sabato 11 settembre 2004

Logo


September Eleventh Families For Peaceful Tomorrows


Three Years Later:


Peaceful Tomorrows 9/11/04 Statement


Nearly three years ago, September 11th Families for Peaceful Tomorrows was born out of a shared belief that America’s military response to the 9/11 attacks which took our loved ones’ lives would result in the deaths of countless innocent civilians and increase recruitment for terrorist causes, making the United States, and the world, less safe and less free for generations to come.


Today, as we commemorate September 11, 2004, we find that our worst fears have been realized. The terrorism of September 11th has been neither neutralized, nor ended, by the terrorism of war. [Read more here]


Quasi tre anni fa, September 11th Families for Peaceful Tomorrows nacque dalla convinzione condivisa che la risposta militare dell'America agli attacchi dell'11 Settembre che avevano portato via i nostri cari avrebbe causato la morte di innumerevoli civili innocenti e l'incremento delle cause terroriste, rendendo gli Stati Uniti, e il mondo, meno sicuri e liberi per le generazioni future.


Oggi, mentre commemoriamo l'11 Settembre 2004, scopriamo che le nostre peggiori paure si sono realizzate. Il terrorismo dell'11 Settembre non è stato neutralizzato né fatto finire dal terrorismo di guerra. [continua]


Make a "Peace Connection"


this September


Host an event in your community!


This year, September 11th Families for Peaceful Tomorrows invites you to make a "Peace Connection" with those affected by terrorism, violence and war. Our goal is to facilitate the creation of one-on-one connections among those in the United States and people around the world who share a desire for dialogue, understanding and peace.


Crea una "Connessione di Pace"


questo Settembre


Quest'anno, le Famiglie dell'11 Settembre per Domani di Pace ti invitano a creare una "Connessione di Pace" con chi è stato colpito dal terrorismo, dalla violenza e dalla guerra. Il nostro obiettivo è facilitare la creazione di connessioni uno-a-uno fra le persone negli Stati Uniti e le persone in tutto il mondo che condividono un desiderio di dialogo, comprensione e pace. [continua]


http://www.peacefultomorrows.org/


Il mio cuore e la mia mente sono in completa profonda sintonia, syn-pathia e compassione con queste famiglie Americane. Condivido il loro dolore, le loro paure, il loro rifiuto della violenza, il loro invito al dialogo interpersonale, al rapporto uno-a-uno con gli esseri umani in tutto il mondo.


Non dimentichiamo l'11 Settembre 1973, giorno tragico del colpo di stato in Cile, inizio di anni e anni di indicibili sofferenze per un intero popolo. Il terrorista che uccise Salvador Allende è ancora vivo, e immune.


Cile/ Il terrorista Pinochet


di Ariel Dorfman

Erano tre gli isolati che dividevano il DuPont Circle e lo Sheridan Circle, due incroci da cui sono passato spesso nel mio periodo di esilio a Washington. Tra i due era lo Sheridan Circle a sembrarmi più importante negli anni ottanta, a riempirmi maggiormente di tristezza e di rabbia.
Infatti era stato lì, a pochi passi dall'ambasciata cilena, che la polizia segreta di Pinochet aveva assassinato il 21 settembre 1976 l'ex ministro di Salvador Allende, Orlando Letelier. Come molti altri esiliati, passavo spesso da lì per ricordare l'amico defunto e per promettere a me stesso che un giorno saremmo riusciti a processare il dittatore che ne aveva ordinato la morte. ... continua http://www.unita.it/



11 SETTEMBRE: INTERDIPENDENCE DAY A ROMA



FRA MEMORIA E POLITICA

(AGI) - Roma, 9 set. - Una giornata dedicata alla memoria in Campidoglio, sabato 11 settembre a tre anni di distanza dalle stragi di New York, e una giornata dedicata alla politica, domenica 12 settembre al Parco della Musica. Questo il filo rosso che leghera' la manifestazione capitolina della "Giornata dell'interdipendenza" durante la quale oltre venti paesi, non solo europei, si confronteranno sul comune destino che lega, e sotto diversi aspetti, tutti i popoli e i paesi del mondo.


Nata da una idea del politologo statunitense Benjamin Barber, l'interdipendenza risponde alla convinzione che i destini delle nazioni e delle etnie siano legati da una stretta relazione, molto piu' reale e forte di ogni possibile divisione. Un anno fa, il 12 settembre 2003, enti, associazioni, sindaci e movimenti, hanno firmato la dichiarazione di interdipendenza. Ad un anno di distanza, nella serata di domenica, sara' sottoscritta dai rappresentanti di almeno venti paesi del vecchio continente la "carta europea per l'interdipendenza". ...


..."che fare" di fronte al terrorismo e alla sua violenza, come promuovere l'interdipendenza positiva ...



"Trent'anni fa l'interdipendenza era una aspirazione oggi e' un fatto perfino brutale nella sua evidenza", ha sottolineato Barber osservando che "e' spesso malvagia: pensiamo all'Aids, alla Sars, all'industria delle armi, alla criminalita' e alla prostituzione, al capitalismo predatorio e senza regole, alla guerra e al terrorismo. Cio' che manca, e che bisogna costruire, sono la democrazia e la giustizia senza frontiere. C'e' bisogno di una interdipendenza buona e democratica. Le due volontarie italiane rapite - ha proseguito - rappresentano la potenza della interdipendenza benefica.



Cerchiamo a Roma, dove sono nati i fondamenti della Res publica, una soluzione senza frontiere, cerchiamo una alternativa alla guerra, alla fallimentare politica militare sia dei terroristi che di coloro che sostengono di volerli combattere".
Luigi Bobba ha sottolineato l'esigenza di "costruire una alternativa alla guerra preventiva che porta il mondo in un vicolo cieco chiunque la dichiari"; Mario Giro della comunita' di Sant'Egidio ha marcato il valore di negare "la rassegnazione al sonno della ragione e della politica"; Lucia Fronza, del movimento dei Focolari ha affermato che "non vogliamo trovare la nostra identita' per opposizione o per difesa, ma attraverso il dialogo. Terrorismo e guerra per noi stanno dalla stessa parte". Il presidente di Legambiente, Roberto della Seta ha centrato l'attenzione sulle dubbie capacita' della politica di rispondere alla realta' dell'Interdipendenza.



"Una comunita' di destino ci lega tutti", ha affermato il sindaco Veltroni sottolineando che "l'interdipendenza mette in relazione persone, culture, identita'. Bisogna creare un mondo - ha aggiunto - in cui le identita' convivono, ma non e' un compito facile, servono grande intelligenza e finezza politica e civile".


Fonte: http://www.agi.it/private/















10 commenti:

  1. grazie di averlo messo su bloggerscontroguerra...oggi sulla stampa di torino c'e' un 'uscita preoccupante e , spero, delirante di badget bozzo al congresso di forza italia..sulle due simone..l'hai letta?

    RispondiElimina
  2. ..... sono passata da qui... ilaria (MN)

    RispondiElimina
  3. per la legge dell'inter-dipendenza..possiamo dire che ci rincorriamo..:-)

    RispondiElimina
  4. Ecco, tra le altre cose, tutte importanti, che hai scritto, vorrei mettere soprattutto in evidenza quella che riguarda il golpe in Cile.

    ¡Viva Chile, viva el pueblo, vivan los trabajadores!

    RispondiElimina
  5. Ecco, tra le altre cose, tutte importanti, che hai scritto, vorrei mettere soprattutto in evidenza quella che riguarda il golpe in Cile.

    ¡Viva Chile, viva el pueblo, vivan los trabajadores!

    RispondiElimina
  6. Ecco, tra le altre cose, tutte importanti, che hai scritto, vorrei mettere soprattutto in evidenza quella che riguarda il golpe in Cile.

    ¡Viva Chile, viva el pueblo, vivan los trabajadores!

    RispondiElimina