venerdì 25 giugno 2004

 


Act now


26 giugno 2004


Giornata internazionale dedicata alle vittime della tortura


‘Quando le torture non possono essere nascoste,


la tortura si ferma’



 


AMNESTY INTERNATIONAL




Campagna per la ratifica del Protocollo Opzionale per la


Convenzione delle Nazioni Unite contro la Tortura.


La tortura è endemica nella maggior parte del mondo.


Crudeltà fisiche e mentali - minacce, percosse, violenze sessuali, comminazione di dolori strazianti in ogni modo - rimane diffusa nel 21° secolo. La tortura è violenza non solo contro il corpo ma anche contro l'interiorità della persona. Mentre la tortura si ritrova dovunque, le persone in detenzione sono più a rischio.


Venti anni fa, le Nazioni Unite hanno adottato la Convenzione contro la Tortura - un'importante azione per eliminare la tortura e altri crudeli, disumani o degradanti trattamenti o punizioni. In ogni caso, la tortura prospera sempre quando non può essere vista.


Il Protocollo Opzionale per la Convenzione, adottato nel 2002, mira a passi concreti per prevenire la tortura nelle stazioni di polizia, nelle prigioni e in altri posti in cui le persone vengono private della loro libertà. Tutti gli stati che ratificano il Protocollo Opzionale si impegnano a permettere ispezioni regolari e senza preavviso da parte di monitor internazionali.



(Gli stati) si impegnano anche a istituire enti nazionali per eseguire ispezioni nei propri territori. Amnesty International ritiene che questo ridurrebbe significativamente i casi di tortura in tutto il mondo. L'esperienza dimostra che le visite ai posti di detenzione sono tra i mezzi più efficaci per prevenire la tortura e migliorare le condizioni.


Take action!


Amnesty International sta invitando tutti i paesi a supportare il Protocollo Opzionale. Per favore, scrivete a uno dei governi sotto elencati (il vostro stesso, se è nella lista) chiedendo che si impegni a prevenire ed eradicare la tortura firmando e ratificando il Protocollo Opzionale per la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Tortura, immediatamente.











Austria
Croatia
Czech Republic
Denmark
Ghana
Italy
Mongolia
Netherlands
New Zealand
Romania
Russian Federation
South Africa
Sri Lanka
Sweden


http://www.amnesty.org/














 
 


Il 26 giugno è la Giornata internazionale dedicata alle vittime della tortura. Da anni, Amnesty International celebra questa ricorrenza dando voce alle donne e agli uomini che hanno vissuto sulla propria pelle l'esperienza della tortura, ricordando l'enorme diffusione di questa pratica (presente in 132 paesi, secondo il Rapporto Annuale 2004 di Amnesty) e premendo sulle autorità di singoli Stati e sulle organizzazioni internazionali affinché siano adottate leggi e convenzioni per la sua messa al bando.


Il tema, quest'anno, è più che mai al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica. La terribili immagini scattate nel carcere iracheno di Abu Ghraib e le parole di unanime condanna nei confronti della tortura impongono che il 26 giugno 2004 sia una giornata di fatti concreti. ...

Il 26 giugno, nella storica piazza romana di Campo de' Fiori dalle ore 18 alle 21,


la Sezione Italiana di Amnesty International chiede a tutti coloro


che hanno detto NO alla tortura di dirlo ancora, forte e in forma pubblica.


Dal 2000 la Sezione Italiana di Amnesty International è impegnata in una campagna che ha l’obiettivo di adeguare la legislazione italiana in tema di diritti umani agli obblighi che il diritto internazionale impone al nostro paese. La previsione di un reato autonomo e specifico di tortura nell’ordinamento interno è uno di essi.

Nonostante l’impegno di oltre cento tra senatori e deputati e la disponibilità di numerosi interlocutori sia di governo che parlamentari, la nostra campagna non ha fatto sinora significativi passi avanti. Per questo motivo Amnesty International e
“Zapping” hanno recentemente consegnato al presidente della Camera dei deputati Casini oltre 20.000 firme a sostegno della richiesta di introdurre urgentemente il reato di tortura nel codice penale italiano.

La Sezione Italiana di Amnesty International chiede ora che entro il 26 giugno il Parlamento approvi, dopo oltre quindici anni di ritardi e di indugi, una legge che introduca il reato di tortura e lo punisca con pene adeguate alla sua gravità.
Questa legge è attesa dal 1988, anno in cui l'Italia ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura. Inoltre, chiede al Governo la presentazione di un disegno di legge per la ratifica del Protocollo Opzionale alla Convenzione, che istituisce un sistema di ispezioni nei centri di detenzione.


UN FATTO CONCRETO: FIRMARE L'APPELLO DI AMNESTY INTERNATIONAL


http://www.amnesty.it/


Egregio Presidente Berlusconi, Egregi Ministri Frattini e Castelli,

sento il dovere di scriverVi in vista del 26 giugno, Giornata internazionale delle vittime di tortura, per chiedere al Governo italiano di riferire sulle iniziative intraprese per prevenire e punire la tortura.

In particolare, ritengo opportuno che entro tale data simbolica il Governo presenti un disegno di legge di ratifica del Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, firmato il 20 agosto dello scorso anno, e sostenga pubblicamente l’urgenza di introdurre il reato di tortura nel codice penale italiano, quale atto di civiltà e obbligo giuridico in base al diritto internazionale.

Di fronte alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, il 20 maggio, il Presidente Berlusconi ha condannato la pratica della tortura, sottolineando la necessità di rispettare le convenzioni internazionali e di giudicare prontamente chi le viola.

Affinché tutto questo avvenga, è necessario che anche l’Italia ratifichi i trattati internazionali e soprattutto adegui a essi la legislazione nazionale. La tutela dei diritti umani non può aspettare ulteriormente e deve essere un tema centrale nell’azione del Governo e del Parlamento.

Rimango in attesa di un Vostro cortese riscontro alla mia richiesta di iniziative concrete per prevenire e contrastare la tortura, in Italia e nel mondo.

4 commenti:

  1. Naturalmente invierò l'appello al Governo Italiano, a monito anche di come debba andare a finire in commissione ( sono cose da pazzi...) Un saluto affettuosissimo
    ilvecchiodellamontagna (http://ilvecchio.splinder.it)

    RispondiElimina
  2. Dalla storica piazza romana dove fu "arrostito" Giordano Bruno osserverà attentamente e prenderà nota degli assenti e dei presenti. Io spero di essere considerato un assente giustificato ...

    Ciao Harmonia!

    RispondiElimina
  3. Harmonia...sempre preziosa la tua opera di sensibilizzazione. Sereno week-end. Alain

    RispondiElimina
  4. Stasera sono stanca... ripasserò a leggere con calma... Per ora, buonanotte!

    RispondiElimina