano il dito 'macchiato'.... E' stata comunque una giornata importante!
RispondiEliminaEppure sono perplesso. Si parla di "vittoria per la democrazia" da destra a sinistra (pur con sfumature differenti). Un paese in assetto di guerra, un governo fantoccio controllato da membri della Cia con esperienza sudamericana, ampia partecipazione vero (ma vorrei vedere i criteri di voto... sarò bastardo dentro ma non mi fido). Insomma fa piacere pensare che gli irakeni si sono approcciati con le urne in senso non plebiscitario, ma questa non è democrazia per me. Non sono molto convinto da tutto questo ottimismo ...
RispondiEliminaecco questo about sì dovrebbe essere per tutti così
RispondiEliminaAnch'io voglio sperarlo.Assolutamente sperarlo.Ma i dubbi li ho.Inevitabilmente.
RispondiEliminaè una fase transitoria, molti di noi non riescono a darsi il tempo che occorre affinchè le cose si sviluppino, sentono il bisogno di schierarsi, di giudicare immediatamente, sono ritmi appresi dalla tv, dai dibattiti post elettorali a seggi appena chiusi, non trovo nulla di sorprendente nel fatto che si siano tenute le elezioni, ammiro il coraggio dei civili che nonostante le minacce, ampiamente attuate, sono andati comunque a votare.
RispondiEliminaè stupenda questa foto, Harmonia, colma di speranza....Un bacio. Alain
RispondiEliminaSperiamo..
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