Ad elevare al Signore un "canto nuovo" è invitato il mondo nella sua
globalità che include terra, mare, isole, deserti e città". "Il Signore
fa sorgere un mondo nuovo, un'era di libertà e di salvezza - ha
proseguito -. A chi era cieco vengono aperti gli occhi perché goda della
luce che sfolgora. Il cammino si fa agile e la speranza fiorisce,
rendendo possibile continuare a confidare in Dio e nel suo futuro
di pace e di felicità. Ogni giorno il credente deve saper scorgere
i segni dell'azione divina, anche quando essa è nascosta dal fluire,
spesso monotono e senza meta, del tempo". "Scoprire, con gli occhi della fede,
questa presenza divina nello spazio e nel tempo, ma anche in noi stessi
- ha concluso Giovanni Paolo II - è sorgente di speranza e di fiducia,
anche quando il nostro cuore è turbato e scosso".
Mi piace immensamente questo mio Papa Carol!
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