luce di stelle sei, quando
mi penetri:
mio sole
mio Nettuno
tu altra parte di me
io, di te – compenetrandoci:
e a onde ti sento
fiorire dall’intimo
..................................................................
(incido con la scaglia
di una conchiglia, in legno levigato
dalla marea, il mio tacito canto:
se ti sono lontana mi manchi,
congiunta al tuo pulsare, nel tuo fiato
mi apro rasserenata –
sulla spiaggia deserta
ombre lievi trascorrono e dileguano
di gabbiani invisibili nel sole)
Danilo Dolci
è bello che accogli le richieste di tutti...LUC
RispondiEliminaCiao, Harmonia, è sempre bello venire a trovarti. Buona serata. Percival
RispondiEliminaNel buio interiore c'è sempre la luce che ti riporta alla vita...devo solo seguire la luce, sperando che non sia un inganno.
RispondiEliminaPiera