la legalizzazione della tortura (2)
(Le tecniche di interrogatorio approvate dal Defense Secretary Donald Rumsfeld per la prigione militare di Guantanamo Bay, Cuba, e quelle che sono usate attualmente. Egli ha annullato la lista nel Gennaio 2003 e ne ha emanato una versione più ristretta.)
L'editoriale del Washington Post, (9 Giugno 2004),
espone i principi etici della democrazia Americana,
violati dall'amministrazione Bush.
Legalizing Torture
Wednesday, June 9, 2004; Page A20
L’amministrazione BUSH assicura il paese, e il mondo, che ci si sta conformando alle leggi degli U. S. e a quelle internazionali che proibiscono la tortura e i maltrattamenti dei prigionieri. Ma, rompendo una consuetudine di franchezza che dura da decenni, ha classificato … come segreto e ha rifiutato di rivelare le tecniche di interrogatorio che si stanno usando sui detenuti stranieri nelle prigioni U.S. a Guantanamo Bay e in Afghanistan e In Iraq. Questo è motivo di grande preoccupazione perché l’uso di alcuni metodi, che sono stati riportati dalla stampa, sono considerati illegali sia da esperti indipendenti che da esperti legali del Pentagono. L’amministrazione ha risposto che gli avvocati civili hanno certificato che i metodi sono appropriati – ma ha rifiutato di rivelare, o addirittura di fornire al Congresso, le opinioni giustificative e i memorandum.
Questa settimana, grazie anche a una stampa indipendente, abbiamo cominciato ad apprendere la verità profondamente sconvolgente sulle opinioni legali che il Pentagono e il Dipartimento di Giustizia richiedono per mantenere il segreto. Secondo testi (documenti) fatti trapelare da vari giornali, loro espongono una shoccante e immorale serie di giustificazioni della tortura. In un documento preparato lo scorso anno sotto la direzione del chief counsel del Dipartimento della Difesa, e rivelato per primo dal Wall Street Journal, è stato dichiarato che il presidente degli Stati Uniti ha la facoltà di non osservare la legge internazionale e degli Stati Uniti, e di ordinare la tortura di prigionieri stranieri. Per giunta, coloro che conducono gli interrogatori seguendo gli ordini del presidente sono stati dichiarati immuni da punizioni. La tortura stessa è stata ridefinita attentamente, così che le tecniche che infliggono dolore e sofferenza mentale potrebbero essere ritenute legali. Tutto questo è stato fatto come introduzione all’indicazione di 24 metodi di interrogatorio per prigionieri stranieri – le stesse tecniche ora in uso, che il Presidente Bush definisce umane ma rifiuta di rivelare.
Non c’è giustificazione, legale o morale, per i pareri forniti dagli incaricati legali di Mr. Bush ai dipartimenti della Giustizia e della Difesa. La loro è la logica dei regimi criminali, delle dittature in tutto il mondo che ammettono la tortura per motivi di “sicurezza nazionale”. Per decenni il governo degli Stati Uniti ha condotto campagne diplomatiche contro tali governi fuorilegge – dalle giunte militari in Argentina e in Cile alle attuali autocrazie in paesi Islamici come l’Algeria e l’Uzbekistan – che sostengono che la tortura è giustificata quando viene usata per combattere il terrorismo. La notizia secondo cui funzionari che servono gli Stati Uniti hanno sottoscritto principi una volta accampati da Augusto Pinochet disonora la democrazia Americana – anche se fosse vero, come sostiene l’amministrazione, che le sue teorie non sono state messe in pratica. Almeno sulla carta, i ragionamenti dell’amministrazione procureranno una scusa pronta per i dittatori, specialmente quelli alleati degli Stati Uniti, per continuare a torturare e uccidere i detenuti.
Forse i legali del presidente non sono interessati all’impatto globale delle loro politiche – ma dovrebbero essere preoccupati riguardo al trattamento di militari e civili Americani in paesi stranieri. Prima che l’amministrazione Bush entrasse in carica, le procedure degli interrogatori dell’Esercito – che non erano riservate – stabilivano questo semplice e sensibile test: Non doveva essere usata nessuna tecnica che, se applicata da un nemico contro un Americano, sarebbe stata considerata come una violazione delle leggi degli Stati Uniti o delle leggi internazionali. Ora immaginate che un governo ostile dovesse forzare un Americano a prendere droghe o a sopportare un severo stress mentale che sia appena insufficiente a provocare un danno irreversibile; o un dolore un po’ più leggero di quello di “collasso, danneggiamento di funzioni fisiche, o addirittura morte.” Che cosa (si penserebbe) se l’interrogatore straniero di un Americano “sapesse che un forte dolore sarebbe conseguenza delle sue azioni” ma procedesse perché causare tale dolore non era il suo obiettivo principale? Che cosa (si penserebbe) se un leader straniero dovesse decidere che la tortura di un Americano è necessaria per proteggere la sicurezza del suo paese? Gli Americani considererebbero questo legale, o moralmente accettabile? Secondo l’amministrazione Bush, dovrebbero.
http://www.washingtonpost.com/
Dalle prime rivelazioni, 7 - 8 Giugno 2004 a oggi, i
maggiori giornali Americani hanno continuato a
pubblicare documenti e opinioni e lettere sul problema
della tortura.
Mi propongo di seguire la stampa indipendente degli
Stati Uniti per affrontare uno dei più terribili, il più
terribile forse, dei comportamenti umani.
Oggi, 23 Giugno 2004, la sconfessione:
Memo on Interrogation Tactics Is Disavowed
Justice Document Had Said Torture May Be Defensible
By Mike Allen and Susan Schmidt
Washington Post Staff Writers
Wednesday, June 23, 2004; Page A01
Ieri, 22 Giugno 2004, l'elenco dei documenti della
Casa Bianca sul trattamento dei detenuti:
White House Documents on Detainee Treatment
FindLaw
Tuesday, June 22, 2004; 11:11 PM
• Assistant Attorney General Jay S. Bybee letter to White House counsel, Aug. 1, 2002: Interrogation and Torture
http://www.washingtonpost.com/
Nel Parlamento Italiano, nel corso dei lavori per
dichiarare la tortura "reato" e, come tale, inserirla nel
codice penale, la Lega ha presentato un emendamento che
sostanzialmente la legittimerebbe, anche se limitatamente
a una volta soltanto.
La maggioranza del governo Berlusconi ha approvato.
La determinazione dell'opposizione ha fatto rinviare tutto
alla commissione competente. Non so come sia andata a
finire. Cercherò di informarmi. h
Post precedente:
mercoledì 16 Giugno 2004
Intorno alla legalizzazione della tortura (1)
Bush ha definito uno scandalo la decapitazione. Perché non parlare della pena di morte negli Usa che si definiscono cosí tante democratici. Non oso pensare a quale democrazia vogliano esportare nel mondo.
RispondiEliminaLa democrazia è quella che viene difesa nell'editoriale del Washington Post: la tortura non si prende in considerazione nemmeno teoricamente, la tortura disonora la democrazia. Quanto alla pena di morte, è vero che è una contraddizione che gli Stati Uniti dovrebbero cancellare completamente dalla loro legislazione.
RispondiEliminaHarmonia, niente più mi stupisce da quando, qualche mese fa, per aiutare una mia allieva in una ricerca sul razzismo mi sono imbattuta in una conferenza, tenuta a Firenze qualche anno fa, in cui si dimostrava come il nazismo ( e relative teorie di purezza razziale) fossero in realtà nate in America... e come là avessero applicato le prime sterilizzazioni di massa (fino agli anni '70 del secolo scorso....)... ecc.ecc.
RispondiEliminaIl Sun, nel 1847, scriveva che l'Americano bianco "per le qualità del suo organismo sociale e della sua civiltà è un carnivoro che ingoia, divora e continuerà a divorare qualsiasi cosa venga a contatto con lui, uomo o impero che sia".
E' forse cambiato qualcosa????
Bush e la sua ghenga sono eredi di questo folle pensiero!
Cara Luc, per fortuna Bush e la sua compagnia non sono l'America. Noi abbiamo la Lega e una maggioranza di governo che hanno rispettivamente presentato e approvato in prima lettura un emendamento che sotanzialmente legalizza la tortura e i maltrattamenti. Proprio mentre si cercava di inserire la tortura nel codice penale Italiano, dichiarandola a chiare lettere un reato, o meglio un crimine. Un abbraccio. h
RispondiEliminaTi seguo sempre con molta stima e riconoscenza per il tuo impegno.
RispondiEliminaUn'affettuosa buona notte:)
Grazie per esserci. Mi hai fatto scoprire cose che non sapevo.
RispondiEliminaGrazie per esserci. Mi hai aiutato a scoprire cose che non sapevo e avrò parecchio da rifletterci.
RispondiEliminaGrazie per esserci. Mi hai aiutata a scoprire cose che non sapevo e che mi faranno riflettere parecchio.
RispondiEliminaNaturalmente invierò l'appello al Governo Italiano, a monito anche di come debba andare a finire in commissione ( sono cose da pazzi...) Un saluto affettuosissimo
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