mercoledì 8 settembre 2004

Salviamo le due Simone



"Una manifestazione di piazza, subito, di italiani e di tutte le confessioni religiose e politiche insieme, sull’esempio francese affinchè si faccia pressione sul nostro governo e le due Simone tornino a casa sane e salve".



Articolo 21 rilancia l'appello di Giovanna Botteri, inviata del Tg3 a favore della liberazione delle due ragazze italiane, Simona Pari e Simona Torretta, rapite in Iraq. Leggi e sottoscrivi l'appello


http://www.articolo21.com/appelli_form.php?id=16


 


La trappola del terrorismo


Ieri è stato il turno di Simona Pari e di Simona Torretta, due donne


Italiane, coraggiose portatrici di cooperazione pacifica, e di due


Iracheni.


Nuova angoscia per due persone che ci sono vicine si somma a


quella quotidiana, l'angoscia per le vittime della guerra in Iraq e


di tutte le altre guerre messe in ombra da questa che al momento


sembra la catastrofe più grande e pericolosa.


Criminali in cerca di bottino o terroristi che si definiscono Islamici?


Gli ultimi sequestri sembrano hanno colpito persone impegnate


contro la guerra con concrete azioni di cooperazione e di alleanza


con la popolazione Irachena. I sequestratori saranno terroristi e


vigliacchi, ma dubito che siano degli sciocchi sprovveduti. Dicono di


agire in nome di Dio e dell'Islam, e di fatto attirano rancori e


aggressività contro i Musulmani. Quali sono allora i loro obiettivi?


Non è probabile che questa sia una trappola in cui far cadere


'Occidentali' e Musulmani insieme?


La lettura di un articolo su un saggio dell'slamologo Gilles Kepel ci


fa vedere le cose da un altro angolo visuale:


IRAQ/ KEPEL: "I FONDAMENTALISTI SONO ISOLATI NEL MONDO ARABO"
03/09/2004

Nuovo saggio dell'islamologo su fratture che percorrono il jihad


Parigi, 2 set (Apcom) - Con i due giornalisti francesi forse a un passo dal rilascio, dopo 14 giorni di prigionia in Iraq, e in coincidenza con l'entrata in vigore della discussa legge che vieta i segni religiosi nelle scuole pubbliche, arriva in libreria il nuovo libro dello specialista del mondo arabo Gilles Kepel. In edicola oggi, "Fitna: guerre au coeur de l'Islam" ("Fitna: guerra nel cuore dell'islam") cerca di tirare le fila dell'11 settembre, della guerra in Iraq e del posto dell'islam in Europa e trae il suo titolo dalla parola araba che indica "la grande discordia che colpisce la comunità dei fedeli", come spiega lo stesso Kepel al quotidiano Le Figaro.


"La Fitna è l'incubo degli ulema, i dottori della legge", spiega ancora Kepel, "che continuano, appoggiandosi sul Corano, a mettere in guardia i musulmani contro chi scatena il jihad in modo inappropriato, perché questa si rivolge contro di loro". Il mondo musulmano è attraversato secondo il docente di Sciences-Po dalle spaccature. L'ultima è proprio quella sorta dopo il rapimento di Christian Chesnot e Georges Malbrunot: "i terroristi dell'Esercito islamico in Iraq volevano trasformare il rapimento in jihad e trascinare le masse musulmane del mondo intero, galvanizzate contro la laicità francese, che è stata dipinta sulle televisioni satellitari arabe come una persecuzione contro le brave musulmane", spiega Kepel a Le Figaro.


[...] continua: http://economia.virgilio.it/news/index.html


Molti riflessioni può stimolare anche la lettura di un articolo di


Alessandro Robecchi su Il Manifesto del 5 Settembre scorso:


Noi e loro

Vale sempre quello che diceva il vecchio Vonnegut: non c'è niente di intelligente da dire a proposito di un massacro. Solo, forse, che il concetto di scontro di civiltà tanto in voga tra i crociati di entrambe le parti andrebbe rivisto.


Non ci sono due civiltà che si ammazzano barbaramente a vicenda (noi contro loro) come piacerebbe a Oriana & Osama, ma i vertici, le élites politiche ed economiche di due schieramenti che ammazzano la gente che sta in mezzo.


I ragazzini di Beslan sono la fotografia della situazione: presi in trappola tra due follie contrapposte, tirassegno d'allenamento tra due eserciti stupidi e rozzi come soltanto gli eserciti sanno essere. Di qui l'indipendentista aspirante martire e di là lo zar che non cede e mostra i muscoli: in mezzo rimane il ragazzino osseto, stritolato, innocente, effetto collaterale, briciola inevitabile. Questa volta. Le altre volte erano i pendolari madrileni, gli impiegati di New York, i civili di Falluja, i passeggeri degli autobus di Gerusalemme o degli aeroplani russi, i bambini palestinesi bombardati e chiusi dietro un muro, i ragazzini di Kabul. Ecc. ecc, aggiungete a piacere, riempite qualche riga pure voi di gente innocente che ci lascia la pelle, l'elenco della barbarie è infinito.


Dalla Cecenia a Guantanamo, è uno scontro di civiltà? Se ammettiamo questa ipotesi bisogna subito aggiungere un corollario: civiltà comandate da teste di cazzo.


Il (debolissimo) pensiero emergente vorrebbe questo: che si considerasse il mattatoio quotidiano come uno scontro tra occidente e islam, tra buoni che devono difendersi (noi, ovviamente) e cattivi che attaccano (loro). Mentre se si fa la conta dei morti e dei feriti, delle sofferenze e dei traumi, si scopre che ci sono due leadership di pazzi (loro Bush, loro Osama, loro Putin, loro terroristi) contro circa sei miliardi di persone che non c'entrano niente e che temono di finirci in mezzo (noi). Noi che andiamo a scuola o a prendere il treno, o che finiamo per sbaglio sulla traiettoria di un missile o con gli elettrodi attaccati alle palle in una prigione.


E' solo un piccolo cambio di prospettiva, uno spostamento della visuale, ma credo che in questo senso sì, sia possibile vedere una reale contrapposizione tra «noi» e «loro»: noi le vittime e loro quelli che sparano, da una parte o dall'altra, circondati da ideologi e consiglieri e affaristi e strateghi della forza furbi come faine, che abitino in una grotta sperduta o in una casa bianca a Washington. Tanto per piccolo esercizio, basta un'occhiata ai manifesti ideologici: i siti più trucidi della Jihad non hanno nulla da insegnare quanto a desiderio di dominio, alle patinate home page dei pensatoi Usa che spiegano e spingono il New American Century. C'è una specularità tra queste due follie, una somiglianza ideologica: da entrambe le parti il pallino è in mano ai falchi, la prevalenza dello stronzo è conclamata in ognuna delle fazioni in lotta.


Sei miliardi di moderati guardano attoniti e stanno nel mezzo. Intendo in questo caso per "moderati" tutti quelli che rivendicano come un diritto di non essere ammazzati né da un falco né dall'altro e né da tutti e due come nella scuola di Beslan. Anche altre letture convincono poco. Le democrazie sono sotto attacco, ci dice Mauro su Repubblica. Vero, ma non ci dice quanto virtuali siano queste democrazie. Che se ci fosse stata una vera democrazia in Spagna, in Iraq non ci sarebbero andati, e non avrebbero raccolto duecento cadaveri (nostri!) alla stazione di Atocha. Uguale per l'Italia. Uguale per il Regno Unito di mr. Blair.


Se gli americani fossero informati come tutti pensiamo dovremmo essere in una democrazia, saprebbero che Saddam non era Osama e forse si sarebbero opposti alla guerra, chissà, non si sa mai cosa può combinarti la democrazia se per caso ti metti ad applicarla. L'esercizio di cercare chi ha cominciato, che è stato il primo, indagare su chi è stato più stronzo con chi negli ultimi duecento anni, può spiegare molte cose, ma non allontana il mirino da quelli che stanno in mezzo, che siamo noi, parecchi miliardi di scudi umani.


Sinceramente, credo che dovremmo cominciare a prenderla proprio come una questione personale, dopotutto è a noi - a noi sei miliardi di ragazzini di Beslan - che queste due bande di stronzi sparano addosso.


http://www.ilmanifesto.it/


(a capo e grassetto sono miei)

... Si moltiplicano i messaggi, firmati da associazioni e politici, per la liberazione delle due pacifiste. Dopo Romano Prodi, Javier Solana (Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea), Mario Scialoja (Lega musulmana mondiale), mercoledì, nel corso dell’udienza generale, anche il Pontefice ha chiesto il rilascio immediato delle due Simone: «Le due giovani volontarie italiane sequestrate ieri a Baghdad siano trattate con rispetto e restituite presto incolumi all’affetto dei loro cari». Così in un appello letto da un rappresentante del Vaticano.


Anche la Lega Araba ha espresso «la propria preoccupazione per il rapimento delle due donne italiane che lavorano per il settore umanitario e chiede la loro liberazione in considerazione del ruolo che esse svolgono in quel campo in Iraq». Lo ha dichiarato il portavoce dell'organismo panarabo, Hossam Zaki, esprimendo il punto di vista anche del segretario generale, Amr Mussa.


(L'Unità - http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=37571)



17 commenti:

  1. Mi dai sempre un'occasione per riflettere. Grazie.

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  2. Sono momenti terribili. Domani sera dovro' insediare la mia Commissione e nel minuto di silenzio sono indeciso sulle cose da dire, non trovo le parole: credo che usero' la frase di Vonnegut.
    Grazie, Harmonia, grazie di esserci.
    Ritengo una fortuna essere arrivato qui.
    Tpno
    M.

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  3. Sono momenti terribili. Domani sera dovro' insediare la mia Commissione e nel minuto di silenzio sono indeciso sulle cose da dire, non trovo le parole: credo che usero' la frase di Vonnegut.
    Grazie, Harmonia, grazie di esserci.
    Ritengo una fortuna essere arrivato qui.
    Tpno
    M.

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  4. Sono momenti terribili. Domani sera dovro' insediare la mia Commissione e nel minuto di silenzio sono indeciso sulle cose da dire, non trovo le parole: credo che usero' la frase di Vonnegut.
    Grazie, Harmonia, grazie di esserci.
    Ritengo una fortuna essere arrivato qui.
    Tpno
    M.

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  5. potrebbe essere una trappola, ma secondo me è più probabile che questi criminali siano meno sofisticati di noi e pensassero di arraffare un cospicuo bottino: due donne occidentali, roba di valore, speriamo che non facciano nulla di orribile

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  6. terroristi travestiti da islamici. sta diventando troppo pericoloso rimanere a baghdad, ma è troppo tardi per tirasi fuori. un abbraccio

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  7. .....in questa terribile spirale .....oggi c'è un buio sempre piu' buio....ho la tremenda orribile sensazione che le cose sguscino ormai tutte di mano...e un orribile senso di impotenza totale....
    ma come possiamo continuare a vivere.....?

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  8. .....in questa terribile spirale .....oggi c'è un buio sempre piu' buio....ho la tremenda orribile sensazione che le cose sguscino ormai tutte di mano...e un orribile senso di impotenza totale....
    ma come possiamo continuare a vivere.....?

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  9. .....in questa terribile spirale .....oggi c'è un buio sempre piu' buio....ho la tremenda orribile sensazione che le cose sguscino ormai tutte di mano...e un orribile senso di impotenza totale....
    ma come possiamo continuare a vivere.....?

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  10. Grazie. La citazione da Il manifesto ci voleva. Grazie mille.

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  11. hanno rapito persone che ci rappresentano,che erano contro la guerra..dobbiamo fare di tutto perchè non paghino le politiche guerrafondaie del nostro governo e la spirale di chi fomenta l'odio

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  12. l'impotenza è la violenza suprema che rende il terrorismo invincibile... besos y saludos-- ethan

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  13. Quando penso a tutto questo mi cascano le braccia e mi chiedo se cisarà mai un limite al peggio. E' tutto molto triste. Un bacio, Harmonia. Sei uno stimolo per la mia coscienza. Percival

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  14. "Non ci sono due civiltà che si ammazzano barbaramente a vicenda (noi contro loro) ..., ma i vertici, le élites politiche ed economiche di due schieramenti che ammazzano la gente che sta in mezzo".
    Questo è esattamente quello che stavo pensando giusto stamattina.

    E poi, complimenti, Harmonia, i tuoi approfondimenti sono sempre belli e opportuni.

    RispondiElimina
  15. "Non ci sono due civiltà che si ammazzano barbaramente a vicenda (noi contro loro) ..., ma i vertici, le élites politiche ed economiche di due schieramenti che ammazzano la gente che sta in mezzo".
    Questo è esattamente quello che stavo pensando giusto stamattina.

    E poi, complimenti, Harmonia, i tuoi approfondimenti sono sempre belli e opportuni.

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  16. "Non ci sono due civiltà che si ammazzano barbaramente a vicenda (noi contro loro) ..., ma i vertici, le élites politiche ed economiche di due schieramenti che ammazzano la gente che sta in mezzo".
    Questo è esattamente quello che stavo pensando giusto stamattina.

    E poi, complimenti, Harmonia, i tuoi approfondimenti sono sempre belli e opportuni.

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  17. Mi auguro che si riesca a trovare presto una soluzione a questo nuovo triste evento..voglio sperare che tutto finisca bene...^^

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