giovedì 30 agosto 2007

ICI



galero


"Sgargiante cappello rosso per Papa Benedeto XVI. Il pontefice ha sfoggiato il nuovo copricapo arrivando a piazza S. Pietro per l'udienza generale settimanale."qui


Sostiene Pannella sui privilegi fiscali alla Chiesa: vere truffe, cambiare il trattato del '29...

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''Finalmente''. Marco Pannella e' soddisfatto che torni il confronto sui ''privilegi fiscali'' della Chiesa cattolica in Italia. Ma sottolinea che non si tratta di qualche ''agguato orchestrato da Emma Bonino'', piuttosto del risultato del ''lavoro ultradecennale, politico e parlamentare, europeo e italiano, condotto dal Partito radicale e dal suo movimento''. L'obiettivo polemico, sottolinea, non e' ''solo il Concordato ma piuttosto il Trattato'' che regola i rapporti tra Stato italiano e Chiesa, che non e' stato modificato nell'84, ma e' rimasto quello del 1929. E' grazie al Trattato, attacca Pannella - citando i numeri forniti dalla banca dati dell'Ue sulle esportazioni (Cats) - che ''lo Stato Citta' del Vaticano diventa una sorta di stazione di smistamento di quantita' inverosimili di merci, proteggendone un uso tecnicamente criminale''. E che ''lo Stato italiano si trasforma in braccio mondano per truffe costosissime contro la legalita' europea e la correttezza dei mercati internazionali'. I radicali - insieme a Pannella, l'eurodeputato Maurizio Turco - citano i numeri indicati nelle prime interrogazioni al Parlamento europeo, della primavera del 2003. ''Dai dati ufficiali in possesso dell'Unione - dice Turco - risulta ad esempio che dal 1998 e il 2001, con l'aiuto finanziario dell'Ue pari a 4 milioni di euro, sono state esportate verso il Vaticano dai paesi membri dell'Unione, ma in larga parte dall'Italia: 2.560 tonnellate di zucchero; 622 tonnellate di burro; 2.252 tonnellate di carne bovina. Quantita' ingentissime, soprattutto se rapportate alla popolazione dello Stato vaticano''. Non solo. Dai numeri emergono anche ''incongruenze'' che l'Unione non e' in grado di spiegare e che attribuisce alla responsabilita' dell'Italia che ha fornito i dati. ''Ad esempio - prosegue Turco - nel 2000 sono stati esportati, tra l'altro, dall'Italia 38,985 chili di carne bovina per una restituzione di 305.341,16 euro pari a un aiuto di 7.832,27 euro per chilo...''. Fatti che, dice Pannella, devono diventare ''consapevole scandalo'', grazie al riesplodere di un dibattito ''che fu centrale anche nel Concilio Vaticano II, oltre che nelle iniziative laiche che hanno mutato la societa' italiana negli anni '70 e '80, e che connota l'equivoco presente italiano in Europa''. Ma non bisogna discutere solo di Concordato. ''Altrimenti si continua a rimuovere il fatto (o meglio misfatto) che nei Patti Lateranensi Bettino Craxi modifico' male e peggiorandolo il Concordato, ma non tocco' la parte peggiore di quegli accordi: il Trattato. E' in base al Trattato, per limitarci al costume italiano, che per decenni ceto medio e borghesia romana si sono riforniti di alcol, tabacco, indumenti, farmaci, spesso non ancora a disposizione sul mercato italiano, nella Citta' del Vaticano. Dietro questo fatto di costume ci limitiamo oggi a fornire un esempio, un ulteriore campione, della realta' che, a partire dal Parlamento europeo, sin dal 1999 abbiamo fatto emergere anche a livello istituzionale dell'Ue''. Si tratta, aggiunge, di ''un altro aspetto eloquente'' dei rapporti tra Stato italiano e Vaticano, oltre a quello del trattamento fiscale degli immobili sul quale i radicali si augurano ''decisioni'' da Bruxelles entro dicembre. Pannella va giu' durissimo. ''Vicende come quelle dello Ior, di Marcinkus, di impegni in settori di produzione e traffico di armi - attacca - vanno probabilmente e d'urgenza riesplorati e portati alla luce della conoscenza e della condanna, quanto meno 'etica' che sta nominalmente cosi' a cuore al Vaticano o alla Chiesa che dir si voglia''. [ qui ]






camauro



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Sostiene Bonino: “quando si indica la luna lo stolto guarda il dito”


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“Trovo ridicolo che nella polemica sulla richiesta di informazioni da parte della Commissione europea sulle agevolazioni fiscali alla Chiesa vi sia chi se la prenda col dito, e cioè con noi radicali, perdendo di vista la luna. Così come è grottesco pensare che, da Ministro per le Politiche Europee, io stia aiutando la Commissione a vigilare sul rispetto della normativa comunitaria, ruolo che come tutti sanno la Commissione sa svolgere benissimo da sola e lo dimostra, ahimé, l’alto numero di procedure di infrazione aperte contro l’Italia”. Così il Ministro per le Politiche Europee, Emma Bonino risponde alle accuse di diversi esponenti politici riportate oggi dai giornali. [...]


“Come Governo aspetteremo la nuova richiesta della Commissione. Come Ministro radicale e della Rosa nel Pugno ribadisco il mio convincimento personale: la richiesta di maggiori informazioni della Commissione trova fondamento laddove, lungi dall’applicarsi solo a quei beni che abbiano un nesso immediato e diretto con i fini di religione e di culto, le esenzioni fiscali e le altre agevolazioni riguardino attività prettamente commerciali. Ricordo che la Commissione sta indagando su analoghe esenzioni fiscali in Spagna. Credo che non dovremmo aspettare, come al solito, l’imbeccata di Bruxelles”.  Roma, 29 agosto 2007 [ qui ]



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panama



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Sostiene Monsignor Kasteel Ministro vaticano della solidarietà e le dichiarazioni politiche




“La Chiesa pronta a riscrivere Concordato e regime fiscale”



Giacomo Galeazzi - 27 agosto, la Stampa


Nessuna chiusura da parte nostra. La Santa Sede è pronta a sedersi al tavolo con il governo per aggiornare il Concordato e per ritoccare la questione del fisco». Soppesa le parole monsignor Karel Kasteel, influente uomo di Curia olandese, segretario del Pontificio Consiglio «Cor Unum» (il ministero vaticano della solidarietà) e Osservatore della Santa Sede.[ ...] «E’ passata una generazione da quando fu sottoscritto il Concordato - apre -. Il testo del 1984 risente del tempo trascorso e quindi sono possibili ritocchi alle questioni del fisco come in quelle dell’educazione cattolica e dello status giuridico delle istituzioni ecclesiali.


Monsignor Kasteel, al sottosegretario all’Economia, Paolo Cento, che protestava per le agevolazioni ecclesiali nella tassazione, Andreotti ha replicato: «Il fisco non è un dogma e la Chiesa non fa barricate a difesa dei privilegi fiscali». Condivide l’impostazione di Andreotti?


«Sì. La Chiesa è il principale ente di aiuto umanitario: “produce” solidarietà ed apostolato, nessuno fa altrettanto da venti secoli. Gli Atti degli Apostoli lo testimoniano e già Sant’Ignazio d’Antiochia descrive il Papa “presiedere l’assemblea della carità”. In Italia non è come in Germania, qui si è liberi di dare il proprio contributo a chi si vuole eppure il 96% dei contribuenti sceglie la Chiesa. Dove c’è un’emergenza, la Caritas corre ai ripari e ogni euro dato alla Chiesa arriva a destinazione. Nel governo qualcuno sembra dimenticarlo».


Ma l’Unione Europea contesta all’Italia le esenzioni fiscali alla Chiesa….


«Non ci sono preclusioni da parte nostra nel distinguere meglio le realtà ecclesiali fra compiti pastorali e attività commerciali. E’ materia da regolare bilateralmente. Però, in nessun paese la Chiesa, cioè un ente d’utilità pubblica, paga tasse come le aziende che fanno profitti. In Italia erano tutte di utilità pubbliche le strutture sottratte alla Chiesa in passato: scuole, confraternite, ospedali. In Francia c’è assoluta separazione tra Chiesa e Stato, ma la Chiesa non ha gli oneri fiscali che ha in Italia e tutte le chiese vengono mantenute dallo Stato. Quindi, va bene adeguare il Concordato, ma in qualche modo va mantenuta l’ “aequa distributio” raccomandata da San Tommaso d’Aquino». ... continua qui .



galero


 Non sono in grado di controllare queste notizie che per me hanno dell'inverosimile tanto mi sembrano enormi. L'intervista fa trapelare delle possibilità di cambiamento, ma non sono queste le dichiarazioni che vengono diffuse, in genere sono preferiti Bagnasco e Betori. Le tasse mi sembrano diventate un'ossessione che rimuove l'attenzione dai problemi più urgenti. Per esempio, come far funzionare meglio i "servizi" che con le tasse vengono pagati.



scarpe Prada ( ma come si fa a capire la marca? )


PS. Immagini dal web: Omnia munda mundis ( con rispetto solo un po' birichino, chiedendo venia e attenuanti specifiche )


11 commenti:

  1. è veramente uno scandalo ...i privilegi, le esenzioni,le immunità ed i servizi di cui gode la chiesa cattolica in italia la fanno sembrare un cancro della società.

    Ciao ciao!!

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  2. si, sarebbe ora di mettere sotto lente di indagine i conti fiscali della multinazionale vaticano, con l'opera, lo ior, e cose cosi.
    In margine, cappello rosso, scarpette rosse di Prada..ma quanto è vanesio questo papa del sant'uffizio, con quelle espressioni"sadico" ispirate...

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  3. Continua irrifrenabile la marcia del gambero di Papa Benedetto. Dopo la Messa in latino, lo spolvero di mitici copricapi medioevali. Invece, moderna e flessibile, la posizione sull'ICI...

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  4. Invece tutta la polemica (in cui eccelle l'ottimo cavadenti padano, il mite Calderoli, con l'invito rivolto al Pontefice di "scomunicare l'Europa": non male, per un seguace del dio Odino...) dimostra una delle Verità della fede cristiana: il Paradiso esiste.

    Quello fiscale, però.

    [eccellente lavoro di informazione il tuo, come sempre, carissima amica: tpnO]

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  5. ehm, cappello-scarpette..e per la borsetta?mica vogliamo farcela mancare, no dico..qualcosa di antico, un borbonese, un vuitton d'antan?modello inquisizione?

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  6. Buttata così, dico sì, cioè che dovrebbe la Chiesa contribuire alle finanze pagando le tasse,ma,non essendo esperto e informato personalmente, mi arrendo all'ignoranza mia in materia. Mi secca essere qualunquista.

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  7. Io pure ho lasciato un commento e non lo vedo..
    Ma possibile che questa piattaforma sia sempre in manutenzione?

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  8. Non ho mai letto i termini del concordato tra stato e chiesa, ma sono sicura che quest'ultima si sarà assicurata molti vantaggi, e non solamente fiscali. Non ho molta stima dei prelati che vivona al Vaticano, tranne alcune eccezioni, e se ciò che ho letto in alcuni libri risponde a verità, la loro unica preoccupazione è il potere ed il benessere materiale della chiesa, perdendo di vista ciò che era l'iniziale insegnamento di Gesù .

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  9. ciao!!! eh bell'articolo..da meditare bene!!! ciao claudio..

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  10. Mah! Se si pensa alla vicenda del banco ambrosiano con lo Ior, nella persona del cardinal Marcinkus, dentro fino al collo in forza del vecchio detto latino:"pecunia non olet", si inferisce che la chiesa seguendo la strada dell'arricchimento facile ed ad ogni costo, perde molto in credibilità.
    E non riesco a capire per quale ragione un dipendente del vaticano non debba pagare l'irpef come tutti gli altri. Ma attaccare l'organizzazione da questo punto di vista e' al momento fin troppo facile. Auspico al piu' presto la rivisitazione e la revisione del concordato per eliminare queste assurde e non piu' ammissibili facilitazioni soprattutto da parte di uno stato italiano da anni sulla soglia della bancarotta.
    Non voglio punire nessuno ne' fare il giacobino di turno ma mi piacerebbe rimettere le cose a posto nel rispetto della nostra costituzione.
    Un caro saluto di amicizia.
    Enzo

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  11. @ klimt77
    Le anomalie del nostro Paese sono molte, troppe, ma questa dei rapporti con il Vaticano e dei suoi costi è particolarmente imponente anche per la continua quotidiana ossessiva presenza-ingerenza delle gerarchie nella nostra vita pubblica, e non solo per esprimere opinioni.
    @Acrylic77
    C'è anche l'effetto della frustrazione di chi sente la mancanza di giustizia e di equità evidente in queste vicende, sono d'accordo con te.
    @marzia
    Non so che dirti, Marzia,solo ho notato che se si clicca una seconda volta la manutenzione sparisce. Non sempre, però.
    @Senzapiutempo
    Ognuno/a di noi può valutare quanto rilevante sia la discrasia tra la dottrina del Cristo e i compostamenti delle gerarchie ecclesiastiche, mentre per quanto riguarda i rapporti politici ed economici penso che debbano essere le leggi a dirimere le questioni. E' evidente che che il Concordato, anche nella versione Craxi, e ancor più il Trattato che è sempre del 1929, sono sbilanciati a favore del Vaticano, ma sulla questione dell'ICI è altrettanto evidente che si gioca tutto su cavilli, aggettivi e avverbi per evitare di pagarla anche quando è dovuta. Comunque stiamo a vedere se l'Europa riuscirà a fare un po' di chiarezza.
    @alphac61
    Grazie, Claudio, bisogna sempre riflettere sulle cose e informarsi per stabilire la veridicità di ciò che ci viene raccontato. Per questo io ritengo molto importante leggere direttamente i documenti.
    @ozne
    Condivido, Enzo, si tratta solo di fare chiarezza, mettere ordine e stabilire ciò che è giusto e ciò che non lo è. Nel frattempo sarebbe auspicabile l'eliminazione o un forte ridimensionamento del "concordato", appunto per evitare spinte ingiustizie del momento. Ma credi che questi politici così legati alle gerarchie ecclesiastiche, anche perché ne temono l'influenza sugli elettori, faranno mai qualcosa nella direzione della nostra liberazione da ormai superati legacci?

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