Pace e Patria

Un anniversario importante questo del 2 GIUGNO, giorno della nascita della Repubblica Italiana. Ma solo in questi ultimi anni, dalla presidenza di Carlo Azeglio Ciampi, l'inizio della nostra storia repubblicana sta acquistando il valore che merita. Nonostante il mio cosmopolitismo, sento l'Italia come mia patria da amare e rispettare. Si tratta, tuttavia, di un patriottismo che si definisce non sulla base di un'esaltazione della "mia" patria ma sulla base della relazione con le altre patrie. Diceva Gandhi: "Il mio patriottismo non è esclusivo. Comprende tutto, e io ripudierei quel patriottismo che che crecasse di affermarsi sulla miseria e sullo sfruttamento di altre nazioni. Il patriottismo che io concepisco non vale nulla se non si concilia sempre, in ogno caso senza eccezioni, con il maggior bene della umanità tutta." [...] Oggi è un giorno di festa, ma mi opprime un sentimento di triste avvilimento. Mi è tornata in mente una canzone di Franco Battiato, "Povera patria".

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.